CONTE integrale: "Milan-Juve è la partita dell'anno. Vogliamo vincere, con o senza Ibra. Non cambio i miei calciatori con i loro. Formazione? Ho un'idea in testa..."

24.02.2012 14:00 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
CONTE integrale: "Milan-Juve è la partita dell'anno. Vogliamo vincere, con o senza Ibra. Non cambio i miei calciatori con i loro. Formazione? Ho un'idea in testa..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

C'era grande attesa per la conferenza stampa di Antonio Conte, alla vigilia del big match di San Siro contro il Milan. Il tecnico bianconero ha risposto alle tante domande dei giornalisti, nella sala stampa del Media Center di Vinovo. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente ed in tempo reale le sue dichiarazioni: 

Devo cominciare a romperti le scatole con Ibrahimovic. Cercando di essere originale, parlandone in chiave tecnica, il Milan può essere più imprevedibile senza Ibra? In chiave psicologica, l'assenza di Ibra, paradossalmente, può frenarvi? Nel senso che avete più obbligo di vincere...
"Sai, l'obbligo di vincere... uno vuole vincere, questo è fuori dubbio, con o senza Ibra, al di là che si giochi col Milan o con un'altra squadra. Uno quando inizia la partita vuole sempre vincere. Questo deve essere il nostro obbligo ed è quello su cui stiamo lavorando da inizio anno, sulla mentalità, sull'atteggiamento, di fare la partite, per ottenere il massimo, per ottenere la vittoria, sempre, in casa e anche fuori casa. Detto questo, a volte ci riusciamo e a volte non ci riusciamo. Non cambia niente che ci sia Ibrahimovic o non ci sia Ibrahimovic, questo è fuori dubbio. Per noi non deve cambiare assolutamente niente nell'atteggiamento, nella voglia, nel ricercare la vittoria; così come sarà per noi, così sarà anche per il Milan. Da un punto di vista tattico, sicuramente con Ibra il Milan dà più punti di riferimento rispetto ad altri; dà punti di riferimento a noi e dà punti di riferimento anche al Milan. Però siamo preparati. Per noi non cambia niente, abbiamo preparato la partita tutta la settimana in  un modo. Io ieri, per dire, nella formazione, quando vediamo le squadre avversarie, avevo preparato la partita con la coppia d'attacco che era Ibra-Robinho".

In diversi sport è successo che una squadra che si trova ad penalizzata per l'assenza del suo miglior giocatore poi si ritrova ad affrontare una squadra che allenta la tensione. In questi casi cosa dici ai giocatori?
"Penso che sarebbe da stupidi allentare la tensione, perchè il Milan non è solo Ibra. Lo ha dimostrato nelle due partite precedenti, forse nel momento di maggiore difficoltà a Udine, quando senza un grandissimo giocatore come Ibrahimovic hanno vinto su un campo dove solamente noi avevamo pareggiato e le altre avevano perso tutte. Quindi, Milan-Juventus è sicuramente in questo momento è la partita più attesa dell'anno. Non ci devono essere assolutamente cali di tensione, perchè affrontiamo il Milan che ha lo scudetto cucito sulla maglia, è davanti a noi in classifica, è la squadra ritenuta da noi la più forte in assoluto del campionato. Quindi non ci saranno cali di tensione. Detto questo penso che la cosa più bella da parte nostra è che tramite il grande lavoro da parte di tutti quanti, da parte dei calciatori, dello staff tecnico, della società, siamo riusciti a far rivivere la vigilia ai nostri tifosi. Penso che questa sia la cosa più bella. A far rivivere una vigilia importante, così come sarà importante anche il ritorno della semifinale di Coppa Italia, quando vivremo ancora lì una bellissima vigilia. Questa penso sia la cosa più bella, la cosa che ci deve dare forza, che ci deve dare entusiasmo e voglia di continuare su questa strada".

Aspetterai fino all'ultimo come sempre, o hai già un'idea sulla formazione adatta per contrastare il Milan?
"E' inevitabile che io, da inizio settimana, un'idea in testa ce l'ho sempre. Ho un'idea iniziale, poi è inevitabile che vedo in settimana se questa idea viene supportata da quello che vede il mio occhio, quindi dallo stato fisico, dall'attenzione, dalla voglia, dall'abnegazione in allenamento. Però nella mia testa, sicuramente, sin dal primo giorno d'inizio lavoro, ho già in testa una formazione. Se è supportata poi da quello che vede il mio occhio la confermo".   

Hai sempre detto che il Milan è favorito. Quest'anno l'hai incontrato due volte  e l'hai sempre battuto. Il Milan è ancora più forte della tua Juve, oppure il gap si è ridotto quasi a zero...
"Sì, ma non dimentichiamo che il Milan ci ha battuto al Trofeo Berlusconi. Noi abbiamo perso col Milan al Trofeo Berlusconi. Abbiamo poi vinto in campionato e Coppa Italia, quindi la sconfitta ce l'ha data. Il Milan è una squadra forte; noi, come ho detto precedentemente, abbiamo raggiunto uno step decisivo, quello di essere tornati competitivi. Io mi ero posto questo step... diversi step mi ero posto....lo step più importante  era quello di tornare competitivi. Io penso che questa competitività l'abbiamo raggiunta e questa è una bellissima cosa e deve essere un motivo di orgoglio e di soddisfazione per i calciatori, per me, per la società, per i tifosi. E il fatto - ribadisco - di essere tornati a vivere una vigilia così importante, sta a significare che comunque il lavoro che stiamo facendo è stato in pochissimi mesi un lavoro che ha portato dei frutti straordinari. E' inevitabile che adesso questa competitività dobbiamo dimostrare di reggerla".

Trovi giustificate o proporzionate le reazioni del Milan alla sentenza su Ibrahimovic?
"Ribadisco il concetto che è meglio che ognuno guardi in casa propria, quindi noi guardiamo a noi, prepariamoci bene a questa sfida, poi è giusto che le considerazioni le facciano loro, così come noi in precedenza abbiamo fatto delle nostre considerazioni, anche se poi tanti sono entrati in casa nostra".

Ibrahimovic lo hai definito "Gulliver" qualche tempo fa....
"Sì, un gigante, calcisticamente...".

Mi stupisco come nessuno abbia detto: "Se non c'è è meglio". Sembra quasi uno svantaggio che non ci sia...
"No, no, assolutamente. Anche se poi uno se vuole andare a fare proprio le pulci, vede statisticamente che il Milan tante volte ha fatto meglio senza Ibrahimovic. E i numeri parlano chiaro. Detto questo, ho sempre definito Ibrahimovic un giocatore che sposta gli equilibri, chiaramente in positivo, nelle squadre in cui gioca. Il suo passato dice che ovunque è andato, ha sempre vinto. Quindi grande rispetto. Non è questione 'se c'è è meglio' o 'se non c'è meglio'. Non è quello. Il discorso è che il Milan non è solo Ibrahimovic. Ibrahimovic è un giocatore fortissimo per il Milan e il Milan rimane una squadra forte. Se sia meglio con Ibrahimovic o senza, ve lo dirò alle 11, dopo la partita, a risultato acquisito; vi dirò, guardate che per fortuna non c'è stato...o magari forse...".

Lippi ha detto che la difesa del Milan ha qualcosa in più di quella della Juve, nello specifico Thiago Silva e Nesta. Lei è d'accordo?
"Io penso che sicuramente stiamo parlando di due campioni eccelsi, di due fuoriclasse nel loro ruolo. Questo è fuori dubbio, perchè Nesta lo conosciamo tutti, ho avuto il piacere anche di giocarci come compagno di Nazionale, quindi è un fuoriclasse in assoluto. Thiago Silva penso sia nel ruolo tra i primissimi in assoluto nel mondo. Detto questo, penso anche che la difesa è un reparto, che deve muoversi come reparto, e ribadisco il concetto che io non cambierei i miei calciatori con quelli loro". 

A proposito del dato statistico. Per tre volte - questa è la terza volta - Ibrahimovic ha mancato una sfida scudetto, sempre per la stessa ragione. Successe nel 2005 prima di Milan-Juve e la Juve vinse a Milano senza di lui. E' successo l'anno scorso...
"Io sto facendo gli scongiuri...sotto il tavolo (ride, ndr)".

Ecco, volevo chiederti, ma tu ci credi alla cabala?
"Al di là della cabala, questi sono numeri, detto questo io faccio gli scongiuri sotto il tavolo, in maniera molto serena e mi auguro che ciò non avvenga, questo è fuori dubbio".

Tu ha sempre detto che il Milan è favorito e che per lo scudetto non è un discorso a due. Adesso il Milan rimane favorito, ma si può dire che le altre sono un po' troppo staccate per recuperare? O pensi che qualcuno possa insinuarsi?
"Guarda, in tutta sincerità, sarebbe bello che si scavasse un solco tra noi e la terza. Non so se questa avverrà, dipende da quello che noi faremo, che farà il Milan. E' inevitabile che egoisticamente dico che mi piacerebbe che le prime due si staccassero. Però sappiamo benissimo che il campionato italiano è molto competitivo, ci sono squadre come l'Udinese che anche ieri ha dimostrato, per grande orgoglio nostro, del calcio italiano, di essere una squadra con la 'S' maiuscola, passando il turno in coppa. C'è la Lazio stessa che ha avuto un po' di problemi, c'è la Roma, l'Inter, che quando viene data per finita ha sempre la forza di rialzarsi. Detto questo, noi guardiamo a noi, che è la cosa più importante, guardiamo avanti e cerchiamo di fare il meglio possibile, iniziando da domani sera, che è la cosa più importante, perchè è la prima gara che ci aspetta". 

Analizzando le due vittorie di quest'anno contro il Milan, erano due Juventus completamente diverse: all'andata un unica punta che era Vucinic ed una squadra completamente diversa rispetto a quella che poi ha vinto in Coppa Italia. E probabilmente il 3-5-2 lo vedremo anche domani. Qual è stata l'evoluzione dalla partita di campionato a quella di Coppa Italia. E poi un tuo commento sulla mancata convocazione di Boateng...
"Guarda, questa è una squadra che ha lavorato per più di due mesi sul sistema di gioco, secondo me, più difficile in assoluto. Quindi abbiamo attuato un sistema di gioco che poi ci ha permesso di passare per caratteristiche dei calciatori, a un 4-3-3 e poi successivamente anche a un 3-5-2. Non mi piace mai parlare di numeri, ma così siamo molto più chiari. Penso che in questo, visto il nostro percorso,  questi due moduli, il 4-3-3 e il 3-5-2 sono quelli che si addicono alla perfezione a questa squadra. Come ho detto prima col 4-3-3 siamo molto legati allo stato di forma di alcuni giocatori, perchè alternative non ne abbiamo tante, in alcuni ruoli. Niente, sono molto contento perchè il grande lavoro fatto su un modulo molto molto difficile ci ha permesso poi di passare in maniera naturale a giocare in questa maniera. Per quel che riguarda, Boateng, hanno detto che non ci sarà....". 

Non è stato convocato, come Maxi Lopez
"Ah, non è stato convocato... Sono due giocatori sicuramente forti, non li scopro io. A testimonianza, vedendo anche la formazione di domani che affronterà la Juventus, della bontà dell'organico del Milan; ribadisco alcuni concetti che hanno ribadito in settimana anche i miei calciatori, che sono stati intervistati....".  

Li hai suggeriti tu...
"No, io sono molto democratico da questo punto di vista; loro è giusto che dicano  quello che pensano. Sono molto democratico da quel punto di vista, in campo no...(ride, ndr)".

Tu dici che questo genere di partite porta stress positivo, voglio sapere se tu la notte dormi e se a casa ancora ti sopportano...
"Sai (ride, ndr), io da quando ho iniziato a fare l'allenatore dormo pochissimo, dico la verità. In questi anni ho avuto comunque il piacere di attraversare sempre dei momenti topici, in cui hai bisogno di tirare fuori tutto da te stesso e dai calciatori. E' inevitabile che spesso e volentieri mi sveglio al mattino presto e  dico anche che quando mi sveglio è il momento in cui mi vengono le idee migliori. Purtroppo eh, perchè preferirei dormire. Però nelle prime ore del mattino, dalle 6 alle 8-9, sono tre ore in cui rimugino, passo e ripasso il fatto quotidiano-sportivo, mi vengono delle idee e a volte faccio anche delle scelte importanti in quelle ore".

Marotta ha detto che sogna due gol di Pirlo. Lei cosa sogna?
"Iniziamo col dire che un sogno si è già avverato, quello di arrivare a vivere una vigilia importante. E questo, non so se qualcuno può pensare diversamente, nel momento in cui sono diventato allenatore della Juventus, in soli sei mesi,  onestamente era un sogno. Bravura dei calciatori, bravura della società, siamo riusciti comunque in poco tempo a far sì che questo sogno diventasse realtà. Detto questo, adesso, c'è da affrontare questa bellissima partita, da protagonisti, con grande umiltà, sapendo che non si è fatto niente, stiamo facendo bene, è un percordo straordinario quello che stiamo facendo. Ma dopo questa partita ne rimangono altre 13 per noi per concludere il campionato nel miglior modo possibile". 

Salve, io vengo da Atene, dalla Grecia. In una partita di Champions una volta il vento soffiò per la Juve e soffiò anche per lei, perchè fece gol. Era un gol importante, perchè la Juve poi passò il turno. Durante tutti questi mesi, si vede che il vento sta soffiando a favore della Juventus, sia come gioco, come spirito, come intelligenza tattica. E si vede il carattere di questa squadra. C'è qualcosa che la preoccupa o sembra fatta apposta per la Juve questa partita?
"Quello che mi preoccupa è che la Juventus non deve mai smarrire la propria strada, quella che è fatta di sacrificio, di umiltà, di corsa, di organizzazione, di voglia e di determinazione. Questa è la cosa che mi preoccupa di più  e che cerco di non far smarrire mai ai miei calciatori. Però, debbo dire che ho dei ragazzi straordinari da questo punto di vista e quindi il lavoro mi viene molto facile".

Hai detto che Ibra sposta gli equilibri per il Milan. Nella Juve si può dire lo stesso di Pirlo?
"Sai, Pirlo è un grandissimo campione, è un calciatore che siamo contenti, siamo molto felici di avere con noi. Non dimentichiamoci però di altri grandi campioni che hanno fatto la storia della Juve come Del Piero e Buffon. il cuore pulsante della Juve. Pirlo, Buffon Buffon e Del Piero sono un po' il cuore pulsante della nostra squadra. Ed è bello vedere l'affetto e la stima che gli altri compagni hanno nei confronti di questi tre calciatori, che sicuramente per noi rappresentano un punto di riferimento importante" (redazione TuttoJuve.com)

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