Di Maria e Paredes a DAZN raccontano il Mondiale: "Tranquilli ed emotivi, vi spieghiamo la Seleccion"

25.01.2023 12:10 di Niccolò Anfosso   vedi letture
Di Maria e Paredes a DAZN raccontano il Mondiale: "Tranquilli ed emotivi, vi spieghiamo la Seleccion"
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Una speciale intervista che vede protagonisti i due giocatori della Juventus campioni del mondo: Angel Di Maria e Leandro Paredes. DAZN lancia il format “Muchachos”.

Di seguito il dialogo completo:

- Paredes: "Se chiudo gli occhi, il mio primo ricordo è il gol di Montel".

- Di Maria: "Il mio primo ricordo invece è il primo giorno. Era l'ultimo mondiale mio e degli altri vecchi, l'ultima occasione. A partire da lì è cominciato tutto".
 
- Di Maria: "La Copa Trucha è la coppa finta. Durante i festeggiamenti mi sono accorto che c'era una coppa finta quando c'erano due addetti della Fifa che mi seguivano mentre avevo la coppa in mano. Gli ho chiesto perché mi seguissero e mi hanno risposto "Perché questa è la coppa originale". Allora mi sono girato e ho visto Messi sulle spalle di Aguero con un'altra coppa. La Copa Trucha.
- Paredes: Un mio amico l'ha mandata in campo dalla tribuna, perché eravamo in troppi e tutti volevano farsi delle foto con la coppa e loro ne avevano una finta.".
 
- Di Maria: "La sua parata (su Kolo Muani, ndr) ha significato essere campioni del mondo. Molta gente l'ha criticato però è il migliore. E' così anche in allenamento, non cambia, è il suo modo di essere".
- Paredes: "E' stata una follia quella parata perché la partita era finita. Anche con l'Australia ne ha fatta una uguale decisiva".
 
- Paredes: "Contro l'Olanda ero davanti alla loro panchina. Ho vinto un contrasto, ho visto che la panchina si è alzata e allora prima del secondo contrasto ho calciato verso di loro".
- Di Maria: "Gli si chiude la vena! A lui, come a De Paul! E' una cosa bella della Seleccion: c'è chi è tranquillo e c'è chi è emotivo. E' la nostra forza".
 
- Di Maria: "Scaloni è stato tutto. Lo hanno criticato per un sacco di cose ma tutto ciò che ha ottenuto è più che meritato. L'ultimo discorso è stato super emotivo: ha parlato poco e pianto. Poi hanno parlato gli altri dello staff. Siamo sensibili, è un altro plus".