Daniele Garbo: "La Juve unica italiana con dimensione europea. Meritava più del Bayern"

06.05.2016 13:50 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Daniele Garbo: "La Juve unica italiana con dimensione europea.  Meritava più del Bayern"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Daniele Garbo, giornalista che ha lavorato per moltissimi anni a Mediaset, ha parlato dell'attualità pallonata a  ZonaCalcio.net:

Finale Champions come vede il duello Zidane – Simeone?

“E’ una bella rivincita per la finale di due anni fa a Lisbona, è più favorito il Real per qualità dei giocatori, ma l’Atletico è una squadra tosta, non molla, l’abbiamo visto, si sa difendere, ha un rosa compatta,  questa è stata la bravura di Simeone”.

 

Cosa Manca alle italiane per raggiungere e vincere un trofeo come la Champions?

“Alla Juve non manca niente, anzi forse meritava più del Bayern e solo per errori arbitrali è uscita e questo è un grande rimpianto, quest’anno poteva essere l’anno buono. Le altre squadre secondo me non hanno una dimensione europea come la Juve”.

 

Si aspettava questo campionato del Napoli e un Sarri così preparato?

“No, non me lo aspettavo, il Napoli gioca bene, ero curioso di vedere Sarri come facesse a Napoli, e ha fatto benissimo, solo che a Napoli è mancata l’abitudine di stare nei piani alti, e si è verificato varie volte, poi anche una rosa non ampia come la Juve ha fatto in modo da non poter lottare fino alla fine. Detto ciò ha fatto un ottimo lavoro e per me De Laurentis fa bene a confermarlo, merita il rinnovo”.

 

Per la società non è un anno fallimentare, ma l’Inter poteva fare di più?

“Secondo me è un anno fallimentare, il quarto posto lontano dal terzo non è un piazzamento positivo, anche perché considerato la prima parte della stagione sembrava che potesse giocarsi lo scudetto anche se il gioco non era eccezionale e alla lunga si è visto. L’Inter aveva gli uomini per fare meglio di questo che ha fatto, Mancini si prende le sue responsabilità nelle conferenze ed ha ragione, molte colpe sono sue, tipo il mercato, Eder per esempio un giocatore inutile per la squadra, serviva un giocatore d’ordine che dettasse i tempi di gioco. La rosa dell’Inter c’è da dire che non è male, ha buoni giocatori di qualità e ha anche una buona difesa, ma si è vista poco la mano dell’allenatore”.

 

Se Spalletti fosse venuto prima?

“Io ho sempre sostenuto Spalletti, a mio parere Garcia doveva andare via già a giugno dell’anno  scorso, se fosse venuto Luciano a settembre non penso che la Roma avrebbe vinto il campionato ma forse avrebbe potuto insidiare di più il Napoli”.

 

Quale sarà il futuro del Milan e Brocchi sarà riconfermato?

“In questi giorni ci sono movimenti riguardo la cessione della società a questo gruppo cinese che pare abbia molti soldi e idee molto chiare, tant’è vero che ha bloccato tutte le operazioni in entrata e in uscita sopra il milione di euro per 30 giorni, ciò significa che siamo alla stretta finale e dalle notizie che mi giungono anche poco fa da fonti importanti, mi hanno confermato che a cessione del club è in dirittura d’arrivo e cambierà tutto. Si svolterà pagina, Galliani sarà liquidato, l’area tecnica sarà affidata a Paolo Maldini e a Leonardo, il direttore sportivo sarà Demetrio Albertini, il manager probabilmente sarà Ambrosini e cambierà tutto anche per ciò che concerne il medico sociale e il Milan Lab, sarà una rivoluzione totale”.

 

Cosa pensi del Crotone ?

“E’ una bella storia, una società piccola ma con un progetto, è un ambiente dove si è lavorato bene vedi per esempio Florenzi e Bernardeschi, e quest’anno hanno stravinto il campionato, in seria A se farà una bella campagna acquisti può salvarsi”.

 

Il Leicester di Ranieri?

“Ranieri ha fatto bene ovunque è andato, ha fatto grandi cose a Roma, con la Juve , al Chelsea, forse il suo calcio non è per gli amanti del bel gioco ma sa creare una squadra sa fare gruppo. La vittoria è merito suo,  è una società che ha fatto solo tre innesti ma se pensiamo che si è salvata all’ultima giornata l’anno scorso e quest’anno la vittoria la davano 5000:1, quindi l’apporto dell’allenatore è stato determinante”. 

 

Come vedi la Nazionale di Conte per gli Europei?

“Ma io non la vedo molto bene, non per colpa di Conte. Abbiamo poca qualità in Italia ogni domenica le squadre fanno giocare uno massimo due italiani, questo non aiuta, quest’anno ci saranno problemi a centrocampo mancando Marchisio e avendo Verratti non al massimo in attacco non è che stiamo messi benissimo, forse la difesa è il punto forte ma se non viene aiutata rischia di fare brutte figure. Io non vedo un’Italia oltre i quarti, superare il turno forse già è un successo, temo che vada a finire peggio , però l’Italia ha fatto grandi cose nei momenti peggiori”.