Allegri: "Milan, Roma ed Inter sono le favorite come la Juve per lo scudetto"

Su La Stampa, l'intervista di ieri di Massimiliano Allegri a Villar Perosa. Allegri ha voluto “benedire” l’arrivo di Alex Sandro. «E’ un ottimo giocatore – ha commentato il tecnico juventino a Villar Perosa dopo la vittoria per 1-0 sulla Primavera -: è giovane, dotato di grande piede e grande velocità. La Juve si è mossa molto bene». 

Massimiliano Allegri e' fiducioso: «Sono fiducioso perché ho una grande società alle mie spalle. Non era semplice prendere la decisione di cambiare così radicalmente dopo un’annata del genere. Sono arrivati giocatori giovani e di qualità. Sicuramente peccheremo un po’ in esperienza, ma l’importante è non perdere la qualità che serve per rimanere ai livelli europei delle prime otto. Io vivo la situazione con serenità, sapevamo che per prendere giocatori che servono alla Juventus ci voleva tempo. Ora, però, è impensabile che in un mese ci siano automatismi dello scorso anno: è cambiato il sistema di gioco e i giocatori stessi. E’ una Juve diversa. Siamo una squadra in via di costruzione con molti nuovi e abbiamo bisogno di conoscerci: già per cambiare i due d’attacco ci vorrà del tempo. Ora manteniamo questo entusiasmo, poi sappiamo che sarà una stagione difficile e molte concorrenti si sono rinforzate: sarà un campionato equilibrato e ci vorranno meno punti dell’anno scorso per vincere lo scudetto». 

Chi teme?  «Milan, Roma e Inter sono favorite con la Juve per lo scudetto, poi un gradino sotto c’è il Napoli con Lazio e Fiorentina. Ripeto, sarà molto equilibrato questo campionato: ci sono tante squadre all’altezza, ma noi siamo pronti». 

Ansia infortuni:  «No e poi l’ansia non fa parte del mio vocabolario. Se non ci sarà Mandzukic, un altro giocherà… E comunque non sono preoccupato: su quello di Marchisio mi è venuto da ridere per come si è infortunato. Barzagli, invece, ha giocato la Supercoppa, mentre Chiellini c’è e Morata ha possibilità di tornare con la Roma. Abbiamo fatto una preparazione per arrivare a Shanghai nelle migliori condizioni con pochi allenamenti: c’erano rischi alti, ma ce li siamo presi». 

Cuadrado o Draxel?  «Ci vuole un centrocampista con determinate caratteristiche offensive per le punte che abbiamo. Poi non c’è solo Draxler: la società vigila su tutto e le caratteristiche sono quelle». 

A Villar Perosa c’erano oltre 7mila persone e un entusiasmo travolgente. Come si gestisce tutto questo?  «Questa è la giornata della Juve, della tradizione e della storia. Per me è il secondo anno, ma è come se fosse il primo: è un’emozione diversa, ma intensa. C’erano tante persone per questi tre trofei vinti e c’è mancato l’ultimo per una decina di minuti. Quest’anno saremo ancora a battagliare fino alla fine».