Come lo scorso anno: Verona - Juventus finisce 2-2. Pereyra e Llorente per i bianconeri, Toni e Gomez per i gialloblù. Tevez sbaglia un rigore

30.05.2015 20:00 di  Antonio Guerra   vedi letture
Come lo scorso anno: Verona - Juventus finisce 2-2. Pereyra e Llorente per i bianconeri, Toni e Gomez per i gialloblù. Tevez sbaglia un rigore
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Come lo scorso anno, Juve avanti e il Verona recupera, al Bentegodi finisce 2-2. Da incorniciare il gol di Pereyra, Llorente sul passaggio di Padoin è al posto giusto nel momento giusto, Toni vince la sfida a distanza con Tevez che sbaglia anche un rigore. Il bomber scaligero firma l’1-1, Gomez completa l’opera proprio allo scadere. E adesso comincia la settimana più importante della stagione bianconera.

 

Da Verona a Verona. La stagione bianconera 2014-2015 ha inizio lo scorso 30 agosto alle 18 contro il Chievo, è il debutto in campionato di Max Allegri in sella alla Zebra dopo l’addio di Conte a luglio. A distanza di nove mesi la Juve è di nuovo di scena al Bentegodi, l’avversario è il Verona di Mandorlini, l’orario è sempre alle 18. I bianconeri ci tornano con lo scudetto e la Coppa Italia in bacheca più la finale di Champions da disputare tra una settimana esatta. Un cammino che a inizio stagione in pochi credevano fosse possibile. Allegri lascia a riposo Lichtsteiner, Chiellini, Vidal e Morata, nel 4-3-1-2 bianconero dentro Padoin e Ogbonna in difesa, Pereyra trequartista alle spalle di Tevez e Llorente. 4-3-3 invece per Mandorlini, rispetto alla vigilia l’unica novità è il ballottaggio vinto da Greco su Obbadi. La Juve comincia a ritmo basso, con il possesso palla cerca di “addormentare” la gara ed “accenderla” con verticalizzazioni per i due attaccanti, di contro è un Verona molto aggressivo a metà campo, quando va a difendersi lo fa con quasi tutti gli effettivi, l’unico a rimanere “alto” è Luca Toni. Al 4’ è proprio Toni con un po’ di fortuna a ritrovarsi il pallone tra i piedi dopo un’azione di Gomez, l’attaccante modenese calcia in maniera sbilenca. La prima vera conclusione della Juventus arriva al 23’, cross lungo di Pereyra dalla sinistra, sponda di Tevez di testa e Marchisio a rimorchio calcia con il sinistro, pallone sporco che termina alto sulla traversa. Pericoloso il Verona al 32’: Halfredsson mantiene in campo un pallone difficile e crossa al centro, Toni allunga il gambone e prova la deviazione, palla vicina al palo destro di Buffon. Meno concentrata e precisa del solito la Juventus rispetto ai canoni abituali, la testa spesso e volentieri vola verso Berlino, quando accelera e manovra palla al piede però fa male: azione prolungata, Marchisio con la testa mette al centro, girata di Llorente con il destro e traversa piena. Terza conclusione di Toni al 38’, palla centrale e di facile lettura per Buffon. Risponde la Signora con Tevez, l’argentino con un passaggio tra le linee invita alla corsa e al cross Pereyra, palla in mezzo del Tucumano ma né Llorente né Tevez riescono a deviarla in rete. Il gol è solamente rimandato di qualche minuto perché Pereyra in chiusura di tempo con una traiettoria degna della geometria euclidea deposita il pallone all’incrocio dei pali, Rafael può solo guardare. Il gol galvanizza la Juventus, Tevez ha lo spazio per calciare con il destro ma rientra sul sinistro, l’Apache entra in area ed è provvidenziale l’intervento in chiusura di Marquez. Finisce 1-0 per la Juventus il primo tempo, nonostante le marce ridotte, il caldo e il pensiero di Berlino i bianconeri con l’invenzione di Pereyra sbloccano il match.

 

La ripresa inizia con una novità per la Juventus, Allegri lascia negli spogliatoi Marchisio e manda in campo Sturaro. L’inizio è sulla falsariga del primo, Verona aggressivo e Juve a ritmo basso con il giro palla. Al 3’ però i bianconeri si fanno sorprendere in contropiede, il Verona recupera palla al limite della propria area e riparte con Halfredsson, l’islandese percorre quasi tutto il campo, al limite serve Toni che controlla e poi con il sinistro batte Buffon sul primo palo. Il bomber gialloblù sale così a quota 22. Al minuto numero otto ci riprova Toni, cross di Sala, Buffon prima abbozza l’uscita poi resta tra i pali, sul secondo è appostato il bomber scaligero che calcia ancora una vola con il sinistro sul primo palo, questa volta la fortuna non lo assiste. E’ da manuale il gol del 2-1 dei bianconeri: l’azione si sviluppa lungo tutto il campo, da sinistra a destra e viceversa, Tevez al limite non calcia ma scarica indietro per Pirlo, il Professore con un lancio dei suoi vede l’inserimento del tuttofare Padoin bravo e preciso nel mantenere il pallone in campo e servire la palla giusta per Llorente che deve solo spingerla dentro. Subito dopo arriva il secondo cambio per Allegri, Lichtsteiner prende il posto di Evra, lo svizzero va a destra e Padoin si sposta a sinistra. Cambia anche Mandorlini, fuori Greco e dentro Obbadi. Al 19’ il Verona trova il gol del pareggio ma è evidente il tocco con il braccio di Gomez che viene così ammonito dal direttore di gara. Con il passare dei minuti le squadre si allungano, più spazio a disposizione per entrambe, il Verona ci prova su ripartenza ma la Juventus si chiude bene, Mandorlini opta per il secondo cambio, richiama in panchina Jankovic e inserisce Valoti, alla mezzora la Juventus esaurisce le sostituzione, esce Pereyra ed entra Simone Pepe. Al 33’ il Verona chiede il calcio di rigore per un contatto Ogbonna – Gomez, Di Bello lascia correre. Ci prova Tevez ad accorciare le distanze su Toni ma o è chiuso dalla difesa gialloblù oppure la mira non è delle migliori. L’ultima carta di mister Mandorlini è l’ingresso di Saviola per Tachtsidis. A tre minuti dal quarantacinquesimo Di Bello concede il rigore ai bianconeri: cross dalla destra di Pepe, Marquez trattiene Llorente e lo atterra. Dal dischetto si presenta Tevez ma l’Apache si lascia ipnotizzare da Rafael, bravo il brasiliano con la punta delle dita a mandare in angolo, poi esulta assieme al pubblico gialloblù quasi come avesse segnato un gol. In pieno recupero il Verona riparte con Valoti ma Pepe abbatte il giocatore gialloblù e si becca il rosso. Le emozioni non sono finite perché il Verona trova il pareggio al fotofinish con un colpo di testa di Gomez che stacca più in alto di tutti, pallone non imprendibile ma l’uscita di Buffon è incerta, il numero uno bianconero resta a metà strada. Si chiude 2-2 il match, come lo scorso anno, stessi marcatori per il Verona, Toni e Gomez. Cala il sipario sulla serie A, ora per la Juventus c’è solamente Berlino, l’Olympiastadion, la finale di Champions, il Barcellona.