Chirico: "Nauseato dalle fesserie dell'informazione sportiva. Inventare di sana pianta episodi da rigore è davvero troppo""

Marcello Chirico, opinionista di Telelombardia, ha commentato come di consueto la prestazione dei bianconeri sulla sua pagina facebook ufficiale: "E' inutile parlare di quanto è forte Carlos Tevez, dei suoi 2 gol e di come questo "mediocre e grassottello giocatore" ci abbia fatto vincere pressoché da solo questa partita difficile, perché giocata contro un buonissimo Parma mai domo. E' inutile che mi metta a commentare i 95 minuti di partita, a dire cosa mi è paciuto (i primi 45') e cosa no (i secondi 50') , che vi parli della 15° vittoria casalinga su 15 disputate, degli 81 punti in classifica (quella vera, non virtuale) con una sola sconfitta in 30 partite. Tutto inutile, perché tanto Juventus - Parma di ieri sera per l'intera informazione sportiva nazionale è circoscritta ad un unico episodio: quello avvenuto all'88', ovviamente nella nostra area, ed ha visto come protagonisti Bonucci e Parolo. Con , a suppporto, pure quello relativo all'espulsione di Amauri. Due episodi, ovvero 2 furti conclamati. Il primo un rigore nettissimo, l'altro un'espulsione ingiusta e penalizzante per i Ducali. Morale, sempre la stessa: la Juve sarà pure forte, ma ruba a tutto spiano. Come prima, durante e dopo Moggi. Ve lo dico spassionatamente: sono nauseato da queste fesserie. Perché di fronte all'evidenza (vedi gol di Paloschi o trappetta di Pirlo a El Khaduri) pure noi juventini ammettiamo l'errore arbitrale, però non ci va di essere presi per i fondelli. Perché non si può arrivare ad inventare un fallo da rigore manipolando a proprio piacere le moviola, facendo passare per fallo ciò che non c'è. O addirrittura riuscire a dire, come nell'episodio di Amauri, che è Chiellini ad andare a sbattere contro il gomito del parmense.

No, non accetto che la realtà venga distorta in questo modo ignobile, facendo passare per ciechi e disonesti quelli che - come me - vedono l'esatto contrario. Ovvero: 4 giocatori (prima Marchisio e Schelotto, poi Bonucci e Parolo) che si avventono su un pallone respinto da Buffon ma di falli non se ne vede manco uno. Possono usare tutte le lenti d'ingrandimento tv che vogliono, fare fermo-immagine a go-go, pubblicare foto-sequenze e quant'altro, ma per me - come credo per tutti gli ipermetropi di questo mondo così come per tutti coloro dotati di un buon paio d'occhiali da vista - il fallo è inesistente. Bonucci è in netto anticipo su Parolo, arriva per primo sul pallone e non spinge affatto il parmense, che vola di suo. Così com'è netto l'affondo deciso, e anche un po' cattivo, del gomito di Amaurì sul volto di Chiellini. Questo è ciò che ho visto e questo è ciò che sosterrò pure se dovessi finire sotto tortura. Mi rifiuto di farmi prendere in giro da chi, a tutti i costi, vuole impormi coercitivamente un'altra lettura dei fatti. E non mi interessa che arrivi poi il super-mega-giornalista sapientone o l'arbitro in pensione a sostenere il contrario, perché non cambio idea. Più corretto: non mi faccio fregare. Passi l'antipatia per una squadra, ma INVENTARE di sana pianta episodi da rigore inesistenti è davvero troppo".