Gazzetta - Il problema è ritrovarsi per la Fiorentina e portare i suoi uomini di nuovo nella forma migliore in tempo per la madre di tutte le sfide con il Real

27.04.2015 14:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Gazzetta - Il problema è ritrovarsi per la Fiorentina e portare i suoi uomini di nuovo nella forma migliore in tempo per la madre di tutte le sfide con il Real
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Su Gazzetta dello Sport si parla della sfida di ieri tra Torino e Juventus: "Questo bel derby, corretto e pieno di emozioni e che contiene l’impresa, è stato rovinato dalla parte marcia del nostro calcio, quella che prima o poi si dovrà fermare, quella del tifo ultrà.

Vent’anni dopo, ecco che il cuore Toro riesce ad aver la meglio. E il fatto che succeda contro una Juve ammazza campionato e in semifinale di Champions è un’ulteriore soddisfazione. Se facciamo il conto delle occasioni, forse un pareggio sarebbe stato più giusto. Ma se analizziamo l’atteggiamento delle squadre e la qualità espressa, in rapporto alle forze in campo, è giusto che la banda Ventura abbia sfatato il tabù. Così la Juve non approfitta della caduta della Roma e del mezzo stop della Lazio e deve portare più in là la conquista aritmetica dello scudetto. Ma non è quello il problema. Il problema è ritrovarsi per la Fiorentina e portare i suoi uomini di nuovo nella forma migliore in tempo per la madre di tutte le sfide con il Real".

SUPER QUAGLIA Come a volte succede, è decisivo l’ex di tur- no, che approfitta delle inaspet- tate debolezze della difesa più

blindata del campionato. Una difesa da turnover, con Padoin e Ogbonna titolari. Non sono loro i colpevoli, lo è tutto il reparto. Un dato la dice lunga: per la pri- ma volta in questo campionato la Juve ha subito sette tiri nel primo round. Segno di spazi larghi e concentrazione annac- quata. Nel primo tempo il Tori- no ha giocato meglio, ha con- trastato la Juve con efficacia ed è stato più pericoloso. Eppure è stata la Juve a passare in van- taggio, grazie a una deliziosa punizione di Pirlo. L’architetto juventino si è portato a quota 27 reti su punizione diretta in serie A ed è a un solo gradino dal record di Sinisa Mihajlovic. Comunque, una punizione che poteva abbattere un toro, ma non il Toro. Che ha riagguanta- to la Juve allo scadere del primo tempo grazie a un’azione osti- nata di Quagliarella che ha su- perato Bonucci e ha servito die- tro l’accorrente Darmian. Dalla foga, l’esterno azzurro ha fallito

l’aggancio, ma allungandosi il pallone si è prodotto un auto as- sist che l’ha portato nel centro di un’area vuota, dove ha potu- to battere senza problemi Buf- fon, anche lui sorpreso. Bonuc- ci non ha chiuso, Ogbonna è ri- masto incollato a Maxi Lopez, Lichtsteiner era in ritardo. Ecco la grande distrazione collettiva. Poi all’alba del secondo round il super ex Quagliarella ha com- pletato la rimonta bruciando tutti sul cross di Darmian. Ma prima c’era stata un’altra preli- batezza di Pirlo (lui sì nota lieta bianconera) da fermo finita sul palo.

SVEGLIA TARDIVA Fino a quel momento il Torino lo meritava tutto il vantaggio. Anche la Ju- ve è umana. Un po’ di rilassatez- za ci sta se hai appena conqui- stato la semifinale di Cham- pions dopo tanti anni. E c’è an- che la sensazione che qualcuno debba ritrovare la forma. Vidal, per dirne uno: ha perso il duello

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LE DUE POSSIBILITÀ
DI VINCERE LO SCUDETTO GIÀ MERCOLEDÌ

q La Juventus già mercoledì ha di nuovo la possibilità di conquistare il titolo. Due le possibilità: 1) Vince con la Fiorentina e la Lazio non vince in casa con il Parma; con 15 punti ancora a disposizione non può più essere raggiunta dalla squadra di Pioli.

2) Pareggia, la Roma non vince e la Lazio perde. Le due squadre romane potrebbero al massimo raggiungere i bianconeri a quota 74 ma sarebbero entrambe in svantaggio nei confronti diretti. Tutte le altre combinazioni rinvierebbero invece il verdetto-scudetto.

con El Kaddouri. Spentissimo, si è un po’ ripreso solo nel for- cing finale. O Pereyra, per dirne un altro, che non ne ha azzecca- ta una ed è stato cancellato da Gazzi. Allegri aveva deciso di far riposare Barzagli, Chiellini e Tevez e ha scelto Matri-Morata coppia d’attacco. Meglio il pri- mo del secondo. Dopo lo svan- taggio, ha dovuto spendere Carlitos per Morata e Pepe per Pereyra per dare più incisività alla squadra. Il Toro che assapo- rava l’impresa si è tirato troppo indietro (anche se è riuscito a segnare ancora, ma l’arbitro ha annullato per giusto fuorigio- co) e così ha subìto parecchie occasioni. Decisivo Padelli su Vidal e Sturaro. Decisivi i pali sul tiro cross di Padoin e la zuc- cata di Matri. L’innesto nel fina- le di Llorente per Padoin è ser- vito a poco. La fortuna ha aiuta- to gli au