Corsport - Capello: "Juve di ferro ma ho lasciato il cuore a Roma. Allegri ha perso Pirlo e Tevez ma ha cambiato con intelligenza. Garcia quest’anno ha la squadra giusta per puntare allo scudetto"

30.08.2015 09:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Corsport - Capello: "Juve di ferro ma ho lasciato il cuore a Roma. Allegri ha perso Pirlo e Tevez ma ha cambiato con intelligenza. Garcia quest’anno ha la squadra giusta per puntare allo scudetto"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Fabio Capello, doppio ex di Juventus e Roma, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Ecco le sue considerazioni: "Quali sono i giocatori migliori che ho allenato?  Mi faccia pensare... Certamente Van Basten, Gullit, Raul, Baresi e Maldini. E poi Gigi Buffon, campione vero. Manca qualcuno? Mi lasci finire. Certamente Totti. I rapporti con lui? 
Buoni. Io volevo che lui giocasse un po’ più avanti e credo sia ormai chiaro che era quella la sua posizione giusta. Mi chiedevano perché sostituissi talvolta Montella e lasciassi sempre in campo Francesco. Vincenzo era fantastico nel risolvere le partite dall’area di rigore ma Francesco con una punizione o una giocata di fantasia, in qualsiasi parte del campo, poteva, e può, cambiare il risultato. Totti dal punto di vista umano? Francesco è buono e onesto, come persona. Come giocatore, tecnicamente, è super, vede il gioco, anzi lo prevede, in modo incredibile. Manca ancora qualcuno? So dove vuole arrivare. Del Piero non è stato un buon giocatore, è stato un ottimo giocatore. Ma quando io sono arrivato alla Juve era in fase calante. Non riusciva a saltare l’uomo. Ma è stato uno dei grandi che ho avuto la fortuna di allenare nella mia vita. Se ho più nostalgia per la Roma o per la Juve? Intanto c’era una robusta differenza: con i bianconeri dovevo fare solo l’allenatore, alla Roma avevo compiti, per necessità, dalla A alla Z. Però, o forse proprio per questo, alla Roma ho creato di più, ho dato molto e molto ho avuto e raggiunto. Alla Juve ero una parte, certo rilevante, di un ingranaggio aziendale che funzionava in modo perfetto. Quale è stata la partita decisiva dello scudetto del 2001? Rieccoci: il 2-2 con la Juve. Ma quella che mi preoccupò di più fu l’ultima col Parma. L'espressione tesa mentre i tifosi invadevano il campo? Sì, temevo che qualcuno desse un pugno a un giocatore del Parma e ci dessero un due a zero a tavolino contro. Perdere lo scudetto così, dopo tanta fatica, mi avrebbe fatto impazzire. Con la Juve come facevo? Le racconto questa. Giocavo ancora, vincemmo il campionato e andammo a cena in discoteca. Quando uscii, alle sei di mattina, con mia moglie e Zoff e la moglie, Dino disse 'Se mi vedesse mio padre... Lui a quest’ora sta pulendo le stalle e io esco da una discoteca.... Com’ è il calcio di oggi? L’Italia si è impoverita sul piano internazionale, basta vedere il ranking. Ma quest’anno il campionato sarà più competitivo. I presidenti hanno messo i soldi, o i debiti, e hanno comprato tanto e spesso bene. Ci sono squadre, come Udinese, Palermo, Fiorentina che scelgono bene i giovani in giro. I tifosi della Roma rimasero molto male quando passai d’improvviso alla Juve? Il mio ciclo alla Roma, dopo cinque anni, era finito. Avevo vinto uno scudetto, una Supercoppa, eravamo arrivati due volte secondi e una in finale di Coppa Italia. Mi ero accorto che non davo più quello che volevo ai giocatori e che loro non rispondevano più come prima. In quei casi bisogna cambiare, nell’interesse di tutti. La mia frase famosa sul fatto che la Juve non era certo il mio sogno? Le motivazioni della scelta gliele ho dette. Ma il nostro è un mestiere. E può capitare di contraddirsi, per motivazioni professionali che superano quanto si era sinceramente detto. Quali sono i giovani migliori del campionato? A me piace molto Bernardeschi della Fiorentina, aspetto Dybala alla prova del grande salto e Romagnoli, che di carattere mi sembra averne. Come vedo la partita di oggi? Penso sia il momento giusto per la Roma di affrontare la Juve. I bianconeri sono ancora un cantiere, hanno perso Tevez che era capace di dare la scossa alla squadra nei momenti difficili. E ha perso Pirlo che, con una punizione in rete o un calcio d’angolo ben messo, poteva cambiare il corso di un match. Come mi sono sembrate alla prima di campionato? La Roma andava piano, troppo piano e la Juve era confusionaria, non era lucida. Che opinione ho di Garcia e di Allegri? Garcia l’anno scorso è partito molto bene e quest’anno ha la squadra giusta per puntare allo scudetto. Allegri ha dimostrato di saper vincere al primo anno sia con il Milan che con la Juve. E poi ha cambiato con piccoli tocchi, intelligentemente. I miei giocatori preferiti della partita dell’Olimpico? Dico Totti. E aggiungo Nainggolan. Per la Juve Buffon, sempre. Qual è l’allenatore nuovo che mi interessa di più? Mi incuriosisce Paulo Sousa, ha cominciato mostrando un bel gioco. La mia formazione ideale di tutti i tempi? Vediamo... Zoff, Djalma Santos e Maldini terzini. Baresi e Beckenbauer centrali, poi, da destra a sinistra, Garrincha, Messi, Bobby Charlton, Cruyff, Pelè e Maradona. Un po’ scoperta, così? Mi dica chi toglierebbe lei di quelli davanti..... Cosa mi manca di più di Roma? I primi tempi, quando ero giocatore, la sera tardi prendevo la macchina, salivo sul Campidoglio, quando si poteva parcheggiare e poi andavo da solo a vedere il Foro dall’alto. Una persona raziocinante può non lasciare un pezzo del proprio cuore a Roma?".