Bocca (Repubblica): "Il vento sta cambiando, la Juve comincia a tornare quella dello scorso anno e può lottare anche per lo Scudetto"

Applausi in Champions League: il vento sta cambiando, la Juve comincia a tornare quella dello scorso anno. La qualificazione agli ottavi è il segno che tutto è ancora possibile: anche il ritorno a battersi per lo scudett
26.11.2015 01:50 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Bocca (Repubblica): "Il vento sta cambiando, la Juve comincia a tornare quella dello scorso anno e può lottare anche per lo Scudetto"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Fabrizio Bocca, firma di Repubblica, analizza il successo europeo della Juventus sulle pagine del suo blog: 

"La Juventus agli ottavi di Champions League: no, forse non è una stagione da buttare questa. Sono sempre convinto che quest'anno esistano ancora due Juve: quella del campionato, irriconoscibile rispetto a quella pluriscudettata, e quella della Champions League, un po' più vicina e più assimilabile alla finalista di giugno col Barcellona. Ma è anche vero che la forbice si sta chiudendo, e la Juventus - con due o tre mesi di ritardo, magari - sta prendendo la sua strada e comincia ad assumere una fisionomia più precisa e consona al ruolo di squadra guida del calcio italiano (non se ne offendano le altre).

La qualificazione con un turno di anticipo in un girone che, ad esempio, era anche più difficile di quello della Roma, è comunque un risultato positivo in un inizio di stagione molto desolante. Dove la squadra ha perso la proprio identità, smarrito i propri riferimenti, con Allegri che ha fatto fatica a ricostruire in breve tempo una nuova ossatura che desse solidità e sicurezza ai bianconeri.

Allegri ha preferenza per il gioco col trequartista, ma quella è una Juve che non è mai nata, che non funziona, che abortisce presto il progetto. E anche più volte. Si fa persino fatica a individuare i giocatori adatti, e quando ci sono o si fanno male o il gioco proprio non ingrana: il simbolo della Juve che non funziona, direi che è proprio Hernanes. Gli infortuni e le contingenze hanno fatto il resto, Allegri ha anche dovuto pagarne lo scotto fino a sentirsi minacciato da un possibile, complicato e affannoso ritorno di Conte. Già perché la realtà  dice che la Juve non riesce a sganciarsi dal suo vecchio progetto - chiamiamolo pure di Conte - squadra solida e ben coperta in difesa, che sia a tre oppure a quattro, pronta a colpire in velocità. Il simbolo della Juve che comincia a rivedere la luce è invece Dybala. Come lo scorso anno, in attacco, lo è stato Morata (che mi sembra cominci a mostrare qualche insofferenza e soffra l'esplosione del giovane e apprezzatissimo compagno). Ora che la difesa si è un po' riappatumata, che qualche infortunio è rientrato, sembra di rivedere una Juve come si deve.

L'eliminazione del Siviglia ha dato forza e tranquillità alla squadra. Ora può lottare e battersi per il primo posto, guardare al futuro in Champions League con più serenità di quanto non possa fare in campionato. Ma anche lì si nota una certa inversione di tendenza (tre vittorie consecutive): nove punti di distacco dall'Inter sono tanti, ma nel lungo periodo non è un muro insormontabile. In Allegri intanto si nota subito il ghigno di chi comincia a prendersi qualche rivincità su chi aveva mostrato scarsa fiducia.

La vittoria stretta per 1-0 sul Manchester City - non una vittoria epocale ma importante - potrebbe essere il segno del vento che cambia. Forse avevamo dato la Juve troppo presto per morta".