Cesena, Leali: "Sono cresciuto molto caratterialmente, Buffon resta il mio idolo". Il difensore: "In A attaccanti forti, servirà attenzione. Alla Juve ho imparato tanto"

28.07.2014 22:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Cesena, Leali: "Sono cresciuto molto caratterialmente, Buffon resta il mio idolo".  Il difensore: "In A attaccanti forti, servirà attenzione. Alla Juve ho imparato tanto"
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© foto di Federico Gaetano

Il Cesena ha presentato oggi i due giovani di proprietà della Juventus Nicola Leali e Hordur Magnusson. Ecco le dichiarazioni dei due talenti, riportate dal sito ufficiale del club romagnolo:

Nicola Leali ha parlato subito del suo esordio in Serie A: “Ricordo bene il 15 maggio del 2011, è stata una giornata indimenticabile. Ho esordito contro il Cesena e in porta giocava Antonioli che oggi mi allena, una  coincidenza particolare. Ci assomigliamo, non sono un gran chiacchierone ma in campo mi faccio sentire. Di lui ho apprezzato la semplicità nel fare le cose. Sono cresciuto molto sul piano caratteriale, ho disputato metà stagione a Brescia, e due campionati di B a Lanciano e Spezia. Cesena potrebbe essere la mia grande occasione ma l’unica ricetta per fare bene è il lavoro. Buffon è sempre stato il mio idolo, non faccio caso al paragone, cerco di allenarmi al massimo per migliorare giorno dopo giorno. Ho iniziato a fare il portiere perché da piccolo ho comprato un paio di scarpe da calcio abbinate ai guanti e, in assenza di portieri, ho cominciato ad usarli. Il mio punto di forza è la comunicazione con la difesa, devo migliorare nelle uscite alte". 

Hordur Magnusson ha parlato del suo arrivo in Italia: “Il mio procuratore mi ha segnalato giovanissimo alla Juve dopo una gara con la rappresentativa giovanile dell’Islanda. Sono nato centrocampista, in Italia sono diventato centrale difensivo e terzino sinistro all’occorrenza. Da Mister Bisoli posso imparare molto, non molla mai. Qui ho trovato un gruppo fantastico che mi ha accolto porgendomi la mano. Esordirò in serie A dopo Hallfredsson e Bjarnason che sono islandesi come me. Il mio idolo fin da bambino è Francesco Totti. In nazionale ho tirato un rigore con il cucchiaio prendendo spunto da lui. In serie A ci sono tanti attaccanti forti e bisognerà fare molta attenzione. Alla Juventus ho imparato tanto, soprattutto a tirare i calci piazzati col mancino”.