TUTTO QUELLO CHE LA JUVE NON PUO' FARE

La Juve non può chiedere rispetto –critiche a Marotta che chiedeva arbitri esperti per l’ex capolista dopo Juve-Siena-; la Juve non può chiedere parità di trattamento –critiche ad Agnelli che chiedeva chiarimenti sulla vicenda Calciopoli-; la Juve non può chiedere conto della continua mancata assegnazione di rigori netti –critiche a Conte che segnalava i due rigori negati a Parma-; la Juve non può rispondere a domande su episodi anti-sportivI –critiche a Chiellini che aveva riportato lo scontro Ibra-Storari alla fine del match d’andata di Coppa Italia-; la Juve non può togliere il velo all’ipocrisia del calcio italiano –critiche a Buffon che, pur non essendosi reso conto della validità del gol di Muntari, dichiara che non avrebbe comunque segnalato la cosa a Tagliavento-; la Juve non può fischiare un calciatore che si comporta in modo provocatorio, aldilà del colore della sua pelle –curva chiusa dopo i fischi non razzisti a Balotelli-; i giocatori della Juve non possono cadere in area non toccati –squalifica di 3 giornate a Krasic per simulazione, caso unico in Italia-; i giocatori della Juve non possono cadere in area per un contatto –multa di 3.000€ a Matri, caso unico in Italia-; la Juve non può stare nemmeno zitta –critiche al silenzio stampa della società-; la Juve non può battere una sacrosanta punizione dopo un fallo a Vucinic –aggressione di un minuto dei genoani a Rizzoli con coro classico dello stadio “Solo rubare, sapete solo rubare"-; la Juve non può “permettersi di reclamare sull’arbitro, visto che c’era un rigore clamoroso di Pirlo su Rossi” –parole a caldo, poi smentite dalle immagini tv di Preziosi, stavolta senza valigetta compra-arbitri-; la Juve non può “fare muro contro muro con la FIGC e l’AIA, ma dovrebbe agire con una strategia sottotraccia” –parole inquietanti di alcuni giornalisti in questi giorni-, la Juve “non può avere gli stessi rigori del Milan perché conta poco a livello di Palazzo” –altre dichiarazioni di giornalisti sportivi, iscritti all’albo-; il mister della Juve non può sbraitare in panchina contro l’ennesimo rigore non assegnato –espulsione di Conte e squalifica, diversamente da analoghi casi con Mazzarri e Allegri, recidivi-.
Soprattutto la Juve non può vincere lo scudetto perché non ha Ibrahimovic. E fin qui potremmo anche essere d'accordo. La cosa strana è che qualche anno fa, Juve di Moggi pur avendo Ibra –e altri 12 dei finalisti del Mondiale 2006- non poteva vincere lo scudetto senza usare SIM svizzere per il mercato, difendendosi dallo spionaggio Telecom-Inter e senza influenzare il temibilissimo sondaggio sugli arbitri del Processo del Lunedì, gli unici due capi di imputazione apparentemente comprovati.