Derby, intervista doppia: Ciro Ferrara e Claudio Sala

26.04.2015 00:45 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Derby, intervista doppia: Ciro Ferrara e Claudio Sala
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'ex bianconero Ciro Ferrara e l'ex granata Claudio Sala, in vista del derby di domani hanno rilasciato un'intervista doppia ai microfoni della testata campioni.cn:

Nome.

«Ciro».

«Claudio».

Squadra del cuore?

«Napoli».

«Inter».

Un momento negativo della carriera che ricordi più di altri?

«L’incidente di gioco del 1998, quando vestivo la maglia della Juve, in cui ho subìto la frattura di tibia e perone».

«Il poco impiego che ho avuto in Nazionale».

Un momento positivo della carriera che ricordi più di altri?

«Quando sono rientrato dall’infortunio e ho ripreso a giocare».

«La vittoria dello scudetto con il Torino nel 1976».

Il gol che ti è rimasto di più nel cuore?

«Come importanza direi sia il gol che ho realizzato in Napoli - Stoccarda nel 1989, finale di Coppa UEFA, sia quello dal dischetto in Juventus - Ajax nel 1996, finale di Coppa dei Campioni. Furono i gol che ci consegnarono le rispettive coppe».

«Io ho fatto un solo gol alla Juve e scelgo quello, perché ha rappresentato molto non solo per me, ma per tutta la squadra. Era la prima volta che il Torino giocava un derby con la Juve per le posizioni alte della classifica».

C’è qualcosa che vorresti rifare nella tua carriera?

«Tutto, perché è stata una carriera bellissima… anche l’incidente che ho subìto».

«Tutto, perché è stata una carriera bellissima in cui ho vinto uno scudetto con il Toro».

… e che invece non rifaresti?

«No, lascerei le cose come sono, perché anche gli errori ti aiutano a crescere. Evidentemente, mi sono serviti per esprimermi su certi livelli per vent’anni».

«Non giocherei più al calcio, ma al tennis, che è la cosa che mi piace fare di più adesso».

Se giocassi ancora oggi, chi vorresti come allenatore?

«Mi sarebbe piaciuto essere allenato da Mourinho, perché ne parlano tutti bene e ciò mi suscita curiosità e interesse».

«Sempre Gigi Radice. È stato l’allenatore che ha portato lo scudetto al Toro e al quale sono ancora molto legato».

… e come compagno di squadra?

«Ho avuto i più forti, quindi non posso chiedere di meglio».

«Quelli che ho avuto. Eravamo un bellissimo gruppo».

Il giocatore più forte contro il quale hai giocato?

«Maradona».

«Gianni Rivera».

… e quello con cui hai giocato?

«Maradona».

«Paolo Pulici».

Il derby che ricordi di più?

«Quello del 1995, dove ho fatto gol (Juventus Torino 5-0, ndr)».

«Quello del 1972, dove ho fatto gol. Perdevamo uno a zero e vincemmo due a uno».

Che cosa tieni sul comodino?

«Il telefonino».

«La foto dei miei figli».

Il sogno nel cassetto?

«Li ho realizzati quasi tutti e in questo momento non ne ho».

«Tornare a lavorare per il Toro».

Che cosa vuoi fare da grande?

«L’allenatore».

«Disputare tornei di tennis».