Conte a Sanremo: "Non lascio la Nazionale, ora voglio vincere"

13.02.2015 23:45 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Conte a Sanremo: "Non lascio la Nazionale, ora voglio vincere"
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© foto di Federico De Luca

Il ct azzurro Antonio Conte, ospite stasera all'Ariston, dove ha presentato la sua playlist delle canzoni del festival di Sanremo, ha ribadito di voler restare al timone della Nazionale italiana: ""Non lascio assolutamente la Nazionale - ha dichiarato -. Allenare la Nazionale e' un grande onore - ha aggiunto Conte -. Si inizia da bambino a giocare e si sogna la maglia della nazionale e ci riesco, poi passo ad allenare e penso di allenare la Nazionale del nostro paese e ci riesco ed e' una cosa bellissima ed un orgoglio. Ora voglio vincere!".
Tornando alla playlist, Conte ha cominciato con Cocciante: "Se stiamo insieme" di Cocciante. "E' del 91 e in quell'anno sono diventato grande in quanto dal Lecce sono passato alla Juventus e sono andato a vivere da solo. Le prime difficoltà le ho incontrate nel corso del primo anno. Non giocavo mai, ero nella nebbia e pensavo: "Ma chi me lo ha fatto fare?". Da allora ne ho fatta di strada. Ora ho una bella incombenza, per me è un grande onore essere il ct azzurro. Da bambino sognavo di vestire un giorno la maglia del mio paese, poi da allenatore desideravo quella panchina. Sono riuscito a centrare entrambi gli obiettivi. Ora voglio vincere qualcosa con l'Italia. Difficoltà nella scelta dei giocatori? Nel club puoi permetterti di scegliere anche lo straniero. In Nazionale questo non accade ma abbiamo comunque ragazzi bravi e giovani talenti che vogliono vincere, proprio come me".
Il ct ha poi selezionato un brano dei Pooh, "Uomini soli": "Sono molto legato a questo gruppo, è un brano che dedico a tutti gli allenatori che sono degli uomini soli, soprattutto quando le cose non vanno bene. Ci troviamo da soli a lottare. Mio padre a casa è l'allenatore della partita finita, come tutti. Come finisce la partita è pronto a criticarmi", ha detto il tecnico. 



Quindi "Si può dare di più" di Morandi, Ruggeri e Tozzi. E Conte motiva la scelta: "Quando giocavo a calcio cantavo meglio, ora in panchina a forza di urlare ho perso la voce. E' il mio motto, si può sempre dare di più. Quando si raggiunge la vetta di può ancora salire. Possiamo sempre migliorarci e regalare qualcosa di inaspettato e spero possa accadere questo per la mia Nazionale. Io ci metto voglia e entusiasmo e cerco di non trascurare la moglie e la bimba, Vittoria. Mi sopportano ma è anche questo il segreto del mio successo. Se lascerò la Nazionale? No, non mi è mai balenata l'idea e non mi balenerà mai".