Furino a La Stampa: "Juve in grande risalita, per me è in corsa per lo scudetto"

28.11.2015 09:40 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Furino a La Stampa: "Juve in grande risalita, per me è in corsa per lo scudetto"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Beppe Furino parla a La Stampa della sfida tra Juve e Palermo: "L'’ho giocata da una parte e dall’altra. I miei trascorsi palermitani sono ormai molto lontani e come appartenenza mi sento un torinese d’adozione, essendo arrivato sotto la Mole nel 1958. La mia juventinità era e rimane profonda, nonostante il Palermo sia la mia seconda squadra. Ci arrivai in prestito nella trattativa per Romeo Benetti, dopo che per due anni mi ero fatto le ossa a Savona. Il Palermo era neopromosso e giocai tanto, 27 partite, centrando l’obiettivo della salvezza. L’allenatore di allora, Carmelo Di Bella, mi trasformò da mediano puro a giocatore di fascia, o terzino come si diceva una volta: il ruolo mi piacque e lo interpretai in modo dinamico.Non conosco molto il Palermo di oggi, ma so che è una bella squadra. Ricordo poi con molta stima il portiere Stefano Sorrentino, che ho visto crescere nel settore giovanile e ho seguito nella sua lunga carriera in cui ha dimostrato sempre grande affidabilità. Sicuramente i rosanero creeranno qualche difficoltà alla Juve». 

La Juve: "In grande risalita. Si sta riprendendo, ma deve assolutamente fare risultato in questa trasferta se vuole riagganciare il treno scudetto. Se non risente delle fatiche di mercoledì, credo che ci possa riuscire. Per me è ancora in corsa per lo scudetto. Il calcio dà l’opportunità a tutti finché la matematica non ti condanna, devi crederci. Sicuramente ha dilapidato tante occasioni in questo avvio di campionato e ora, se vuole continuare a sperare, non più sbagliare e sperare che gli altri facciano qualche passo falso. Non sarà facile, ma vista la mentalità dei suoi giocatori, non ho dubbi: la Juve lotterà fino alla fine. Vado allo stadio tutte le volte che la Juve gioca in casa. Il calcio moderno mi appassiona molto perché esprime concetti che sono dentro di me da sempre: velocità, tecnica e il saper stare in campo bene. Mi sarebbe piaciuto giocare in quest’epoca».