Chirico: "E' una Juve ancora più forte di quella dello scorso anno"

Marcello Chirico commenta la vittoria ottenuta dai bianconeri contro la Lazio e lancia qualche frecciatina ai media nazionali che continuano ad incensare in pompa magna la Roma di Rudi Garcia.
23.11.2014 08:30 di  Enrico Danna   vedi letture
Chirico: "E' una Juve ancora più forte di quella dello scorso anno"
TuttoJuve.com
© foto di www.imagephotoagency.it

Non c'è stata partita ieri sera, all'Olimpico: troppo forte questa Juve per una Lazio volenterosa che mai è riuscita ad entrare in partita e mettere in difficoltà i bianconeri. Autoritaria, brillante e determinata, la Vecchia Signora ha dato una lezione di calcio, giocando bene e mettendo a segno tre marcature di pregevole fattura. Eppure i media nazionali paiono non accorgersi della squadra di Allegri; di fatto, continuano ad incensare la Roma, ripetendoci sino alla noia che la squadra di Rudi Garcia gioca il miglior calcio in Italia. Forse qualcuno avrebbe bisogno di guardare le partite, prima di commentare. La pensa allo stesso modo Marcello Chirico che, tramite la pagina ufficiale facebook, esprime il proprio pensiero sulla gara di ieri sera, non tralasciando qualche frecciatina al sempre più dilagante sentimento pro-romanista. Ecco il commento del giornalista tifoso bianconero: "Ci sono partite..e partite. C'è modo..e modo di giocare al calcio. Soprattutto poi ci sono criteri di valutazione differenti, spesso discutibili, sul modo di giocare delle singole squadre. Per la critica sportiva nazionale la squadra che esprime il miglior gioco è la Roma. Non si capisce bene sulla base di cosa, però la esaltano così tanto da essere riusciti a convincere pure Garcia che, alla fine, a vincere lo scudetto sarà sicuramente la sua squadra. E magari a maggio finirà pure per accadere.

Per ora però mi milito a giudicare ciò che vedo, e ieri ho visto 2 partite completamente differenti: una, a Bergamo, vinta dalla Roma a fatica con lampi occasionali di bel gioco, poi un'altra, a Roma, in cui ho visto invece una Juventus demolire progressivamente la Lazio con un'ottima gestione di gara, dominandola per lunghi tratti, creando svariate occasioni da rete, offrendo pure un bel gioco alla platea, con in campo attori di una classe superiore a quelli visti a Bergamo. La differenza tra le 2 partite è stata abissale, ma può coglierla solo chi non ha occhi foderati di porchetta, oppure non ha la mente disturbata da ossessioni antijuventine. La superiorità è lì, sotto gli occhi di tutti, ma c'è chi si ostina o non ce la fa a vederla. E i 3 punti di differenza in classifica(per ora) sono troppo pochi per esprimerla in modo compiuto. Ma va bene lo stesso così, lasciamoli con le loro illusioni: accontentiamoci di aver visto contro un avversario ostico come la Lazio (per giunta, all'Olimpico) una Juve debordante, con un nuovo modulo assolutamente congeniale alla squadra per poter essere più propositiva e pericolosa, con un reparto difensivo ermetico, un Buffon sempre vigile e anche un Padoin assolutamente al'altezza della situazione, con un Pogba e un Tevez a marcare reti e supremazia in tutti i sensi. Persino quando - ingiustamente - si è trovata in inferiorità numerica (perché il 2° giallo x Padoin è stata un'invenzione dell'arbitro Damato) - la Juventus ha continuato a dominare in lungo e in largo la gara. Che giocasse in 10 non se n'è accorto nessuno. Questo significa essere una squadra forte. Più forte pure di quella che la scorsa stagione vinse il tricolore con 102 punti. Ce lo riconoscono in pochi, ma ce ne frega assai. L'importante è esserne consapevoli: infonde sicurezza e accresce l'autotisma".