Lippi punta ancora sul blocco Juve: "E chi altro dovrei convocare?"

Sarà dunque blocco Juventus. Contro la Georgia il c.t. dell’Italia Marcello Lippi schiererà in campo - a meno di improbabili sorprese in arrivo dalla rifinitura a porte chiuse di stamatttina - cinque giocatori della Vecchia Signora: Buffon, Cannavaro, Chiellini, Camoranesi e Iaquinta.
I perchè — Li ha spiegati chiaro e tondo il tecnico viareggino. "Il blocco juventino è inevitabile. Se la Juve è l’unica squadra che ha un sacco di giocatori italiani da chi devo andare io? Se poi questi giocatori fanno bene anche nella Juve io sono felice, ma solo nell’interesse della Nazionale, non mio personale". Insomma, respinte al mittente eventuali insinuazioni di un canale preferenziale con il passato torinese, ricco di trionfi e gloria. "Ci sono squadre che schierano pochissimi italiani in campo - ha puntualizzato il c.t. -, non solo l’Inter, per esempio nel recente passato anche la Lazio".
Azzurro bianconero — E allora sotto con i bianconeri, tra l’altro in un buon momento di forma, sottolineato dal brillante avvio di campionato. E la scelta di Iaquinta - decisivo contro il Chievo -, al centro dell’attacco è particolarmente significativa: Toni è rimasto fuori dalle convocazioni, Gilardino parte in seconda fila. Ma il blocco bianconero è più ampio della cinquina anti Georgia: in panchina stasera a Tbilisi ci sarà Legrottaglie, che ha ribadito che è soddisfatto della scelta di restare alla Juve, nonostante il compagno di Nazionale Cannavaro gli abbia "soffiato" il posto da titolare: ci sarà - dice - spazio per tutti. E in azzurro c’è anche Marchisio, qui tenuto ai box da un acciacco che però non dovrebbe tenerlo fuori mercoledì nella sua Torino, contro la Bulgaria.
Passato e futuro — Già, perchè la partita di un anno fa a Udine con la Georgia è stata l’ultima uscita in Nazionale di Alessandro Del Piero, il capitano e simbolo della Juve, nonchè veterano azzurro di mille battaglie. In questo caso Lippi ha fatto una scelta coraggiosa e controtendenza, sacrificandolo al processo di inserimento di linfa nuova in Nazionale.
Del Piero potrebbe rientrare in extremis prima del Mondiale, ma per il momento resta fuori. Un suo compagno d’attacco in bianconero, Amauri, sarà invece - burocrazia da passaporto permettendo - il prossimo inserimento nel gruppo azzurro. Ad aumentare la colonia juventina. L’esperimento oriundo con Camoranesi ha funzionato alla grande, e quindi il bis è dietro l’angolo, anche se sarà probabilmente l’ultimo, perchè proprio Lippi ha dichiarato di non voler far diventare questa procedura una consuetudine.
Gemelli diversi — Juve epicentro azzurro. Ma anche con percorso al contrario. Via da Torino, per arrivare in azzurro. Come successo a Criscito e Marchionni. Il difensore genoano in bianconero si era "bruciato" da difensore centrale; in rossoblù, da titolare indiscusso, si è rilanciato da esterno sinistro, fino a prendere il posto in Nazionale, per ora, a chi giocherà terzino sinistro alla Juve, il neoacquisto Grosso, l’eroe di Berlino 2006. Criscito - ieri festeggiato in zona mista da tifosi del Genoa con tanto di bandierone - garantisce forze fresche, entusiasmo e un buon piede sinistro: dopo il debutto assoluto con la Svizzera la partita di stasera rappresenta per lui un banco di prova importante. Poi c’è Marchionni. Chiuso da Camoranesi (ci risiamo, un altro azzurro) in bianconero, sacrificato dal rombo di centrocampo pro-Diego, ha deciso di trasferirsi a Firenze, dove Prandelli gli ha consegnato una maglia da titolare e la solita corsia destra. Scorciatoia per un ritorno in azzurro, dove con Camoranesi si spartirà le fasce: lui a destra, l’uomo di Tandil a sinistra.