Piero Ostellino: "Caro Napolitano, c'è voluto Buffon per denunciare le illegali e vergognose procedure del circuito mediatico-giudiziario. Da certi magistrati avvertimenti di stampo mafioso"

02.06.2012 16:45 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
Piero Ostellino: "Caro Napolitano, c'è voluto Buffon per denunciare le illegali e vergognose procedure del circuito mediatico-giudiziario. Da certi magistrati avvertimenti di stampo mafioso"

Anche l'editorialista del Corriere della Sera, Piero Ostellino, è sceso in campo per difendere Gianluigi Buffon ed attaccare quei magistrati che lo hanno preso di mira. Ecco il commento del giornalista, pubblicato sulle colonne del quotidiano di via Solferino: "Che se ne fa, adesso, Antonio Fazio della sentenza della Corte d’appello di Milano che lo riconosce innocente dell’accusa di aver favorito (illegalmente) scalate bancarie tentate, nell’estate del 2005, da imprenditori a loro volta oggi assolti dalla condanna per accordi parasociali illeciti, aggiotaggio e altre illegalità, dopo essere stato costretto a dimettersi da governatore della Banca d’Italia, aver visto la propria carriera e la propria onorabilità distrutte? C’è ancora, la presunzione di innocenza in questo (osceno) Paese dove la Giustizia ci mette anni a raggiungere una «verità processuale» che smentisca quella che, con la complicità di un giornalismo irresponsabile, ha gettato, dapprima in pasto alla gogna dell’opinione pubblica, e condannato penalmente, poi, tanta gente? Una brutta notizia è (anche) l’ultima esternazione del presidente della Repubblica. Con quale autorità politica, e legittimità costituzionale, Napolitano dice che «il capo dello Stato deve essere una figura imparziale» e censura la proposta di revisione costituzionale in senso semi-presidenziale, dopo aver fatto calare sul Parlamento, con procedura costituzionalmente anomala—quale che fosse il giudizio su quello precedente — un governo «tecnico»? Anche se la nostra anacronistica e contraddittoria Costituzione ne esclude, normativamente e di fatto, la revisione, spetta ancora alle forze politiche proporre di cambiarla o al presidente della Repubblica dire se sia lecito farlo, condannando il semi-presidenzialismo come una forma di autoritarismo? Caro presidente Napolitano — con l’immutata stima che le porto — lei sa che, qualora me ne avesse offerta l’occasione, glielo avrei detto: era preferibile il silenzio. Complice silente un giornalismo che già scrive, di quello vinto dalla Juventus, di «campionato virtuale», c’è voluto un giocatore di calcio (!), il portiere della nazionale, per denunciare le illegali e vergognose procedure del circuito mediatico-giudiziario.

Ma, subito dopo, puntuale come un «pizzino» mafioso, è uscita, dalla procura di Torino, un’informativa della Guardia di Finanza del 2010-2011 dalla quale si potrebbe dedurre che Buffon sia uno scommettitore abituale. Mi chiedo se non stia diventando pericoloso vivere in un Paese dove certi magistrati lanciano — forti delle informazioni riservate di cui dispongono—«avvertimenti » di stampo mafioso a chi non sta al loro gioco. Presidente Napolitano, perché non chiede al Consiglio superiore della magistratura se non sia il caso di intervenire davanti a una tale violazione del segreto istruttorio che sconfina nella prassi mafiosa? Se «questa magistratura» è il cane da guardia della nostra democrazia c’è davvero di che inquietarsi. Da quel democratico e gran galantuomo che è, sono certo si sia inquietato anche lei e mi aspetto, perciò, voglia farlo sapere ufficialmente".