Bocca (Repubblica): "Garcia fa il gioco della Juventus"

Fabrizio Bocca ha commentato quanto accaduto ieri a Torino e Firenze, attraverso le pagine del sio blog:

"La Fiorentina è diventata una squadra tosta. Da metà novembre ha cambiato pelle, sia pure tra molte difficoltà ha ricominciato a marciare e fare punti. E' successo da quando si è cominciato a discutere Montella, parlando di esperienza ormai agli sgoccioli. Il ritrovare Gomez le ha poi dato ulteriore fiducia, e forza per mettersi in corsa per il traguardo del terzo posto. Pareggiare sul campo della Fiorentina è dunque considerato un buon risultato. Anche per la Roma ovviamente. Dipende da che parte si guarda. Sette punti con metà campionato davanti non sono impossibili da rimontare alla Juventus. Ma non è questo il punto (otto, va bene...). E’ la barriera tecnica e psicologica che diventa complicato scavalcare. Sette punti di distacco dalla Juventus la Roma li aveva anche lo scorso anno (anzi 8), in questo momento. La Roma tenne botta poi una volta finita si sciolse e chiuse a -17. Questo per dire che se c’è una squadra che può soffrire di alti e bassi - che poi è anche normale a quel livello - che è psicologicamente più esposta alle intemperie, questa è proprio la Roma, perché il confronto con la Juve lo gestisce soprattutto sui nervi, alzando la posta in gioco (le famose dichiarazioni trionfalistiche di Garcia). Ma così facendo sembra fare proprio il gioco della Juventus. Più abituata a certi confronti a distanza, anche dal punto di vista della sfida polemica. La Juve ha freddamente approfittato di quel che le offriva il calendario, en plein facile contro Verona e Chievo allo Stadium, mentre la Roma ha pagato dazio con le trasferte di Palermo e Firenze. Due punti di Garcia & C contro i sei della Juve. Se ci mettiamo anche la giornata precedente fanno altri due punti di differenza: la Juve ha battuto il Napoli al San Paolo nella famosa partita delle proteste di De Laurentiis e Benitez, la Roma ha afferrato a stento un pareggio contro la Lazio. In sette partite due vittorie e cinque pareggi: non è propriamente un ritmo da scudetto. Ma questo rientra nell'esame dell'affievolimento generale della Roma e nel confronto con quella dello scorso anno, sicuramente più incisiva, cattiva, speculativa. Questo solo per dire che la Roma il duello con la Juve dovrebbe forse gestirlo con più freddezza, perché rimane un’ottima squadra e con grandi individualità - il recupero di Iturbe e Ljajic è buon segno - ma il clima da corrida non è detto che faccia per lei. Forse lo avrà capito anche Garcia, chissà".