Caso Pogba, svelata la deposizione del giocatore: "Mi hanno puntato le pistole addosso"

19.09.2022 18:30 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Caso Pogba, svelata la deposizione del giocatore: "Mi hanno puntato le pistole addosso"
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Paul Pogba non dimenticherà mai la sera del 19 marzo 2022. Quel giorno il calciatore aveva trascorso diverse ore con un amico d'infanzia, Boubacar C., a Roissy-en-Brie (Seine-et-Marne), città dove è cresciuto. Verso mezzanotte, mentre si apprestava a tornare nel suo hotel parigino (era in ritiro con la Nazionale), venne condotto da altri amici del quartiere, Adama C. e dai fratelli Roushdane e Machikour K., in un appartamento a Chanteloup-en-Brie. Qui il centrocampista fu costretto a spegnere il telefono, che gli venne sequestrato; dopo pochi minuti fecero irruzione due uomini incappucciati, con addosso giubbotti antiproiettile e pesantemente armati. Pogba venne "invitato" a Roushdane C.

a pagare 13 milioni di euro, di cui 3 milioni in contanti, per la protezione che quei due uomini gli avrebbero fornito per anni. È questo un passo della deposizione fatta dallo juventino agli inquirenti il mese scorso, riportata oggi da Le Monde: "Avevo paura. Entrambi mi hanno puntato le pistole addosso. Minacciato in questo modo, dissi loro che avrei pagato ma si misero a gridare: 'Stai zitto, guarda in basso'. Uno dei due incappucciati parlò all'orecchio di Roushdane; quando se ne andarono, Roushdane mi disse che dovevo pagarli, altrimenti eravamo tutti in pericolo".