Garlando (Gazzetta): “Juve, fatti più bella, l’Avvocato ti voleva così”

Il collega Garlando su Gazzetta: "Anche per il mondo Juve è stata una settimana di memoria. Martedì scorso sono caduti i 20 anni dalla scomparsa di Gianni Agnelli. Sono tempi grami per la Signora, più indaffarata a consultare avvocati che a celebrare l’Avvocato. Ma ricordare lo spirito dello storico presidente della Fiat e della Juve può servire. La squadra di Allegri si riconosce nella massima attribuita a Giampiero Boniperti, che in realtà risale a Henry Russel Sunders, coach di Ucla negli Anni 50: «Vincere non è importante, è la sola cosa che conta». La mistica del corto muso, il divertimento da ricercare al circo e via dicendo. L’Avvocato, nella sua lunga gestione sportiva, ha seminato altro.
(...)Oggi la Juve affronta il Monza di Silvio Berlusconi che a suo tempo gli contese numerosi campioni e sempre per la stessa ragione: la bellezza. Due irriducibili innamorati dei numeri 10, quando i 10 c’erano ancora. Si sono contesi Donadoni, Gullit, Baggio e perfino Claudio Borghi che sembrava un fenomeno. Due esteti che hanno sempre cercato di circondarsi di cose belle, di fabbricarle o di trasmetterle; di esprimere uno stile riconoscibile. Alla Juve hanno tolto 15 punti perché ha fatto cose brutte fuori. In campo con i Chiesa e i Di Maria deve farne di più belle. L’Avvocato per divertirsi non andava al circo, andava a vedere Platini, il foie gras costato un tozzo di pane.