De Boer: "Avendo più tempo a disposizione per poter lavorare sarebbe stato meglio per me, ma con poche settimane non è stato facile. Per me il lavoro è stato difficile"

25.10.2016 13:50 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
De Boer: "Avendo più tempo a disposizione per poter lavorare sarebbe stato meglio per me, ma con poche settimane non è stato facile. Per me il lavoro è stato difficile"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Frank De Boer parla in conferenza: "A Bergamo abbiamo giocato male nella prima parte di gara, mentre nella ripresa siamo migliorati. Si può e si deve crescere ancora, ma contro il Cagliari tanta gente ha pensato di aver visto una buona Inter con un ottimo gioco. Stiamo vivendo un momento difficile, non lo nego. Medel? Dobbiamo giocare in undici, anche se non sarà facile sostituire il cileno. Qualcosa potrebbe cambiare".

Quanta voglia ha di prendersi una rivincita dopo tutte queste voci di esonero? "Credo sia normale, anche se sono stanco di parlare di tutte queste cose. Non serve, conta solo il lavoro e la mia squadra. Il resto no. Dobbiamo rimanere uniti per migliorare e cambiare questa situazione, anche se so che questa è difficile. Nel calcio non c'è tempo, infatti sono molto concentrato sulla gara di domani".

Qual è il messaggio della società nei suoi confronti? "Abbiamo iniziato un progetto dopo le difficoltà nelle ultime stagioni. Non è stato alzato alcun trofeo in questi anni, Suning sa che noi stiamo facendo il massimo per l'Inter".

Quando un allenatore capisce di non aver più in pugno la squadra? "Il primo tempo contro l'Atalanta è stato il peggiore da quando sono arrivato a Milano. All'intervallo ho esternato la mia rabbia nei confronti dei giocatori, e nella ripresa infatti abbiamo avuto maggior coraggio. Non abbiamo controllato l'intero secondo tempo, ma sicuramente abbiamo fatto meglio, provando anche a vincere la partita".

Crede di aver in mano lo spogliatoio? "Sì, assolutamente. Altrimenti non sarei l'allenatore dell'Inter. Ho fiducia nella mia squadra".

Sente la protezione della dirigenza? "I dirigenti sono sempre qui, l'ambiente è ideale per me. Non c'è alcun problema per me, sento il supporto della società".

Una vittoria domani potrebbe non bastare per restare all'Inter: qual è la sua opinione in merito? "Non voglio pensarci, penso alla partita. Ho fiducia nella mia squadra, possiamo invertire la rotta e lasciarci alle spalle questo momento. Ero conscio delle difficoltà, ma la società è con me".

C'è qualcosa che non rifarebbe? "Quando si prendono delle decisione si pensa che siano le migliori. Ho la mia filosofia, ma è giusto cambiare al netto delle difficoltà attuali. In questo momento non possiamo sbagliare".

Se avesse preso questa squadra a giugno, l'avrebbe costruita in questo modo o avrebbe cambiato qualcosa? "Rispondo di sì. Avendo più tempo a disposizione per poter lavorare sarebbe stato meglio per me, ma con poche settimane non è stato facile. Per me il lavoro è stato difficile. Noi abbiamo sempre avuto come obiettivo quello di dominare il gioco con qualità, ma solo a campionato iniziato ho capito i punti deboli della squadra. Solitamente questo va fatto durante la pre-season, noi non abbiamo potuto. La situazione è questa, dobbiamo accettarlo e andare avanti"