GABRIEL APPELT PIRES: "Guardo e studio Pirlo. Sogno l'esordio in Prima Squadra"

11.02.2012 21:50 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
GABRIEL APPELT PIRES: "Guardo e studio Pirlo. Sogno l'esordio in Prima Squadra"
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© foto di Federico De Luca

La Juventus sta iniziando a scoprire finalmente le grandi qualità di Gabriel Appelt Pires. Il diciottenne centrocampista brasiliano, acquistato l'estate scorsa dal Resende, nei suoi primi sei mesi a Torino ha potuto solamente allenarsi con la Primavera bianconera, in attesa della maggiore età e dei transfer. Da gennaio mister Baroni gli ha consegnato le chiavi del centrocampo e adesso il giovane Gabriel sta mostrando geometrie, personalità ed anche una buona propensione offensiva, come testimonia il gol realizzato al Grosseto prima dell'inizio della Viareggio Cup. Intervistato da "Hurrà Juventus", mensile della società bianconera, il promettente centrocampista ha parlato dei suoi primi mesi all'ombra della Mole: "Finalmente ho potuto giocare. Non è facile allenarsi tutta la settimana sapendo che devi restare a guardare - ha esordito Gabriel Appelt -. Comunque ora l'attesa è finita e sono contento di poter dare il mio contributo".
Il brasiliano ha poi raccontato i suoi incontri ravvicinati con i campioni della Prima Squadra: "Qualche volta ho avuto la possibilità di allenarmi con loro. Sono tutti forti, c'è sicuramente un'altra qualità, un altro ritmo. E' tanto diverso dal calcio che si gioca nel Settore Giovanile. Chi guardo con maggiore interesse? Su tutti Pirlo, perchè gioca nel mio ruolo. Lui e Kakà sono due fuoriclasse a cui cerco di ispirarmi".
Gabriel punta in alto: "Sarebbe il mio sogno quello di poter già esordire in Prima Squadra in questa stagione.

Ma per ora il mio obiettivo è quello di continuare a lavorare duro per migliorare ancora. Con la Primavera mi trovo bene, c'è un ottimo gruppo. Vado d'accordo con tutti i miei compagni, in particolare con Libertazzi che è quello tra noi che ha più esperienza. La squadra è molto valida e vogliamo puntare a vincere più possibile".
Contrariamente a molti brasiliani, non soffre di saudade, anche grazie alla vicinanza della famiglia: "Non sono arrivato da solo. Mia mamma, mio papà e mio fratello Guilherme si sono trasferiti con me e questo mi ha aiutato molto, loro mi sostengono e mi danno la forza. Guilherme si è allenato con me in questi mesi e la sua presenza sul campo è stata davvero importante. L'Italia mi piace molto anche se per ora non ho ancora avuto occasione di visitare altre città. Torino è una città molto tranquilla, certo il clima è un po' più freddo rispetto a Rio ma si vive bene. Con l'Italiano va abbastanza bene, lo sto studiando e i miei compagni mi aiutano ad impararlo".