Atalanta, Marino: "Azzardato prevedere Triplete Juve. Per le altre altre italiane sarà sempre più difficile competere con i bianconeri"

05.05.2015 00:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Atalanta, Marino: "Azzardato prevedere Triplete Juve. Per le altre altre italiane sarà sempre più difficile competere con i bianconeri"
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© foto di Federico De Luca

Il dg dell'Atalanta, Pierpaolo Marino, è intervenuto ai microfoni di laziopress.it:  

Lazio e Atalanta si sono spartite equamente la posta in palio. L’1-1 è un risultato giusto o una delle due avrebbe meritato qualcosa in più?

“Credo che per quanto prodotto nei primi 50′-60′ l’Atalanta meritava un doppio vantaggio. Abbiamo speso molto sotto l’aspetto delle energie fisiche e dopo il palo di Gomez siamo un po’ calati. Se avessimo vinto non credo che la Lazio avrebbe potuto gridare allo scandalo”.

Chi l’ha sorpresa di più in negativo e in positivo ieri dei giocatori biancocelesti?

“In positivo naturalmente Marchetti. Ha fatto una parata impressionante su Gomez nel primo tempo, oltre a quella su Biava. In negativo Felipe Anderson che non sta attraversando un momento brillantissimo rispetto a quello che ha fatto fino ad un paio di mesi fa”.

La Roma ha sorpassato di un punto la Lazio. Il Napoli con la vittoria sul Milan si è portato a -4 dalla formazione laziale. Chi vede favorito per il secondo posto fra queste tre squadre?

“Credo che si decida tutto al derby. La Lazio ha un calendario un po’ più complicato, ma se si aggiudicherà il derby, con un 12 punti a disposizione, farà un gran passo in avanti”.

La Juventus ha vinto il quarto scudetto consecutivo con 4 giornate d’anticipo e i bianconeri sembrano non avere rivali al momento. Quanto sono ancora distanti le romane e il Napoli dalla squadra di Allegri? La Juve potrà fare il Triplete quest’anno?

“Il Triplete è azzardato prevederlo. Può lottare anche per la Coppa Italia, anche se la Lazio ha dei precedenti che non sono incoraggianti per la Juve. Il gap con i bianconeri sarà colmabile solo se dovessero partire Tevez e Pogba e non arrivassero rimpiazzi adeguati. Dipenderà molto dalla mentalità che le squadre assumeranno. Non dimentichiamo che la Juve, oltre gli uomini, ha anche una mentalità vincente. Con l’aumento del fatturato che ha avuto quest’anno grazie agli introiti della Champions, credo che farà ulteriori passi in avanti nella campagna acquisti e sarà difficile per le altre. Ci vorrà una mentalità e una continuità di risultati che al momento la Lazio, meno di Napoli e Roma, ha. Questa è la differenza sostanziale”.

Reja ieri a fine partita ha ammesso di essersi emozionato nel rivedere i suoi ex giocatori. Può darci una sua opinione su Reja uomo e allenatore? Con le qualità che ha è singolare che non abbia mai vinto trofei importanti in carriera…

“Reja l’ho portato io a Napoli e sino ad allora aveva allenato solo squadre in provincia, non avendo mai l’opportunità di allenare grandi club. Io sono 6 anni che lavoro con lui e ha sempre fatto grandi cose, sia al Napoli, dove lo portò dalla C alla Uefa, sia alla Lazio, dove quando arrivò fece un miracolo visto che tutti davano per spacciati i biancocelesti quell’anno. In Serie B, poi, ha vinto molto”.