ALEX, a rischio anche la Champions. Ferrara potrebbe rilanciare Trezegol

Dal folto mazzo di carte distribuito a Ciro Ferrara per potersi giocare senza affanni campionato e Champions continua a mancare un asso che molto comodo avrebbe fatto stasera all’Olimpico, contro la Lazio: Alex Del Piero resta nella custodia pure stavolta, «non convocato», ancora sofferente ai muscoli dell’interno coscia sinistra che non gli danno pace. Finora, il capitano non ha messo piede in campo, e il peggio è che nessuno azzarda profezie: pure il fratello Stefano, che fa il manager e non il medico ma che lo conosce meglio di tutti, non garantisce la presenza del dieci martedì contro il Bordeaux, prima serata di Coppa. Una speranza e nulla più.
L’origine del male è nel cuore d’agosto, quando Alex prese una brutta botta alla schiena, durante l’amichevole di Villar Perosa: pareva un colpo come tanti altri, invece già al trofeo Berlusconi, sei giorni dopo, finì a sorpresa in tribuna. Il dolore s’era esteso alla gamba e non era il caso di rischiarlo. Già, però è già passato un mese e il capitano non s’avvista. Sembrava ieri la giornata buona, perché Ferrara, durante la conferenza stampa all’ora di pranzo, aveva lasciato abbondantemente aperta l’ipotesi della chiamata: non conosceva però ancora le condizioni di Del Piero dopo l’ultimo allenamento. Mica buone, tanto che per il responso non è stato necessario neppure aspettare l’ultimo test prima della partenza: Del Piero è stato visitato dallo staff medico ed è stato preventivamente depennato dalla lista d’imbarco per Roma.
Avrebbe potuto giocare, perché d’ora in poi vigerà la legislazione del turn over, come ha ammesso il tecnico: «Avremo partite ogni tre giorni praticamente fino a Natale e c’è bisogno di gestire uomini e forze, ma la rosa l’abbiamo voluta così per questo». Di certo sono previste variazioni rispetto alle ultime due uscite: «Qualche cambiamento ci sarà», ha ribadito Ferrara. Consigliabile anche davanti, dove Iaquinta è in grande spolvero, ma s’è giocato quattro partite filate, le due di campionato e il paio con la Nazionale. Conferma, chissà con quanta pretattica, anche Ciro: «Iaquinta potrebbe rientrare nella gestione delle forze, ha speso molto».
Ha speso tantissimo pure Felipe Melo, ma dovrebbe essere in campo, mentre Tiago si giocherà il posto con Camoranesi.
Senza Alex, può giocarsi la prima dall’inizio David Trezeguet, in ballottaggio con Iaquinta, anche se le dimissioni anticipate dalla Juve («A fine stagione me ne vado», disse) non sono andate giù del tutto all’allenatore: «Sui tempi non vorrei soffermarmi, ma del concetto ero a conoscenza, ha fatto un discorso onesto». Però: «Sarebbe stato preferibile l’avesse detto dopo». Di certo si rinnoverà la difesa, per tre quarti: a destra debutto forzato di Caceres (Zebina e Grygera sono out), mentre Legrottaglie dovrebbe far coppia con Chiellini (squalificato in Champions), dando respiro a Cannavaro. Il terzo uomo nuovo sarà Fabio Grosso, alla debutto in bianconero.
Di fronte ci sarà la Lazio, lanciata da due vittorie filate: «Continuiamo con gli esami - ha spiegato Ferrara - ma sapevo che l’inizio sarebbe stato duro, però anche per gli avversari. Siamo coscienti di affrontare una partita molto delicata, molto difficile: è un’ulteriore sfida per continuare a credere nelle nostre qualità». In forte dubbio Zarate, che Ballardini potrebbe sostituire con Foggia, ci sarà da tenere d’occhio Cruz: «Di gol ne ha fatti anche a me - ha sorriso il tecnico bianconero - ed è uno con qualità, sia tecniche che morali. È un giocatore che mi piace molto». Decisamente gli fa meno piacere la continua polemica con l’Inter, perché Ciro s’è ormai stufato: «Ho cose più importanti cui dedicarmi, e a questi giochini cerco di non prestarmi. Moratti tifa Lazio? Mi sarei stupito del contrario: mi conferma che la Juve sta mettendo un po’ di pressione sul campionato». Ancora di più, vincesse nuovamente a Roma.