A chi giova la storia del "campionato falsato".....

Il calcio italiano sta vivendo anni davvero bui: ma non era iniziata l'era del "calcio pulito" dopo l'epurazione di Moggi e Farsopoli nel 2006?
28.02.2015 17:15 di Enrico Danna   vedi letture
A chi giova la storia del "campionato falsato".....
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© foto di Andrea Ninni/Image Sport

Estate del 2006: Farsopoli, a detta dei vertici federali e dei media accomodanti, decreta l'inizio di una nuova era per il calcio italiano: Luciano Moggi fuori dal mondo del pallone, la Juve in serie B. Finalmente! Era ora. Basta con questi "ladri" a tinte bianconere. Da più parti si inneggia al fatto che è stato eliminato il marcio che inquinava lo sport più bello del mondo: la cupola è stata scoperchiata e sconfitta. Sono passati quasi nove anni, e di acqua, sotto i ponti di Farsopoli ne è passata davvero tanta. A dire il vero, c'è stata una vera e propria alluvione capace di far esondare il fiume della verità e di portare a galla la realtà dei fatti. Ricordando le parole di quella estate, non possiamo che concordare sul fatto che sia iniziata una nuova era per il calcio italiano: più che di “rinascimento” calcistico però, parleremmo di declino inarrestabile. Non sappiamo se ridere o piangere quando vediamo nelle mani di chi è finito il nostro calcio: Lotito, Tavecchio e compagnia bella, spesso non paiono nemmeno reali, ma una sorta di personaggi di un fumetto a metà tra il thriller e l'horror.  E cosa dire in merito a falso buonismo ed ipocrisia che circondano le vicende relative al Parma? “Campionato falsato” ha ripetuto ancora nelle ultime ore (insieme a testate e giornalai vari) il presidente del Coni Malagò. Non è che, per caso, stante la nota “simpatia” di Malagò per i colori giallorossi, queste dichiarazioni siano un tantino di parte? Magari in considerazione del fatto che la Roma non è riuscita a battere il Parma nella gara dell'Olimpico di un paio di settimane fa? Dove era il buon Malagò (e dove erano i giornalai che oggi perorano questa causa) quando nella stagione 2012/2013 la Roma beneficiò di una vittoria a tavolino contro il Cagliari per le problematiche relative all'Is Arenas? Eppure fu l'unica squadra a beneficiare di tale trattamento. In questo campionato sono già state rinviate due gare, ovvero Parma-Udinese e Genova-Parma. Cagliari-Roma invece non si poteva rinviare: subito lo 0-3 a tavolino. Eppure la situazione del Parma è ai limiti dell'impossibile, mentre la questione relativa alla sfida tra sardi e giallorossi si sarebbe potuta risolvere in mille modi.”E' una questione politica, 'na grande presa per.....” recita una famosa canzone di Antonello Venditti: parole quanto mai appropriate. Fino a quando si continueranno a rinviare le gare che coinvolgono il Parma? (tra l'altro se le rinvii, poi, in qualche modo, dovranno anche essere recuperate. O no?). Chissà: magari troveranno tempi e modi solo per far disputare Parma-Juve e il giorno dopo decreteranno il fallimento dei ducali.

Assurdità? Non ne saremmo così convinti. Si vuole risolvere la situazione? E' molto semplice. Nella vicenda Parma, i colpevoli hanno nomi e cognomi noti a tutti. (e non c'entra Luciano Moggi). Quindi, la soluzione è semplice: restituzione del maltolto e galera. Non è difficile. E' inutile che si continuino a fare balletti e piroette nel nulla con i vertici del calcio a fare da spettatori compiacenti. Anche i bambini sanno che Manenti non è una persona affidabile: basta ascoltare e leggere le sue dichiarazioni per capire che, delle vicende del Parma, ne sa meno di un aborigeno australiano. In effetti, però, non è l'unico a dare questa impressione, perchè lo stesso Tavecchio, intervenuto lo scorso fine settimana a “La domenica sportiva”, dava l'idea di essere, più che il Presidente della Figc, il ragionier “Filini” della situazione. L'importante, però, è che il mondo del calcio sia stato ripulito nel 2006: senza Moggi, calcio pulito e campionati regolari (almeno sino al 2011 perché poi, essendo tornata la Juve a vincere il tricolore è chiaro che si tratti di campionati falsati ed ampiamente rubati dai bianconeri). Intanto si avvicina la sfida dell'Olimpico: sul web circolano immagini di repertorio (2013) dell'arbitro Orsato con un borsone della As Roma. E' chiaro che si trattò di un omaggio e nulla più. Ok: diciamo che l'arbitro lo portano loro, così magari non avranno modo di esibirsi nel solito piagnisteo post gara. Per il campo si fa alla romana? Si scherza ovviamente....