Fabrizio Bocca: "Conte punta sulla difesa. Davanti potrebbe pensare di più ad Insigne e Zaza"

Parla il giornalista.
30.05.2016 20:45 di  Alessandro Vignati   vedi letture
Fabrizio Bocca: "Conte punta sulla difesa. Davanti potrebbe pensare di più ad Insigne e Zaza"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Attraverso la sua rubrica sul sito di Repubblica "Bloooog", il giornalista del quotidiano romano Fabrizio Bocca ha parlato della Nazionale. Con nomi in ballo: "Si parte da questa squadra qui, consideriamola pure l’idea base di Antonio Conte. Una squadra base, e una squadra alternativa da amalgamare insieme. Non potremmo giudicare l’Italia attraverso l’amichevole di Malta. Una partita da minimo sindacale. Troppi lavori in corso, troppa squadra ancora da costruire, troppe scelte da fare. Ma se queste partite si fanno, a dare qualche giudizio e soprattutto a fare qualche scelta debbono servire. Non è un’Italia che mi entusiasma, anzi mi preoccupa abbastanza. A occhio, avendo qualche problema di assemblaggio dal centrocampo in su, mi sembra più che altro una squadra che pensa prima a non prendere gol. Con la Scozia non ha mai rischiato, non so se succederebbe anche col Belgio, la Svezia, l’Irlanda agli Europei, o peggio ancora - se dovessimo incontrarle - Francia, Spagna, Inghilterra, Germania (che però è scivolata di brutto contro la Slovacchia di Hamsik). Detto che la difesa è quella, Conte ha dovuto inventare un centrocampo falcidiato dagli infortuni (e le ultime notizie dicono che Montolivo non è recuperabile, in quanto si sarebbe fatto nuovamente male in allenamento proprio a Malta dopo la partita), e per farlo ha anche dovuto riscrivere un po’ di ruoli, modificare qualche posizione naturale.

Vedi Florenzi o Giaccherini, e dare sostanzialmente il ruolo di playmaker a De Rossi che fatica però a ritrovare la brillantezza di tre o quattro anni fa. L’attacco è il nostro punto debole, non abbiamo grandi trascinatori, difettiamo in zona gol. Anche se Pellé il suo gol, anche di una certa qualità, lo ha fatto, mentre El Shaarawy, uno dei più freschi che ha proposto il campionato, è rimasto in panchina e dunque non si conoscono le intenzioni di Conte (cioè mi sembra che per adesso non lo veda come esterno in un 3-5-2).  Ma lì in attacco non ci sono molte soluzioni, possiamo solo accapigliarci su dei dettagli (Pavoletti, Lapadula?) che comunque non cambierebbero molto la sostanza delle cose. Mi preoccupa anche, a dire la verità, il fatto che Jorginho, Insigne, Zaza - tre giocatori importanti nell’economia della nazionale oggi - buttati dentro non abbiano dato poi una grande scossa alla nazionale. “Intanto siamo tornati alla vittoria, e cominciamo a dire che non abbiamo preso gol”. Conte, come ogni buon allenatore, è alla ricerca di una nazionale dell’equilibrio, prudente, attenta a non sbilanciarsi verso un attacco del resto non irresistibile; io me la giocherei brutalmente con tutti i migliori in campo. Su Jorginho, Insigne e Zaza ci punterei. Ma non faccio l’allenatore, e Conte sinceramente ne sa di più. Un'ultima cosa, giochiamo a ritmi lentissimi e per chi sta davanti alla TV decisamente noiosi. E agli Europei si andrà a velocità tripla".