Fulvio Bianchi: "Ad aprile Conte dirà addio alla Nazionale"

Parla il giornalista.
12.10.2015 21:00 di  Alessandro Vignati   vedi letture
Fulvio Bianchi: "Ad aprile Conte dirà addio alla Nazionale"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Attraverso la propria rubrica su Repubblica.it, il giornalista del quotidiano romano Fulvio Bianchi, nella sua rubrica "Spy Calcio" ha analizzato la situazione della Nazionale. Con Antonio Conte al passo d'addio: "Quando lasciò la Juve e gli venne prospettata l'ipotesi di prendere la Nazionale, Antonio Conte si fece due domande: l'avrebbero pagato per quello che meritava e avrebbero assecondato le sue idee? Solo la prima parte del suo interrogativo si è avverata (e anche per questo dopo gli Europei di Francia il ct non sarà più lui...). Carlo Tavecchio, ancora prima di insediarsi a via Allegri, si inventò un sistema inedito, almeno da noi, che consentiva di pagare uno come Conte quello che valeva, e in pratica quello che gli avrebbero dato altri club di primo piano. Sistema coraggioso, e pure criticato, ma che già all'epoca riscosse il pieno consenso del presidente del Coni, Giovanni Malagò. In tutto Conte prende oltre 4 milioni netti di euro all'anno: la metà li mette la Figc (come faceva in passato con Prandelli), l'altrà metà lo sponsor tecnico Puma (in più Conte avrà un bonus da un milione per la qualificazione europea). Nel contratto dell'ex tecnico bianconero è previsto inoltre che i suoi diritti di immagine passino alla Figc, che può utilizzarli (sfruttarli) per quattro “main sponsor”. E questa è un'altra grande novità. Ma sinora, però, stranamente, Conte è stato testimonial solo della Puma che come detto è lo sponsor tecnico mentre ci sono due top sponsor (Fiat e Tim) che non hanno sfruttato questa opportunità. Come mai? La Tim ha rinnovato con la Figc, anche se a cifre più basse del passato, mentre la Fiat forse teme che Conte sia un cattivo “veicolo” pubblicatario, essendo stato fortemente legato alla Juventus? Non si sa, ma la cosa sembra strana. La Figc comunque ha un contratto di 4 anni che le garantisce un minimo di 57 milioni di sponsorizzazioni (inoltre ha i diritti tv della Nazionale): presto, entro fine anno, potrebbe arrivare anche un importante gestore energetico (forse l'Eni già legata alla Lega Dilettanti quando c'era Tavecchio), forse altre sponsorizzazioni (anni fa la Figc aveva la Volskwagen...), e a via Allegri confidano nel fatto che la Nazionale è sempre “appetita” dai grandi sponsor, nonostante gli ultimi due flop mondiali. “Non ci sono affatto segnali negativi-spiega il dg Michele Uva-e anche gli ascolti tv sinora sono andati bene”. Gli Euro 2016 inoltre dovrebbero riportare entusiasmo, e fare risalire anche gli ascolti tv. La seconda perplessità di Conte, come detto, riguarda il fatto che il ct è “un uomo solo”, che deve combattere contro i club, scarsamente intenzionati a venirgli incontro.

E' sempre successo: lo stesso Conte quando era alla Juve non era certo “collaborativo” con il ct di turno (vero Prandelli?). In questo anno ci sono stati problemi di stages, ripicche, polemiche con la Lega maggiore (nonostante gli sforzi dello stesso Tavecchio): e Conte sa benissimo che ci sarebbero anche in futuro, se dovesse rinnovare il contratto sino ai Mondiali di Russia 2018. Altri due aspetti fanno pensare inoltre che l'addio alla Nazionale sia praticamente scontato: Conte sarà sotto processo a Cremona per frode sportiva (e la cosa gli pesa non poco) ma soprattutto si sente più uomo da campo che selezionatore azzurro. Gli piace la quotidianità. L'avere sotto controllo i giocatori tutti i giorni, non-come in Nazionale-una volta ogni due o tre mesi. Questo è il motivo principale per cui si sta guardando intorno: Conte non potrebbe mai accettare un club di secondo piano come fece Prandelli col Galatasaray (ma aveva la necessità di non restare a spasso dopo il fallimento brasiliano). Ma il tecnico leccese potrebbe dire di sì se l'offerta arrivasse dal Bayern, dal Chelsea, dal Manchester City, dalla Roma o dal Milan. Da una grande società, insomma. E la Juve? Ha vinto tanto, è ancora juventino dentro: i tifosi lo accoglierebbe bene, l'unico dubbio è la proprietà. Si è lasciato male, ma certe cose si dimenticano, si superano (e fra le due parti pare ci sia stato un riavvicinamento). E attenzione: le grandi squadre si fanno già in primaera, verso aprile, se non prima, Conte potrebbe annunciare a Tavecchio (che stima e al quale è fortemente riconoscente) perchè dopo gli Europei non sarà più sulla panchina azzurra. E a Tavecchio forse conviene già adesso fare qualche sondaggio (Ancelotti, Spalletti, Allegri, Montella i nomi più probabili) anche perchè il n.1 del calcio ha spiegato ancora oggi come non ci sia nessuno della cantera di Coverciano al momento all'altezza. Ma con Conte non sarà un tormentone che si trascinerà sino agli Euro di Francia, la Figc tenterà una disperata manovra per tenerlo sino alla Russia (“siamo servi di tutti ma schiavi di nessuno” ha detto con chiarezza Tavecchio) ma ormai è molto probabile che l'addio la conclusione più logica di questo “matrimonio” che ci ha portati a qualificarci con un turno di anticipo per gli Europei di Parigi".