Corsport - Balbo: "Solo la Roma può perdere lo Scudetto. L'anno scorso la Juve ha avuto un po' di fortuna"

L'ex attaccante della Roma, Abel Balbo, ha parlato delle prospettive dei giallorossi dopo il successo nel big match contro la Juventus: "Dzeko? Si è inserito in fretta. Ne ho visti di grandi calciatori non riuscire a prendere confidenza con le nuove squadre, con le nuove situazioni. Lui non ha avuto problemi e questa è un’ottima notizia per lui e per la Roma. Chi mi ha ricordato domenica? Roberto Pruzzo. Prendere posizione e saltare in quel modo era una delle caratteristiche del Bomber. Giocata mica facile, una palla lenta che pioveva giù. Bisognava tenere i difensori alle spalle, reggere Chiellini, guardare la traiettoria, non perdere d’occhio la porta. E’ andato alto, Ha colpito forte e preciso. Molto bravo, un gran bel gol. Ma come facevano prima alla Roma, senza uno così? Tutte le squadre di vertice hanno un centravanti forte. Non so perché nelle stagioni precedenti la Roma non lo abbia cercato. Ora la rosa ha tutte le carte in regola. Io ho visto una Roma molto brillante, praticamente per l’intera partita con la Juventus. E’ quel praticamente che può preoccupare.

Troppa paura nel finale. Lì la Roma deve crescere. Quando hai la possibilità di mettere al tappeto un avversario come la Juve devi chiudere l’incontro, non puoi rischiare di pareggiare una partita dominata. Certo, con Dzeko è necessario giocare in modo diverso dal solito. Ci vorrà un po’ di tempo. Hai bisogno di terzini che crossano. Digne e Florenzi ci hanno provato diverse volte, infatti. No. Porta la personalità e l’esperienza internazionale che aiuteranno a crescere anche i compagni, specialmente nei momenti difficili come il finale di domenica sera. Consentirà di risolvere partite in cui si gioca male. Punti fondamentali per vincere lo scudetto. Perché la Roma può farcela? Ah, se non ora quando? E’ la più forte, per non diventare campione d’Italia deve metterci molto del suo. In Europa la musica è diversa. La Juventus lo scorso anno ha avuto un po’ di fortuna ma in condizioni normali ci sono sei o sette squadre superiori a qualsiasi italiana".