CONTE show in conferenza: "Gol di Muntari? Problemi di Allegri. Il Milan si è fermato da solo. Parlerò alla fine. Lottiamo per qualcosa di magico. Sarebbe uno scudetto paragonabile a quello del Verona"

Il tecnico bianconero: "Lecce motivato come noi, sarà un bel confronto. Pepe ha la caviglia gonfia, Del Piero recuperato, Quagliarella sta benino. Valuteremo. Una buona parola per trattenere Alex e Borriello? Pensiamo al presente".
01.05.2012 14:00 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
CONTE show in conferenza: "Gol di Muntari? Problemi di Allegri. Il Milan si è fermato da solo. Parlerò alla fine. Lottiamo per qualcosa di magico. Sarebbe uno scudetto paragonabile a quello del Verona"
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

In questi minuti, al Media Center di Vinovo, il tecnico bianconero, Antonio Conte, sta rispondendo alle numerose domande dei giornalisti nella conferenza stampa della vigilia di Juventus-Lecce. TuttoJuve.com sta trascrivendo integralmente ed in tempo reale le sue dichiarazioni:

Cominciamo proprio dalla partita di domani. Visto che le motivazioni contano tantissimo, si può dire che il Lecce sia l'ultimo vero importante ostacolo verso lo Scudetto?
"No, perchè le partite precedenti insegnano: abbiamo trovato due squadre con grandissime motivazioni, a cercare di far risultato come è giusto che sia. Quindi incontriamo il Lecce, che come noi ha un obiettivo importante. Noi lottiamo per qualcosa di bello, di magico, loro per la salvezza. E quindi sarà sicuramente un bel confronto, tra due squadre che hanno comunque delle grandissime motivazioni".

Volevo sapere se saranno tutti disponibili domani. Rientra Matri dalla squalifica. Le condizioni di Pepe? Alla luce di questo, continuerai sulla strada delle ultime settimane?
"Le condizioni di Pepe... ieri ha fatto ancora allenamento a parte, la caviglia è gonfia. C'è sicuramente da parte sua tanta voglia, tanto entusiasmo di esserci, però bisogna fare delle grandi valutazioni, anche perchè il campionato comunque non finisce domani e ci sono altre due partite più la Coppa Italia. Per il resto, Del Piero ha recuperato dall'affaticamento muscolare che aveva all'adduttore, Quagliarella sta benino, quindi faremo le valutazione necessarie, tenendo conto, come dico sempre, di cosa mi diranno i calciatori. E' un momento importante ed è giusto che ci prendiamo delle responsabilità". 

E' più pericoloso l'avversario o sono più pericolose le celebrazioni?
"Noi dobbiamo pensare assolutamente a noi, come dico sempre, anche perchè non abbiamo niente in mano in questo momento, tra virgolette: perchè abbiamo già qualcosa di straordinario in mano che è la card della Champions, che già per noi è qualcosa di straordinario, è già un obiettivo fondamentale centrato; abbiamo la finale di Coppa Italia e in più siamo in corsa per coronare un sogno. Quindi dobbiamo pensare assolutamente a  noi, dobbiamo fare corsa su noi stessi, cercando di ottenere il massimo dalla partita di domani, cercando di vincerla". 

Un dato già conosciuto è quello del possesso come vostra caratteristica. Ieri guardavo proprio le statistiche: siete stati sempre davanti a tutti gli avversari e siete terzi in Europa. Come hai fatto in così poco tempo, qual è il segreto che ti ha portato a trasmettere questo tipo di gioco? Poi volevo chiederti se ritrovarti il Lecce davanti è un'emozione partiolare viste le tue radici, o ormai hai imparato a diluire queste emozioni?
"Sul discorso del possesso palla, è stato subito un concetto ben preciso  sin dal primo giorno, quello comunque di voler fare la partita, di avere la palla noi tra i piedi. Mi ha facilitato il compito anche il fatto di avere dei giocatori... Pirlo su tutti, che ha facilità di possesso e permette comunque a tutta la squadra di avere una grande tranquillità da questo punto di vista. Abbiamo lavorato molto su un'idea di gioco, quella di fare la partita, di voler tenere la palla tra i piedi, e tutto questo è stato possibile grazie alla disponibilità dei calciatori, e non mi stancherò mai di ripeterlo. Emozione... nessuna in particolare. Ho imparato nel tempo a scindere le emozioni".

Tra i tanti record che potresti battere, c'è quello di essere il primo a vincere uno scudetto contro Ibrahimovic....
"Guarda, io parlo sempre a cose avvenute, a  cose fatte. Mi hanno insegnato che prima si vince e poi si parla".

Vedendo anche fuori tutto l'entusiasmo e gli striscioni per Del Piero: te la sentiresti di mettere una buona parola con la società per fargli fare un altro anno di contratto?
"Guarda, Del Piero è un elemento, è un giocatore straordinario sotto tutti i punti di vista e quest'anno ci sta dando, mi sta dando, una grandissima mano - come dico sempre - sotto tutti i punti di vista. Come non mi stancherò mai di ripetere, pensiamo al presente, perchè il presente è più importante di qualsiasi altra cosa. Quindi pensiamo al presente, cerchiamo di costruire un presente bello e un futuro straordinario".

Hai detto che bisogna pensare al presente, ma io volevo fare una domanda sul futuro, basandoci su delle certezze: la Champions League il prossimo anno ci sarà. Riferendoci agli attaccanti, hanno prolungato Quagliarella e Matri, c'è Vucinic, con ogni probabilità non ci sarà Del Piero e c'è in ballo Borriello. Dopo tutto questo lavoro che hai fatto su Borriello, il fatto che sia arrivato al livello degli altri e che stia dando un contributo importante in questo finale di stagione, nel momento in cui vi siederete al tavolo con la società, chiederai di fare di tutto per trattare con la Roma e per riuscire ad avere Borriello anche il prossimo anno?
"Guarda, ti rispondo per certi versi come ho risposto prima: pensiamo al presente; il presente ci dò l'opportunità di fare qualosa di incredibile, qualcosa di straordinario, qualcosa di impensabile a inizio anno. E se dovessimo vincere, penso che questo sia uno scudetto paragonabile allo scudetto del Verona, perchè io non dimentico e noi non dimentichiamo da dove arriviamo. Quindi pensiamo al presente, concentriamoci per fare qualcosa di straordinario come fu quello scudetto. Anzi, di super straordinario. Noi stiamo costruendo e abbiamo costruito qualcosa di importante, però non perdiamo di vista l'obiettivo, perchè l'obiettivo ancora non è stato raggiunto, un obiettivo insperato, un obiettivo inimmaginabile a inizio campionato, però è lì a portata di mano. Concentriamoci su quello, tutte le altre cose sono cose secondarie, sono cose che affronteremo quando sarà il momento necessario".  

Il Lecce fece uno scherzetto alla Roma. Questa Juve, rispetto a quella Roma sembra una macchina da guerra, però che partita si aspetta e a che cosa bisognerà fare attenzione domani?
"In quella partita il Lecce era già retrocesso, mancava una sola partita, ci sono già differenze rispetto al passato. E poi dico anche che c'è la storia per farci tenere le antenne dritte, quindi c'è un'ulteriore indicazione, un dato, che ci deve far capire che nessuna partita è scontata. Inoltre, a differenza di allora, il Lecce si gioca la salvezza in questa partita".

Temi magari il contropiede?
"Prepariamo la partita sapendo pregi e difetti degli avversari, cercando  di limitarne i pregi e cercando di esaltarne i difetti".

Allegri non perde mai occasione di tirare in ballo quel famoso episodio di Muntari. Ma secondo te, la differenza tra Juve e Milan, in tutto questo campionato, sta solo in quell'episodio lì?
"Guarda, io ti dico sinceramente, da questa spirale mi tolgo. Mi tolgo perchè rischiamo di andare nella paranoia e nell'ossessione, quindi problemi suoi, assolutamente. Detto questo, a me hanno insegnato sempre a parlare dopo aver vinto. Quindi parlerò nel momento in cui il campionato sarà concluso, al di là della vittoria o della sconfitta. Io qualche chicca... una ve la posso anticipare: si parla tanto del confronto diretto, ma dopo il confronto diretto noi siamo arrivati a giocare due partite a meno sette dal Milan. Se l'è dimenticato qualcuno. Non mi sembra che noi ci siamo messi davanti a frenare la corsa del Milan. E' una chicchetta: aspetto la fine del campionato poi per dire la mia, a bocce ferme, se avremo vinto qualcosa, sulla differenza tra noi e loro. Ma questa è una chicchetta che ogni tanto forse qualcuno si vuole dimenticare. Ma loro si sono trovati prima di Fiorentina-Juve e prima di Juve-Inter a + 7. Poi non è che ci siamo messi noi davanti a frenare il Milan. Si sono fermati. Quindi, che si facciano delle considerazioni opportune e obiettive".(redazione TuttoJuve.com).

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