Fabrizio Bocca: "Le milanesi possono recuperare il terreno perduto? Si possono costruire squadre così, ma la Juve non lo fa"

Parla il giornalista.
03.07.2015 23:30 di Alessandro Vignati   vedi letture
Fabrizio Bocca: "Le milanesi possono recuperare il terreno perduto? Si possono costruire squadre così, ma la Juve non lo fa"
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© foto di Pietro Mazzara

Attraverso la sua rubrica sul sito di Repubblica "Bloooog", il giornalista del quotidiano romano Fabrizio Bocca ha parlato del mercato. Con delle considerazioni: "Chissà se davvero si può recuperare in un anno tutto quello che si è sfasciato in almeno quattro cinque. Anzi recuperare non in un anno, ma in una settimana. Recuperare il terreno perduto, ricostruire, rimettere insieme una squadra, invertire una tendenza al ribasso decisamente preoccupante. Inter e Milan si sono autoconsumate  progressivamente, perdendo posizioni in classifica e lasciando il posto ad altri (non solo Juve, ma anche Roma, Lazio, Napoli, Fiorentina: alcune potenzialmente molto inferiori), letteralmente sparendo dal panorama internazionale. Che poi era il loro vero grande campo di gioco: la gente si ricorda l’Inter del triplete (2010), e il Milan  delle 5 Coppe dei Campioni/Champions League nei 25 anni di Berlusconi (ultima 2007). Adesso Milan e Inter tentano una risalita immediata, veloce, senza decompressione, e dunque molto rischiosa. Rischiosa perché in caso di nuovi flop sarebbe sempre più difficile recuperare, trovare altri soldi, altri investitori, altri allenatori, altri giocatori. Ma Milan e Inter non sono più le stesse, Moratti è sullo sfondo dell’Inter di Thohir, Berlusconi è dipendente dai milioni di Mister Bee. Noi paragoniamo col passato due “oggetti” ormai molto diversi. Con un po’ di naturale e inevitabile nostalgia forse ma senza per questo scandalizzarsi o far polemica con la realtà, oggi il mondo va verso un calcio globalizzato in ogni suo dettaglio: dai giocatori agli investitori. E dunque diamoci un taglio, anche se qualche domanda sull’oggi è inevitabile farsela. Siamo davanti all’inizio di una nuova storia, non so dove porterà e non so quanto importante. Io vedo più che altro una corsa affannosa ad afferrare giocatori per cercare di vincere qualcosa subito. Di questo hanno bisogno Thohir e Beerlusconi. Sarò un bastian contrario - ma nemmeno troppo dai - però sinceramente non vedo i grandissimi campioni che si dice, né Kondogbia da una parte, né Bacca dall’altra.

Voglio dire che Pogba o Higuain - tanto per parlare di due che fanno mercato - sono di un altro livello. E temo che i nostri giudizi siano molto condizionati dai 40 milioni che bisogna tirar fuori il centrocampista francese e dai 35 per l’attaccante colombiano. E infatti sono troppi. Mancini per l’Inter ha voluto e anche ottenuto una specie di rivoluzione totale a partire dalla ricostruzione della difesa per trasformarsi a centrocampo e promettere chissà quali e quanti altri colpi (Salah, Jovetic, Cuadrado?), quasi in stile Manchester City insomma. Mihajlovic invece si affida fiducioso al movimentismo di Galliani, uno che si dà un gran da fare ma che ha perso la brillantezza ed è inevitabilmente sceso anche lui nelle graduatorie internazionali. E infatti passa da Ibrahimovic a Luiz Adriano con sorprendente disinvoltura (fosse l’inverso…). Del resto i tempi cambiano per tutti. Se vincere è la somma algebrica di quanto si è speso e fatto sul mercato, è presto detto: l’Inter è campione. Ma io ho il forte dubbio che questa dispendiosa sarabanda di giocatori porti a risultati concreti e duraturi. E forse nemmeno immediati. Però vedo un sacco di fiducia ed entusiasmo in giro, questo sì. Ma in estate sinceramente è così pure per il Sassuolo. Insomma il dubbio che si stiano accroccando figurine, nella più classica delle frenesie estive, io ce l'ho. Vedo soprattutto che la Juve si è costruita negli anni seguendo un metodo diverso - abbandonando appunto l’idea costosa e fallimentare di afferrare un Diego qui e un Felipe Melo là… - le fondamenta o le aveva (Buffon) o se le è costruite con pazienza (Pogba). Non è certo quello l’unico metodo di costruire una squadra vincente, però è sicuro che qualche sorpresa Inter e Milan ce la daranno. Auguro loro il ritorno al successo ma teniamoci forte".