Enrico Maida: "Meno differenza tra Juve e Roma. Bianconeri spesso favoriti dagli arbitri". Roberto Maida: "La squadra di Allegri è meno macchina infernale"

28.12.2014 20:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Enrico Maida: "Meno differenza tra Juve e Roma. Bianconeri spesso favoriti dagli arbitri". Roberto Maida: "La squadra di Allegri è meno macchina infernale"

Enrico Maida e Roberto Maida, un ex giornalista del Corriere dello Sport di ieri, e un redattore del Corriere dello Sport di oggi, padre efiglio – si sono concessi in un’intervista doppia a forzaroma.info:

 

Cominciamo: sei tifoso della Roma?
Enrico – Si.
Roberto – Diciamo così: ho cominciato a tifare Roma nella stagione 1982-83, anno del secondo scudetto.

Piccola prova: “La Roma non si discute si…”?
Entrambi – Ama!

Quante volte avrai visto la Roma allo stadio?
Enrico – Ah, centinaia…
Roberto – Sono più le volte che l’ho vista allo stadio di quelle in cui l’ho vista in televisione.

La prima volta che sei stato allo stadio?
Enrico – Nel 1958, Roma-Genoa 1-1. Avevo 8 anni.
Roberto – Nel 1982, Roma-Verona 1-0.

L’ultima?
Enrico - Roma-Manchester City 0-2, due settimane fa.
Roberto – Genoa-Roma 0-1.

Ok, ora vediamo che tifoso sei. Ti reputi un tifoso pessimista o ottimista?
Enrico – Ottimista.
Roberto – Domanda difficile… dipende dai momenti!

“La Roma è perdente nel DNA”, è una frase che ti suona vera o falsa?
Enrico – Falsa.
Roberto – Assolutamente falsa. La storia dice il contrario; che cosa dovrebbe dire un tifoso del Cesena o dell’Atalanta allora?

È vero che i tifosi romanisti sono “piagnoni” come gli altri tifosi dicono?
Enrico – Non è vero, sono come tutti gli altri tifosi. Un tifoso non ha marchi in questo senso: sono tutti dello stesso stampo.
Roberto – I tifosi sono tifosi. Di conseguenza hanno il diritto di esprimere come meglio credono le loro emozioni. Soprattutto se c’è un torto arbitrale è giusto che si arrabbino.

Quanto sei soddisfatto dalla Roma di questa stagione da 1 a 10?
Enrico – 7.
Roberto – 6.

E che voto daresti alla Roma dell’anno scorso da 1 a 10?
Enrico – 7.
Roberto – 8.

È più forte la Roma di quest’anno o quella dell’anno scorso?
Enrico – Quella di quest’anno.
Roberto – In prospettiva e in potenza quella di quest’anno. Se andiamo a guardare il rendimento dei giocatori e teniamo presenti le assenze importanti, nonché le cessioni che sono state effettuate, in questo momento il saldo è decisamente in negativo.

L’anno scorso la Roma era 5 punti dietro alla Juventus. Quest’anno invece solo 3.
Enrico – C’è stato un avvicinamento tra le due squadre. Ora c’è meno differenza rispetto alla Juventus. Loro non sono migliorati, la Roma sì.
Roberto – Questo perché la Juventus è meno macchina infernale rispetto a scorso anno e perché la Roma non ha fatto un inizio stagione da buttare. Ho dato 6, non 4.

Alla Roma manca la mentalità vincente? 
Enrico – La mentalità vincente è un’invenzione di quelli che non sanno vincere, e non sanno neanche perdere.
Roberto – Penso che la Roma stia acquisendo una mentalità vincente. Le è mancata l’esperienza per gestire i momenti decisivi di questo inizio di stagione. Non parlo solo della sconfitta contro il Manchester City, ma anche agli altri principali momenti in cui avrebbe dovuto dare una svolta: Sassuolo, Napoli, il 7 a 1 contro il Bayern.

Che cosa manca alla Roma per avere una mentalità vincente?
Enrico – Non è una questione di mentalità vincente. È questione di avere o non avere dei buoni giocatori.
Roberto – Secondo me il gruppo nei suoi interpreti principali dovrebbero rimanere lo stesso per qualche anno perché questo avvenga. Non è un problema di mentalità vincente dei singoli: Maicon, Keita, Totti, De Rossi, sono tutti giocatori che hanno disputato tante partite importanti. È un problema che coinvolge il gruppo. Se il gruppo non è coeso con la mentalità e non è compatto verso stessa direzione, quella della vittoria, il rischio è che si viaggi a velocità differenti. Servono più giocatori esperti e per più stagioni. Non bastano 6 mesi di Keita per vincere: servono diversi Keita e per più tempo.

Perdi 1 a 7 contro il Bayern: da tifoso, applaudi la squadra?
Enrico – Uno che ha visto Roma-Lecce del 20 aprile 1986, che ha visto la finale di Coppa dei Campioni persa – uno che ha visto queste cose non può che restare abbastanza indifferente anche al 1 a 7 contro il Bayern. Ci si rimane male, ma il tifoso della Roma è abbondantemente vaccinato.
Roberto – No. Ma credo sia stato più umiliante il 2 a 0 dell’Allianz Arena.

La Juventus è favorita dagli arbitri?
Enrico – Lo è stata spesso, perché è potente fuori dal calcio e perché c’è un fatto oggettivo: se in Italia ci sono 12/13 milioni di juventini (su 60 milioni di italiani), anche tra gli arbitri ci sarà questo rapporto percentuale.
Roberto – Ho sempre creduto nella sudditanza, ma non nella malafede. Persino nel periodo di Calciopoli.

Va bene, ho capito che sei un tifoso. Ma un giornalista non dovrebbe essere imparziale?
Enrico – L’imparzialità è una cosa che non esiste. E’ una cosa astratta, che non esiste nella vita. Ciascuno di noi ha un’ideale, una preferenza. L’importante è essere onesti: valutare secondo un principio di onestà intellettuale.
Roberto – Non esistono giornalisti sportivi non tifosi. Anzi, il complimento più grande che abbia ricevuto da un punto di vista professionale è quando sono stato tacciato di essere tifoso di un’altra squadra. Cosa che è successa diverse volte, in riferimento a diverse squadre.

Ma secondo te, il fatto che tanti giornalisti romanisti esprimano la loro opinione di tifosi alla radio, non lede un po’ alla loro immagine?
Enrico – Ciascuno risponde di se stesso: di quello che scrive e di quello che dice.
Roberto – C’è modo e modo di esprimere un’opinione. Se non si trascende nei toni e nei contenuti il giornalista ha un’opinione autorevole che merita di essere ascoltata.

Secondo te, le radio e i giornali, contribuiscono in qualche modo, negativamente sull’ambiente Roma?
Enrico – Non in misura diversa da altre città.
Roberto – Io credo che nel periodo storico in cui viviamo qualsiasi mezzo di informazione possa essere sostituito da un altro perciò a volte si tende a sopravvalutare e ad usare come alibi la pressione sull’ambiente da parte dei media.

Ok, torniamo alla Roma. Fammi l’11 migliore della storia della Roma da quando la segui.
Enrico – (4-3-2-1) Tancredi; Nela, Losi, Vierchowod, Cafu; Falcao, Di Bartolomei, Ancelotti; Conti, Totti, Pruzzo.
Roberto – (4-3-2-1) Tancredi; Candela, Aldair, Vierchowod, Nela; Falcao, Ancelotti, Cerezo; Conti, Totti, Pruzzo.

La Roma più forte?
Enrico – Quella di Viola, con Falcao.
Roberto – Precisamente quella della stagione ’83-’84, l’anno dopo il secondo scudetto. Quella che ha perso la finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool, seconda in un campionato buttato via e vincitrice della Coppa Italia, era una Roma straordinaria.

La Roma più debole?
Enrico – La Roma della “colletta del Sistina”, nel 1965.
Roberto – La Roma del ’92-’93, con Boskov panchina e Ciarrapico presidente. Veramente un’annata poco fortunata.

Questa Roma dove la collochi? Tra le più forti?
Enrico – Sì, tra le più forti.
Roberto – Senza dubbio.

È sul podio?
Enrico – È sul podio.
Roberto – Non so se sul podio, ma è una delle prime 5. Rudi Garcia invece lo metto già tra i primi 3 allenatori della Roma.

Il giocatore più forte della Roma non te lo chiedo, ma quello che hai trovato più scarso?
Enrico – Gomez, spagnolo che venne con Zeman.
Roberto – Cesar Gomez, troppo facile. Dopo il derby si mise a vendere macchine…

In questa stagione chi è che ti ha deluso di più fin qui?
Enrico – Cole.
Roberto – De Rossi.

Chi è che ti ha sorpreso di più?
Enrico – Yanga Mbiwa.
Roberto – Ljajic.

Chi blinderesti per sempre?
Enrico – Io non faccio prigionieri e non obbligherei nessuno a restare, ma mi piacerebbe che Florenzi facesse una carriera tutta romanista.
Roberto – Io blinderei Garcia.

C’è qualcuno che cederesti volentieri?
Enrico – A questo punto direi Destro.
Roberto – Volentieri no. Dico però che non rinuncerei tanto facilmente a Destro.

Totti è troppo vecchio?
Enrico – No, Totti non è troppo vecchio. Per me può giocare fino a 50 anni.
Roberto – Mai.

Destro ha un problema con Roma?
Enrico – Probabilmente ha un problema con il gioco. Un problema con se stesso probabilmente. Le occasioni in cui avrebbe potuto decollare non le ha sfruttate.
Roberto – No, non credo abbia un problema con Roma. Credo debba capire ancora bene lui stesso di che pasta è fatto.

È vero che la Roma ha un problema in attacco?
Enrico – Quest’anno sembra di sì, anche se l’anno scorso non l’aveva praticamente con gli stessi interpreti. Penso che la Roma abbia forse un problema di preparazione quest’anno.
Roberto – Non ha un problema in attacco, ma può migliorare e diventare esplosiva prendendo un solo giocatore: Gonzalo Higuain.

Disponi in ordine di forza: Iturbe, Gervinho, Ljajic.
Enrico – Gervinho, Ljajic, Iturbe.
Roberto – Difficile fare queste classifiche perché dipende dai momenti, dallo stato di forma. Per me in prospettiva Iturbe è il più forte.

La Roma ha fatto bene a spendere 28 milioni per Iturbe? Tu li avresti spesi?
Enrico – Credo che Iturbe possa crescere molto, ma non li avrei spesi. Io 28 milioni non li spenderei mai per un giocatore.
Roberto – Sono convinto che nella migliore delle ipotesi non ci avrà rimesso. Tutto sommato sì.

Meglio De Rossi o Keita?
Enrico – Meglio De Rossi.
Roberto – In assoluto credo si equivalgano, ma in questo momento meglio Keita.

La Roma ha bisogno di un nuovo difensore? Se sì, chi ti piace?
Enrico – No, a meno che Castan non torni più ai livelli di prima.
Roberto – Sì, e io prenderei Rolando.

La Roma ha bisogno di un nuovo portiere? Se sì, chi ti piace?
Enrico – Sì. Prenderei Scuffet o Perin.
Roberto – Dipende da Skorupski più che da De Sanctis, destinato a defilarsi il prossimo anno. Se Skorupski dimostrerà di meritare di giocare al suo posto, rispondo di no. Sennò punterei dritto su un nome sicuro. Non Neto. Per me o Lloris, o Perin.

Garcia resterà o andrà via la prossima estate?
Enrico – Penso che resterà. Se andasse via significherebbe che la Roma avrà fallito clamorosamente la stagione, cosa che non credo succederà perché sono un tifoso ottimista.
Roberto – Non ho certezze. Spero per la Roma che resti.

La Roma vincerà lo scudetto quest’anno?
Enrico – Penso di sì.
Roberto – (Ride) Eh! Sì.

Vincerà l’Europa League?
Enrico – Penso di no.
Roberto – No.

Chiudo con la domanda più seria di questa intervista: la Roma ha vinto 3 scudetti in quasi 90 anni di vita. La Roma americana, secondo te, cambierà questa storia?
Enrico – Penso che se si stabilizzerà dal punto di vista finanziario, credo che la Roma abbia tutti i numeri per restare stabilmente ai vertici.
Roberto – Le basi che sono state messe lasciano credere di sì.