Chirico: "Sui social era alto il livello di arrabbiatura su oltraggio FIGC, ma ieri nulla che richiamasse al 32. Tanto rumore per nulla"

Il giornalista di fede bianconera, Marcello Chirico, ha espresso le sue considerazioni su Facebook sulla decisione di coprire allo Juventus Stadium i simboli bianconeri: "Misurato il livello di incazzatura degli juventini sul web (socials & blogs) per l'oltraggio subito dal Jstadium da parte dei federali, durante Italia - Inghilterra mi aspettavo di tutto.O quantomeno QUALCOSA, se non di rumoroso (cori) almeno di visivo (striscioni). E' stato registrato il NULLA, il vuoto cosmico. Tutto è filato via liscio, quasi in maniera surreale, viste le premesse e i proclami fatti alla vigilia. Degli applausi (convinti) a Conte non mi stupisco, ci possono stare. Nonostante dal 16 luglio 2014 in poi Antonio mi stia facendo incazzare non poco, quanto fatto prima non lo si può dimenticare, quindi capisco gli applausi. Capisco meno invece l'assenza di striscioni o simboli richiamanti il 32, numero scomparso da ogni angolo dello Stadium per ordine della FIGC. Mi dicono che avviene sempre così per ogni partita della Nazionale, in qualsiasi stadio giochi, e quindi per me la polemica finisce lì. Ma essendoci in ballo qualcosa di MOLTO più grosso con la Federazione (ricorso pendente al Tar) ed avendo registrato per un'intera settimana le minacce mixate a mani tese da parte di Tavecchio, mercoledì sera mi sarei aspettato che qualcosa accadesse, che qualcuno gli ricordasse dagli spalti quanti sono gli scudetti della Juventus e che su questo argomento non intendiamo farci prendere in giro. Perché di Tavecchio bisogna diffidare, la mano tesa potrebbe essere un tranello: lui, in realtà, vuole solo portare a casa il ritiro del ricorso Juve e poi, di fatto, mettere in piedi un altro processo sportivo-farsa, dove alla fine si discuterebbe eventuamente soltanto sulla legittimità di quello scudetto 2005/06 assegnato all'Inter, per poi lascarglielo.

Anche perchè scordiamoci che la posizione dell'Inter venga ridiscussa sulla base di quanto emerso dalla relazione Palazzi del 2012. Prescrizione sportiva docet. Di fronte a tutti questi rischi, ripeto, non capisco il silenzio assordante della piazza mercoledì sera al JStadium. Forse gli juventini sono rimasti a casa, e a vedere l'Italia sono andati solo tifosi del Toro (mi hanno riferito di grandi ovazioni per Darmian e Immobile) o di altre squadre (tutti diventati, improvvisamente, fans di Conte e di Tavecchio). Oppure i nostri tifosi sono più signori di altri. Però l'occasione per far capire ai federali quale fosse il "pensiero popolare" degli juventini è stata persa. Peccato. Tanto rumore, per nulla".