Antonio Carioti (CorSera): "Juve horror, il logo che piace solo ai gufi"

Parla il giornalista.
18.01.2017 21:00 di  Alessandro Vignati   vedi letture
Antonio Carioti (CorSera): "Juve horror, il logo che piace solo ai gufi"
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Attraverso la rubrica "Giornalisti nel pallone" il giornalista di Corriere.it Antonio Carioti ha parlato della Juventus. Tra campo e novità: "Hanno la squadra più forte e la società più solida d’Italia. Ma anche il logo più brutto dell’universo. Per noi anti-juventini è un bello spettacolo, anche perché questa ferita alla dignità della loro tradizione i signori bianconeri se la sono inferta da soli. Che capolavoro: se avessi potuto scegliere come deturpare le maglie della squadra che più mi sta antipatica, non sarei mai riuscito a immaginare uno sgorbio peggiore di quelle strisce curve che ricordano una conduttura idrica. Probabilmente il grafico pagato fior di quattrini per partorire il mostriciattolo dev’essere un tifoso viola o granata. O magari un milanista sfegatato come me. Non c’è da stupirsi dell’alluvione di beffe e parodie che sta dilagando sul Web per canzonare il nuovo marchio della Juventus. Ma, per quanto divertenti, sono punzecchiature leggerissime rispetto al colpo devastante inferto da una scelta così improvvida alla storia bianconera: scompare il contorno ovale con le strisce che ricordavano la maglia dei giocatori, sparisce il simbolo di Torino, subentra una sottospecie di informe segnale stradale. Orripilante. Cioè perfetto, dal mio faziosissimo punto di vista.

Nuovo logo "definisce un senso di appartenenza e uno stile", ha detto Andrea Agnelli. Contento lui, non ho nulla da obiettare. Ma il senso di appartenenza di tutte le tifoserie si collega ai ricordi del passato. E mi pare che esca piuttosto malconcio da uno stravolgimento così palese, ben oltre i limiti del masochismo.  Sarcasmo a parte, bisogna andarci piano nel modificare i simboli antichi, quelli di cui noi tifosi ci siamo innamorati da bambini. In Inghilterra i proprietari arabi del Manchester City hanno consultato i supporter prima di cambiare il logo della squadra e sono stati ben attenti  a rispettare la tradizione. L’Arsenal ha sostituito il vecchio marchio con uno più moderno, ma conservando gelosamente il cannone, storico emblema dei Gunners. Avreste dovuto ispirarvi a quegli esempi, cari dirigenti bianconeri. O anche alla lezione di Silvio Berlusconi, che non gradiva il diavoletto, ma ripristinò il simbolo originale del Milan. Invece avete fatto di testa vostra, commettendo un gigantesco svarione. Al confronto i gol sbagliati da Dybala, a Doha come a Firenze, sono roba da ridere".