QUI LO DICO - Conte e Buffon presi di mira da procure e quotidiani: l'insostenibile leggerezza del vincere?

Giornalista e autore di Agorà, in onda tutti i giorni alle 8 su RaiTre. In Veneto ha scritto per Il Gazzettino ma dal 2003 vive a Roma. Ha lavorato come autore anche a La7 (Omnibus), Rai Uno (Uno Mattina) e Sky.
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01.06.2012 00:10 di  Riccardo Zambon   vedi letture
QUI LO DICO - Conte e Buffon presi di mira da procure e quotidiani: l'insostenibile leggerezza del vincere?
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Immaginate di essere un portiere molto famoso, anzi, il più famoso del mondo. Capitano della Nazionale azzurra e della squadra più seguita in Italia. Immaginate di voler piazzare qualche scommessa, naturalmente di nascosto, senza farvi beccare, visto che è proibito dal regolamento federale. Ecco, pensate davvero che per scommettere un milione e mezzo di euro senza lasciare traccia avreste staccato una serie di assegni intestandoli al titolare di un'agenzia... di scommesse?

Ora invece immaginate di essere un allenatore emergente. Un ex calciatore, tecnico da poco, di quelli che in carriera hanno vinto tutto e che sperano di ottenere gli stessi risultati anche in panchina. Supponiamo che qualche giorno prima di una partita vi sia giunta la voce che alcuni giocatori della vostra squadra si sono messi d'accordo con gli avversari per una combine sul risultato di parità. Magari potreste andare a denunciare la cosa alla giustizia sportiva, magari no. Credete che ve lo terreste per voi, chiedereste un consiglio a qualche amico fidato, oppure pensate che parlereste dell'accordo alla riunione tecnica prima della partita, cioè davanti a tutta la squadra, ad una marea di possibili testimoni?

Scusate, ma dove siamo, nel set del film 'Scemo e più scemo'?. C'è un problema in queste accuse mosse contro Antonio Conte e Gigi Buffon: sono incredibili. Nel vero senso della parola, sono "difficili da credere". E non perché si tratti di due bandiere della Juve sulla cui integrità morale nessun tifoso bianconero potrebbe mai dubitare. Le accuse sono talmente grottesche che lo stesso ragionamento varrebbe se fosse coinvolto chiunque altro.

Quello che si è capito di questa nuova scommessopoli è che nella stragrande maggioranza dei casi i coinvolti non sono giocatori di primo piano del nostro campionato. Appare quindi quantomeno curioso che gli unici due nomi di spicco tirati in ballo dagli investigatori - e messi in circolo dalla Procura - siano due simboli della Juventus Campione d'Italia. Troppe incertezze ancora, troppo fumo e troppo poco arrosto per capire dove andrà a finire il calcio italiano travolto da questa nuova storia. Solo quelle due domande, semplici ma in un certo senso definitive, che ci portano a pensare male. E non certo nei confronti di Buffon e Conte. 

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