Gazzetta - L'Avvocato che amava il Principato

21.04.2015 12:30 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Gazzetta - L'Avvocato che amava il Principato
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La collega di Gazzetta, Alessandra Bocci racconta uno spaccato della vita monegasca dell'Avvocato Agnelli, grande amante del Principato.

Ecco alcuni passaggi.

Nei ricordi di Delfina c’è lo zio Gianni con una giacca bruciacchiata addosso: apparteneva a Lorenzo Bandini, il pilota della Ferrari morto nel 1967 per via delle ustioni riportate nel Gran Premio di Monaco. Aveva urtato una bitta alla chicane del porto, e in quella morte c’è tutto il senso della vita di Gianni Agnelli in Costa Azzurra: le corse, la velocità, il mare. L’omaggio al pilota era del tutto naturale. Muore Bandini e finisce anche la dolce vita di Agnelli in Costa Azzurra. La Leopolda, la villa costruita dal re del Belgio a Villefranche sur Mer, comprata da Gianni all’inizio degli anni Cinquanta, viene finalmente venduta, perché lì non c’è più niente da fare. «Questi posti non sono più gli stessi», commenterà laco- nico l’Avvocato. Sembra la solita uscita snob, ma non lo è: l’edificio, 28 stanze e un parco sterminato, ha fatto parte della sua vita, eppure le cose cambiano. La Leopolda era legata alle feste, agli scherzi, soprattutto alla figura di Pamela Churchill, grande amore giovanile di Agnelli. Pamela si era convertita al cattolicesimo per sposare Gianni, ma erano anni lontani: una divorziata non era una creatura benvoluta in una grande famiglia italiana. Le sorelle di Gianni fecero scudo e Pamela non passò. (...)

Villa Leopolda era perfetta per le feste alla Grande Gatsby e gli eccessi passavano inosservati. Agnelli aveva amici nobili e ricchi, ma amava la gente del cinema, le attrici famose. (...)

Con Marella al fianco Agnelli ha superato il periodo delle feste sfrenate, anche perché molti dei suoi amicisono morti in circostanze tragiche,mentre lui si è salvato dallo schiantodel 1952. La Leopolda viene venduta proprio mentre Saint Tropez diventa il centro del mondo per i paparazzi a caccia di Brigitte Bardot e delle follie di Gigi Rizzi. Ai tempi di Agnelli niente paparazzi, niente foto, pochi pettegolezzi e qualche leggenda metropolitana che resiste. Negli anni Sessanta Agnelli è al timone della Fiat e se deve andare in barca raggiunge Beaulieu in elicottero. (...)