MAROTTA a La Gazzetta: "Sogno di battere il Milan con due gol di Pirlo. Conte un'intuizione di Agnelli. Buffon a vita. Top player? Aggiungeremo qualità, ma è dura..."

Il dg: "Rossoneri forti anche senza Ibra. Tagliavento ok. Finalmente in alto, là dove dobbiamo stare. Investiremo 30 milioni in giovani talenti nei prossimi 5 anni. Tra Del Piero e la Juve ottimi rapporti"
24.02.2012 08:42 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
MAROTTA a La Gazzetta: "Sogno di battere il Milan con due gol di Pirlo. Conte un'intuizione di Agnelli. Buffon a vita. Top player? Aggiungeremo qualità, ma è dura..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, ha concesso una lunghissima intervista a "La Gazzetta dello Sport". Ecco le risposte del dirigente bianconero, interrogato dal collega Giovan Battista Olivero:


"FINALMENTE IN ALTO, LA' DOVE DOBBIAMO STARE" - "Che sapore ha questo Milan-Juve? Un sapore inaspettato: pur essendo ottimista, non immaginavo di vivere una vigilia così importante. E poi un sapore dolce perché la Juve torna a essere al centro dell’attenzione generale. Domani tutto il mondo avrà gli occhi puntati su Milan-Juve: il nostro brand è tornato là dove deve stare".

"MILAN FORTISSIMO CON O SENZA IBRA" - "Soddisfatti dell'assenza di Ibra? Indifferenti. Il Milan, purtroppo, è fortissimo con o senza Ibra. La gara resta difficilissima. Affascinante, ma dura".

"ECCO LA SVOLTA..." -  "Qual è stata la svolta nel processo di crescita della Juve? Il primo confronto con Conte: quel giorno capimmo che lui sarebbe stato il nostro 'profeta' e avrebbe potuto mettere in pratica la nostra filosofia".

"PIRLO FONDAMENTALE" - "Quando abbiamo contattato Pirlo? Appena il regolamento ce lo ha consentito. Il Milan è stato molto corretto. Al di là delle sue qualità tecniche, Andrea è fondamentale nello spogliatoio per il suo carisma e la carriera. Il dubbio era legato alle sue condizioni fisiche, ma a parte l’ultimo anno nel Milan ha sempre giocato oltre 30 gare a campionato".


"BISOGNAVA INTERVENIRE" - "Più difficile riformare o rifondare una squadra? E’ più difficile capire dove sei e se il gruppo esprime le sue potenzialità. Durante il primo colloquio con Andrea Agnelli, discutemmo di un ambiente demotivato. Un ciclo era finito e bisognava intervenire".

"TRA ALE E LA JUVE RAPPORTO OTTIMO" - "Se la frase di Agnelli su Del Piero le creò un problema? Tra Ale e la Juve il rapporto è ottimo. Quel giorno il presidente non fece altro che parlare pubblicamente di un accordo tra le parti".

"AZIENDA JUVE COMPLETAMENTE RINNOVATA" - "La cosa più importante che ho fatto in questi due anni? Scegliere dei bravi collaboratori. Abbiamo completamente rinnovato l’azienda calcio Juventus: è rimasto un solo dirigente del passato. Abbiamo cambiato medici, allenatori, giocatori, magazzinieri, direttore commerciale e marketing. Della rosa di due anni fa ci sono appena cinque giocatori".

"MADE IN ITALY? UNA CASUALITA" - ""Juve tutta italiana contro il Catania? Non è una filosofia, è stato casuale. Però è vero che dovendo ricostruire in tempi ristretti gli italiani non hanno il problema dell’ambientamento".


"TOP PLAYER? AGGIUNGEREMO QUALITA', MA E' DURA PRENDERE CAMPIONI DA 30 MLN" - "Il nostro modello è il gioco di squadra, ma vorremmo aggiungere qualità. E’ difficile non solo per la Juve ma per tutte le squadre italiane approcciare giocatori che costano più di 30 milioni e guadagnano in proporzione. Un grande campione in attacco è necessario? Si sottolineano le difficoltà del nostro attacco senza contare l’enorme lavoro tattico e fisico delle punte. E poi per quanto riguarda la differenza reti siamo secondi dietro al Milan: significa che abbiamo un buon gruppo e una squadra equilibrata. Se la Champions ci garantirebbe gli introiti necessari per un grande colpo? Di sicuro vogliamo tornare in Champions per essere competitivi. Non possiamo dimenticare di aver registrato uno dei fatturati più bassi degli ultimi anni, ma grazie anche allo stadio siamo convinti di poterci muovere bene sul mercato. Ci confronteremo con il nostro allenatore per capire le sue esigenze".


"INVESTIREMO 30 MLN IN GIOVANI TALENTI NEI PROSSIMI 5 ANNI" - "Se il gruppo Juve può ancora crescere? Volendo fare un paragone, noi abbiamo creato un modello di auto in cui è vincente il pilota, ossia Conte, che ha trasmesso la giusta mentalità. Noi siamo affamati e vogliamo continuare a esserlo. Tra gli obiettivi c’è il progressivo inserimento di quattro o cinque prodotti del settore giovanile. Dal 1996 a oggi c’è il solo Marchisio titolare e De Ceglie nella rosa: non è accettabile. Per i prossimi 5 anni abbiamo previsto un investimento di 30 milioni (6 milioni all’anno, ndr) per ingaggiare nuovi talenti".

"CONTE? INTUIZIONE DI AGNELLI" - "Chi ha scelto Conte? Il nostro team dirigenziale si confronta di continuo. Ma l’intuizione fu di Andrea Agnelli che ne ha parlato con me, Nedved e Paratici. Ci siamo trovati d’accordo in fretta. Gli altri candidati? I nomi li avete fatti sul giornale...".

"ANCHE NOI CERCHIAMO I CAMPIONI DEL FUTURO" - "Se possiamo pescare talenti come l'Udinese? La Juve è obbligata a vincere. L’Udinese, che comunque fa ottimi risultati, può scegliere i giocatori, farli crescere e rivenderli. Certo, anche noi dobbiamo trovare i campioni del futuro».


"BUFFON A VITA? PER NOI E' OK" - "Buffon ha detto in tv che si vede alla Juve per altri tre anni? Gigi è un campione con grandissime qualità tecniche, fisiche e umane. E’ tornato il vero Buffon e il suo desiderio è comune al nostro. Se vuole restare a vita per noi è ok".


"JUVE-MILAN? PARTECIPARE PER VINCERE" - "Juve serena? La nostra serenità nasce dalla compattezza. E ora dobbiamo avere la presunzione e l’arroganza di partecipare per vincere. Se perdessimo? Ci rimarrei male. Sono ottimista, la squadra è in forma".

"TAGLIAVENTO? OTTIMO ARBITRO" - "Se mi va bene la designazione di Tagliavento? E’ un ottimo arbitro. Io ho sempre parlato della gestione della gara, non degli episodi. E credo che Tagliavento, che ricordo nel famoso Inter-Sampdoria del gesto delle manette di Mourinho, sia una garanzia: un arbitro esperto per una partita di alto livello. Se le polemiche possono caricare la squadra? No, semmai c’è il rischio che le diano un alibi".

"CALCIOPOLI FERITA PROFONDA" - "Complotti anti-Juve? No. Trovo però che ci sia l’impossibilità di comunicare con il settore arbitrale. Calciopoli è una ferita profonda che dà spazio a interpretazioni differenti. Resta il fatto che una situazione di iniquità non si può cancellare".

"GRANDE AMAREZZA PER MARTINEZ" - "Se vado più orgoglioso dell’acquisto di Pirlo o di Barzagli? Di entrambi. E mi ha lasciato grande amarezza l’avventura di Martinez: un buon giocatore che ha sentito troppo il peso della maglia della Juve. Krasic invece non rientra negli schemi tattici di Conte. In un contesto differente resta un buon giocatore".

"SOGNO DI BATTERE IL MILAN CON DUE GOL DI PIRLO" - "Accettare anche un ko per 1-0 (decisivo in caso di arrivo a pari punti)? Conoscendo Conte mi sembra impossibile. Se la Juve vincea San Siro, si prende anche lo scudetto? Non sarebbe decisivo, ma significherebbe essere alla loro altezza. Se la Juve perde? Non so cosa dire, non siamo più abituati a gestire le sconfitte (risata, ndr). Domani sera chi farà i due gol? Sarebbe bello se li segnasse Pirlo. Entrerebbe nella leggenda del calcio. Sarebbe come chiudere il cerchio".