Beccantini: "La grande bruttezza...."

Il commmento post gara di Roberto Beccantini.
03.11.2016 06:45 di  Enrico Danna   vedi letture
Beccantini: "La grande bruttezza...."
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Una Juventus discreta per 45 minuti, si fa rimontare negli ultimi minuti di gara e rischia anche qualcosa di troppo nel finale. Un pareggio che alla fine fa classifica, anche se lascia l'amaro in bocca, visto che, con una vittoria, la Vecchia Signora sarebbe volata automaticamente agli ottavi di finale. Tra l'altro, la rete subita da Tolisso, è la fotocopia esatta di un'azione da palla ferma già vista a Lione: in quella occasione, però, il centrocampista francese si vide respingere la palla da Buffon, mentre stasera, è riuscito a battere il numero uno bianconero. Quattro punti tra andata e ritorno, contro i transalpini, per le prestazioni fornite, sono tanta roba. Ed è tutto detto. Anche Roberto Beccantini è piuttosto deluso dalla gara vista questa sera allo Stadium, come esplicita nel suo commento social post gara: "Di ritorno da Manchester, avevo prenotato allo Stadium. Mamma mia. Ho sbirciato il menu di Juventus-Lione, c’era la novità, relativa, della difesa a quattro e per il resto i soliti piatti, il solito servizio lento, crollato, addirittura, quando si era alla frutta (mica tanto in senso metaforico). Eppure la foga ingenua di Diakhaby su Sturaro aveva offerto a Higuain il rigore dell’aperitivo. Cercavo, nella carta dei vini, notizie di Pjanic: trequartista, interno? Bo’. Di solito, i grandi giocatori non dipendono da dieci metri più avanti o più indietro: così mi disse un giorno Platini. Ottavi in campionato, i francesi hanno portato avanti il loro calcio di squadra, normalissimo, animato però dallo spirito del cliente che ha deciso, per una sera, una botta di vita.

E Khedira? E Sturaro? Erano lì, molta cornice e poco quadro. In avvio, era stato Rybus a impegnare Buffon. E Higuain, nel prosieguo, a mangiarsi il raddoppio, dopo che Mandzukic - lui sì, un gladiatore - aveva «rapinato» Mammana. Era la solita Juventus, compassata, aggrappata agli episodi, senza arte e con poca parte. Allegri la invitava invano a geometrie meno vaghe. Capisco che il quadrilatero di centrocampo non sia più quello d’antan, e Marchisio in fase di rodaggio, ma dubito che non si possa giocare un po’ meglio? E questa è materia del tecnico. Le uscite di Bonucci e Pjanic, infortunati, hanno riportato le lancette al 3-5-2 d’ordinanza. La rinuncia a Higuain era un segnale: il serbatoio è vuoto, fate l’autostop. Un altro avversario avrebbe vinto, il Lione, «questo» Lione, si è limitato a pareggiare con Tolisso, complice un pisolo della difesa, Buffon incluso, e a sfiorare la vittoria (la vittoria, non la beffa) con Lacazette. Nulla è compresso, in Champions, se non l’onore. Che non è poco".