Antinelli: "Astori e Ogbonna si giocheranno il posto con Rugani"

25.05.2016 23:45 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Antinelli: "Astori e Ogbonna si giocheranno il posto con Rugani"

Il giornalista e conduttore di RaiSport Alessandro Antinelli, ha analizzato i temi della Nazionale italiana ai microfoni di Violanews.com:

Nazionale: si aspettava questi pre-convocati, anche alla luce di qualche escluso importante?
“Conte ha spiegato la natura delle sue scelte. Il discorso è chiaro: Pavoletti meritava di stare in Nazionale, è il giocatore che ha segnato di più in Italia, però lui va avanti con chi è stato di più nel biennio, con i suoi fedelissimi, al di là del fatto che siano stati panchinari o poco prolifici (Pellè, Eder n.d.r.). Questo è il suo criterio e alcune scelte, come quella di escludere Acerbi, gli sono costate tanto. Astori e Ogbonna si giocheranno un posto da titolare in difesa, insieme a Rugani. Questo dipende da quanto recupereranno Thiago Motta e Montolivo”.

Baselli, Belotti, ma non solo loro: come mai sono stati esclusi?
“Sono giovani che potranno mettersi in evidenza nel prossimo biennio. Il vero ragionamento va fatto su Pavoletti: se Pellè è titolare, lui poteva essere il sostituto ideale. Sugli altri c’è poco da ragionare. Il vero problema riguarda il centrocampo: De Rossi è diventato inamovibile, ma prima dell’infortunio di Verratti e Marchisio non era certo nemmeno di essere nei 23”.

Astori e Bernardeschi: secondo lei hanno possibilità di disputare l’Europeo?
“Astori è stimato da Conte: c’è stato dall’inizio e ha giocato molto bene a tre. Su di lui può contare sempre perché è affidabile. Credo che se la giochi con Rugani e Ogbonna, perché penso che quest’ultimo sia quello che ha impressionato di più il CT, almeno dalle indicazioni. L’eventuale convocazione del viola è legata a Thiago Motta, che potrebbe giocare da regista difensivo: questa opzione potrebbe escludere uno fra Ogbonna, Rugani e lo stesso Astori.
Credo che Bernardeschi, invece, almeno per il momento, abbia il 15% di possibilità di partecipare. Dovrà lavorare molto nei prossimi tre giorni, ma nel 3-5-2 con Florenzi e Darmian può essere preso in considerazione. Sarà importante il suo lavoro prima della partenza per Malta. Uno che credo che sarà preso sicuramente sarà El Shaarawy, mentre Bernardeschi dovrà guadagnarsi il posto”.

Con Conte questa Italia che Europeo può fare?
“Dovessimo fare la griglia di un Gran Premio sarebbe forse in terza fila, ma ha pur sempre 4 stelle sulla maglia. Se l’Italia dovesse superare il girone, come credo, nessuno vorrebbe affrontarla: il blocco difensivo della Juventus fa paura e tutti sanno che questa è una squadra che può dare fastidio a chiunque, specie in partite secche”.

Passiamo alla Fiorentina: vedendo anche chi si sta allenando in ottica Nazionale, chi si sente di consigliare ai viola per il prossimo mercato? Magari un profilo italiano…
“Fossi nella Fiorentina proverei a prendere Giaccherini, che non è giovanissimo ma è italiano. Si tratta di un giocatore che a Bologna ha dato tantissimo: è uno di quegli interpreti che fa tre ruoli, giocando a tutta fascia, da interno di centrocampo e nel tridente offensivo. Anche per Paulo Sousa sarebbe una soluzione interessante e, considerando che è stato Corvino a riportarlo in Italia, potrebbe essere un affare a costo ridotto ma interessante. Lo vedo un giocatore perfetto per la Fiorentina, anche per il 3-4-3. Anche non partendo fra i titolari, è un giocatore che può fare 30 presenze. Di giovani bravi ce ne sono tanti, ma sono in orbita Juventus, come Berardi, mentre Benassi e Baselli sono due giocatori che a livello di centrocampo possono fare bene, ma purtroppo non c’è molto di più”.

Una considerazione su Pepito Rossi: in questo momento della carriera vorrà andare a giocare e provare a tornare in Nazionale?
“Credo che per Giuseppe Rossi l’importante sia giocare il più possibile. Se la situazione alla Fiorentina è quella dell’anno scorso gli conviene trovare una soluzione alternativa. Soltanto facendo un vero campionato e sperando di non avere infortuni potrà essere restituito al nostro calcio. Fossi in lui preferirei una sistemazione estera. La sua presenza in Nazionale dipenderà dalla prossima stagione: è ancora in età, il miglior Rossi ha fatto vedere cose nel biennio di Prandelli che nessuno ha fatto vedere. La parabola si è interrotta in quel ritiro di due anni fa, quando non rientrò fra i 23 per il mondiale. Quello che ha fatto vedere nell’ultimo periodo lascia percepire che sia sano: per lui servirà una valutazione preventiva”.