Corazzi: "Allegri bravo e maturo"

01.05.2015 21:45 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Corazzi: "Allegri bravo e maturo"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il giornalista di Sky Sport, Emanuele Corazzi è intervenuto ai microfoni di Voci di Sport. Ecco le sue considerazioni su svariati temi:

Emanuele, partiamo dalla Premier e dal Chelsea: la squadra di Mourinho ha in tasca il titolo, ottenuto dominando il campionato e chiudendo il discorso a febbraio.

”Per il Chelsea è una questione di mentalità: Mourinho ha la capacità unica di rendere competitive le proprie squadre come nessun altro. Soltanto la scorsa stagione non è arrivato tra le prime due, ma ha fatto crescere i suoi ragazzi in funzione di un successo quest’anno ed ha mantenuto la promessa. Prima della gara contro il Leicester, per tenere alta l’attenzione, ha portato i Blues due notti in ritiro: questi sono i dettagli che fanno la differenza”.

Si può fare lo stesso discorso per Van Gaal, che sulla panchina del Manchester United ha vissuto il classico primo anno di ambientamento, oppure i Red Devils non possono andare oltre a una qualificazione alle coppe?

”Credo che l’anno prossimo lotterà per il titolo. Anche se è presto per dirlo, sono dell’idea che abbia voluto far partire un progetto, come Mancini all’Inter. Può starci un’annata difficile, sicuramente ha le sue colpe, ma sono errori che possono commettere anche i grandi allenatori. È stato penalizzato dall’impegno con l’Olanda perché è arrivato tardi, ma ha comunque costruito una squadra competitiva: quest’anno ha delle attenuanti che il prossimo non avrà”.

L’Arsenal è una squadra in netta ripresa: gioca da tempo il miglior calcio in Inghilterra, in campionato non perde da febbraio e può bissare il successo in FA Cup, dove la finale con l’Aston Villa sembra alla portata.

”Sono dell’avviso che la finale sarà una bellissima partita, per l’atmosfera di Wembley e dell’FA Cup, per l’energia di un manager giovane come Sherwood. Wenger è a metà strada tra l’essere un pragmatico e un romanziere: a gennaio si è rinforzato prendendo finalmente un difensore, ma purtroppo l’Arsenal ha dimostrato di non essere mai realmente competitivo”.

È legittimo o prematuro parlare di “crisi del calcio inglese”, viste le sorprendenti eliminazioni dei club d’Oltremanica dalle competizioni continentali?

”Penso che non sia tutto casuale, ma che ci sia una serie di fattori fisiologici: il Liverpool ha sbagliato la stagione, il Manchester City è sempre sfortunato nei sorteggi e il Chelsea è stato a un passo dalla qualificazione. La cosa su cui si può davvero riflettere è il logorio a cui sono sottoposti i club inglesi, che vanno spesso in crisi in primavera. Non è una scusa, ma in quella fase della stagione aver giocato 4-5 partite in più, con grande intensità, rispetto al tuo avversario, ti fa arrivare stanco. È un limite del calcio inglese, l’aveva fatto notare anche Capello”.

Spostiamoci in Italia: la Juventus, nonostante i dubbi iniziali su Allegri, negli ultimi mesi ha allungato sulle inseguitrici e sabato a Genova potrebbe festeggiare la vittoria dello Scudetto.

”I bianconeri sono riusciti a controllare il campionato. Allegri è stato bravo e molto maturo, in grado di incassare così come aveva fatto Ancelotti con Berlusconi. Ha comunque le sue idee nella gestione del gruppo ed è l’esempio di come debba essere un allenatore al giorno d’oggi. È riuscito a trasmettere alla Juventus la voglia di andare avanti e a non fare accusare il colpo della partenza di un grande condottiero come Conte. In Champions, senza dubbio, è stato aiutato dal calendario”.

Questa settimana ci ha regalato le belle favole di Carpi e Bournemouth, promosse in massima serie per la prima volta nella loro storia: come riusciranno a sopravvivere alla “legge della natura”?

”La situazione del Carpi è stata bella da vedere, l’importante è seguire il progetto limando la differenza con le altre squadre con due o tre acquisti, sul modello del Sassuolo. In Inghilterra ci sono gli esempi di Burnley e Leicester, che sono riuscite a dare continuità pur essendo più deboli ed essendosi rinforzate meno. Gli allenatori sono stati in discussione, ma obiettivamente non potevano fare di più e nessuno meglio di loro conosce la squadra, perciò è stato giusto andare avanti senza stravolgimenti. Ambienti così calorosi possono aiutare, inoltre il Bournemouth gioca molto bene”.

Quali sono i tuoi pronostici per le imminenti semifinali di Champions ed Europa League? Secondo te, vedremo almeno un’italiana in finale?

”Intanto, credo che il Real passi sulla Juve. Barcellona-Bayern è una partita estremamente equilibrata, ma occhio agli infortuni dei tedeschi e all’attacco atomico del Barça: l’arma in più degli spagnoli è sicuramente Suarez, che è entrato nelle grazie di Messi e ne ha tratto beneficio, inserendosi con un’intelligenza da grande campione. In Europa League si incrociano due bellissimi progetti come Siviglia, che vedo leggermente favorito, e Fiorentina: il Dnipro invece è una squadra difficile da affrontare, specie per una squadra “pazza” come il Napoli, che però davanti ha molto talento”.