Bacchetta a RBN: "La Exor non venderà la Juve, ma possibile l'ingresso di un socio di minoranza. Scordatevi Del Piero"

Alessandra Bacchetta, ospite di Radio BiancoNera, ha parlato di Juventus e della ripresa del campionato, focalizzandosi su uno dei giocatori più attesi dopo la sosta: “Non nutro grandi aspettative su Di Maria, che già prima di venire a Torino aveva detto che gli interessava trovarsi una squadra per fare bene il Mondiale e poi andarsene in Argentina. Personalmente, ho detto da subito che secondo me non aveva le motivazioni giuste per essere acquistato. Le parole di Kulusevski? Secondo me non c'entra niente Conte, semplicemente lo svedese è un tipo di giocatore che rende meglio in Inghilterra perché in Premier c'è un calcio che si confà a lui”.

Sulle questioni societarie: “La Juve non è affatto costretta a vendere. Il modo in cui è stata concepita la società è che fin tanto che c'è un Agnelli, la Juventus rimane di proprietà della famiglia. Poi che possa entrare un socio di minoranza è possibile o, a mio modo di vedere, anche auspicabile. Una valutazione economica della società non si può comunque fare mentre è ancora quotata in Borsa, di sicuro è di gran lunga la società italiana che vale di più, al di là del parco giocatori pesano le moltissime proprietà, dallo stadio all'albergo eccetera”.

Un commento sulle parole di commiato di Andrea Agnelli e sulla possibilità che Del Piero entri in società: “Agnelli ha dimostrato di mettere sempre la società davanti a qualsiasi altra cosa. In questo momento lui e il CdA hanno fatto bene a dimettersi ma questo non significa che lui non possa tornare. Del Piero comunque scordatevelo, abita in USA e non vuole tornare in Italia. Figure come Buffon e Chiellini sono un altro paio di maniche”.