Caterina Malavenda: "Il processo si è chiuso per estinzione del reato per prescrizione e non ha dunque accertato la sua colpevolezza"

25.03.2015 15:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Caterina Malavenda: "Il processo si è chiuso per estinzione del reato per prescrizione e non ha dunque accertato la sua colpevolezza"
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© foto di Stefano Porta/PhotoViews

Caterina Malavenda parla del caso Calciopoli: "E' decorso il tempo utile per ultimare il processo: un reato si prescrive quando è passato un certo numero di anni, senza che sia intervenuta una sentenza definitiva. Il termine varia in relazione alla gravità del reato. Quando interviene la prescrizione nel corso del processo, il giudice deve valutare se, sulla base degli atti raccolti fino a quel momento, l’imputato può essere assolto. Se l’innocenza risulta evidente, allora il giudice deve assolvere.

Se invece, sulla base degli atti, non è possibile, allora dichiara il reato prescritto e chiude comunque il processo. Il punto importante è che l’innocenza deve essere evidente: se non emerge palese dagli atti, o non emerge affatto, allora il processo si chiude con l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione. La definizione corretta è che il processo si è chiuso per estinzione del reato per prescrizione e non ha dunque accertato la sua colpevolezza. Questo significa che per la Corte non è risultato innocente in maniera lapalissiana: il giudice non ha potuto assolverlo, allora ha applicato la prescrizione".