Criscitiello: "Se qualcuno ha notato la differenza tra Conte ed Allegri alzi un dito. Il CT piange e rimpiange"

24.11.2014 08:40 di Mario Cicerone   vedi letture
Criscitiello: "Se qualcuno ha notato la differenza tra Conte ed Allegri alzi un dito. Il CT piange e rimpiange"

Dalle righe del suo editoriale per TMW, portale di cui è direttore, Michele Criscitiello parla di Juve. Ecco le sue parole: 

"Se qualcuno ha notato la differenza tra Conte ed Allegri alzi un dito. Scegliete voi quello che preferite. Allegri è un tipo silenzioso e pacato, Conte è preferito dai giornalisti perché alza la voce, urla e corre in panchina come uno scalmanato alla prima partita in serie A; ma per risultati e gioco la situazione, alla Juve, non è cambiata di una virgola. Vinceva e vince, con facilità, in Italia. Stenta, perde e a volte vince in Champions League. La garanzia dei tifosi bianconeri è la società. Dove per società si intendono Agnelli, Marotta e Paratici che quotidianamente fanno un ottimo lavoro, scoprono giovani di valore ed arrivano primi sul mercato. La Roma, per fortuna che c'è e speriamo continui ad esserci, ha un ottimo passo ma non ha ancora carisma ed esperienza tali da soffiare lo scudetto alla Juventus. Vedere Pogba in Italia è un privilegio. Ci lamentiamo che mancano i Campioni in serie A ma, in un organico, poter contare su gente come Tevez, Pogba, Pirlo e Buffon è un ottimo bigliettino da visita anche per il resto del mondo; il problema sarà trattenerli più a lungo possibile con un progetto che soddisfi i grandi campioni. Il vero pericolo è Pogba, perché gestito da uno come Mino Raiola che sa fare benissimo il suo lavoro; il suo appunto. Ripetizioni sul metodo Raiola. Prende un big, lo gestisce benissimo, dopo uno, massimo due anni gli inizia a suggerire di fare casino nello spogliatoio, dichiarazioni alla stampa mirate con un solo obiettivo: un suo assistito, in carriera, deve cambiare aria almeno 4-5 volte. Questo comporta un giro di danari elevato, contratti più importanti e il vero jolly non lo cala mai sulla percentuale (misera) sulla procura bensì sulla famosa mediazione. Vamos Mino. Non vi siete chiesti perché quando Raiola ha agganciato Hamsik dopo poco lo ha perso? Semplice, Hamsik è uno che fa una vita sana, non accetta i consigli di chi gli dice di sfasciare tutto per andar via, anche perché Marek a Napoli sta bene e guadagnare 4 milioni o 3 milioni all'anno, per lui, non c'è differenza. Adesso il rischio è con Pogba. Il ragazzo è serio ma l'importante è tutelarlo bene alla Juve".