Evelina Christillin: "Si ripropone duello Juve-Roma. Per i bianconeri tre punti con pieno merito"

31.08.2014 21:45 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Evelina Christillin: "Si ripropone duello Juve-Roma. Per i bianconeri tre punti con pieno merito"
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© foto di Marco Giglio/Image Sport

Eveina Christillin, grande tifosa bianconera, ha parla del campionato appena iniziato sulle colonne dell'huffingtonpost. Ecco il suo "post":

Mercoledì scorso avevo scritto, un po' sconsolata, di questo mese d'agosto vissuto a sonnecchiare calcisticamente, un po' per stanchezza, un po' per disillusione, molto per le continue brutte figure nazionali collezionate tra giugno e luglio, sia a livello sportivo (mondiale brasiliano), sia a livello organizzativo-gestionale (elezione del nuovo (?!) presidente federale). E mettiamoci pure, a essere completamente onesta, il balletto Conte-si, Conte-no, sviluppatosi dalle parti di casa mia tra fine campionato e inizio ritiro, con l'addio dell'agghiacciato supremo a scoppio ritardato, il suo, non so quanto prevedibile e previsto approdo alla corte di Tavecchio, e l'arrivo, non proprio entusiasmante per la truppa tifosa bianconera, di Max Allegri sulla panchina juventina.

Ma tant'è, panta rei e bisogna svegliarsi dalla pennica agostana e guardare avanti, anche se, e questa è la ragione che mi ha condotta a scrivere il primo pezzo al ritorno dalle vacanze, le premesse non sono del tutto trionfalistiche; sette squadre ancora senza sponsor sulla maglia, e una preoccupante flessione di abbonati nel carnet di moltissimi club blasonati di serie A, sono dati che parlano chiaro.

Detto-fatto, i mie pensieri sono usciti dalle colonne dell'Huff Post suscitando commenti perlopiù concordi con la tesi che il calcio italiano stia vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia, e la diaspora dei propri talenti verso terre straniere ne è, in questi giorni, la più lampante, ulteriore conferma; via Immobile, via anche Cerci verso l'Atletico Madrid, Balotelli al Liverpool (zero gol al suo esordio di oggi, non so davvero se non siano lacrime di coccodrillo quelle versate vedendolo partire), e puf, con un colpo di bacchetta magica ecco azzerato l' attacco del Mondiale, con Conte che riesuma Osvaldo (si, proprio lui, il recordman delle scazzottature e delle polemiche), Destro, El Shaarawy, Giovinco (è sempre stata la sua passione, lo sappiamo, e continuiamo a chiederci perché) e perfino il promettente, ma per ora carneade, Simone Zaza da Sassuolo. Vabbè, Vedremo.

E poi, altri lettori, tra cui un importante firma del Corriere, hanno chiosato le mie frasi sulla crisi dicendo che sì, tutto vero, però "che chi pretende stadi migliori , spettacolo migliore e così via, cioè i tifosi, sono la prima palla al piede del sistema calcio Italia, gente che pretende sempre e non dà quasi mai; è vero che negli altri paesi gli stadi si riempiono, ma non è solo merito degl'impianti o della bravura dei club, quanto piuttosto di una cultura sportiva media che noi non abbiamo mai avuto e che dovremmo assolutamente acquisire. Il pubblico italiano dice di essere affezionato alla squadra, ma poi vuole biglietti gratis, prebende, sconti. E sono soprattutto i ricchi e potenti a farlo, mentre all'estero costoro si comprano palchi e tessere in massa, contribuendo in modo rilevante alla fortuna dei club, quando da noi gli omologhi vogliono entrare gratis". Riporto fedelmente perché la tesi mi sembra interessante, e comunque meritevole di una seria riflessione.

Comunque, da mercoledì scorso a oggi, la sonnolenza ha forzatamente iniziato a dileguarsi, prima con la pesante sconfitta subita dal Napoli a Bilbao (povero calcio italiano, appunto,) poi col sorteggio di Champions dove a noi juventini è andata abbastanza bene, mentre alla Roma si palesa il fantasma di un girone davvero infernale, e infine con le prime partite disputate ieri sera; da quel che si è visto a Verona e a Roma, il duello tra le due rivali dello scorso campionato sembra riproporsi immutato anche quest'anno, con le due squadre ben messe in campo, combattive e concrete. La Juve ha dovuto sfatare a suon di pali e traverse la cabala maligna che vuole Allegri perdente fisso all'inizio del torneo, novello Calimero dei debutti; un solo gol segnato, infiniti legni colpiti a raffica, occasioni a bizzeffe per una partita dominata dal primo all'ultimo minuto, con rischio di pareggio sventato sul finale da san Gigi su un tiro insidioso di Maxi Lopez. Morale, tre punti portati a casa con pieno merito, Max furioso per le chances sprecate, e comunque sospiro di sollievo perché, calimeraggine a parte, i nostri ragazzi avevano pure rotto uno specchio nello spogliatoio, giusto prima del fischio d'inizio.

La sera, all'Olimpico, convincente match della Roma, con splendido primo tempo, contro una Fiorentina pallida e timorosa (l'unico a far paura era Gonzalo con quella tremenda maschera nera da Mandrake) fino a dopo l'intervallo, quando la squadra viola ha finalmente fatto vedere un gioco alla sua altezza; è finita due a zero per i padroni di casa, e i giallorossi, autori della migliore campagna acquisti dell'estate, si presentano sicuramente come degni pretendenti allo scudetto. Ora, dopo aver assistito commossi all'abbraccio Lotito-Galliani, rivali sul campo ma tessitori del sublime affare-Tavecchio-for President, vediamo un po' come prosegue questa prima giornata nei nostri stadi, vecchi (quasi tutti), bruttini, poco accoglienti e spesso vuoti, augurandoci che, aldilà della sonnolenza necessariamente svanita, il campionato di quest'anno riesca a regalarci qualcosa che ci faccia sentire, almeno un po', appassionati di quello che guardiamo dentro e fuori dal campo.