Chirico: "Non capisco l'inquisizione verso Angelo Di Livio. Lui e Boniek due casi differenti"

05.03.2015 18:45 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
Chirico: "Non capisco l'inquisizione verso Angelo Di Livio. Lui e Boniek due casi differenti"
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Attraverso la sua pagina Facebook, il giornalista Marcello Chirico ha espresso il suo giudizio su Angelo Di Livio: "Il caso creatosi attorno a Di Livio è davvero inconcepibile. E' bastata una dichiarazione mal riportata per scatenare in fretta e furia un'Inquisizione ad hoc e condannare il reo, non chiedendosi nemmeno se quelle parole ( "se noi della Roma battiamo la Juve, riapriamo il campionato") le avesse dette per davvero. Parole per altro pure smentite dall'interessato ("quel noi non l'ho mai detto") e in cui, personalmente, non vedo nulla di male. Angelo è nato calcisticamente nel vivaio giallorosso e non ha mai fatto segreto di essere tifoso romanista. Lo era pure ai tempi in cui vestiva il bianconero, e in campo dava sempre il massimo per i nostri colori. Esistono foto di lui con gli ultrà giallorossi, e allora? Non ha mai mancato di rispetto verso i nostri colori, anzi, a differenza di altri ricorda benissimo quanti scudetti ha vinto con la Juventus e li difende con orgoglio, perché in quei tricolori ci mise tanto del suo. Così come nelle Coppe internazionali conquistate, tra cui 1 Champions. Non ricordo una sola frase pronunciata da Angelo contro la nostra società, nemmeno una battuta ironica.

Non ho mai sentito uscire dalla bocca di Di Livio le stesse cattiverie pronunciate, per esempio, da Boniek, al quale è stata giustamente ritirata la stella dalla Hall of Fame bianconera presente al JStadium, perché uno che oltraggia e vilipende il cub per il quale ha militato non merita onori ma l'oblìo. Non penso nemmeno che proprio tutti quei 50 campioni "stellati" tifino o abbiano tifato per la Juventus, e nemmeno lo pretendo: il tifo per una squadra è una cosa che devi sentire dentro, se non ti germoglia stai tranquillo che non ti nascerà mai. Esiste però la professionalità e la gratitudine: caratteristiche che appartengono entrambe a Di Livio, romanista ma affezionato alla Juventus e rispettoso di questo club, del quale ha contribuito a scrivere pagine di storia importanti. Quella stella se l'è meritata. Togliergliela soltanto per compiacere i desideri di pancia di qualche tifoso duro&puro fino all'eccesso e che pensa di stabilire lui - come spesso capita - le regole della juventinità, sarebbe un errore. Di più : un'autentica stronzata. #‎iostocolSoldatino".