MARCHISIO: "I nomi non significano nulla. Siamo più grandi dell'Inter"

Se l’anno scorso la differenza fra l’Inter e la Juve era evidente, adesso quanto è diminuita?
«La premessa è sbagliata. L’anno scorso non c’era tanta distanza fra noi e l’Inter. Per un certo periodo, siamo stati a un passo dai nerazzurri, loro scappavano e noi li agganciavamo. Poi abbiamo cominciato a perdere punti contro le squadre più piccole e l’Inter si è staccata».
Dal mercato chi esce più forte?
«Via Ibrahimovic, hanno preso Eto’o che fa gol pesanti. E’ entrato Thiago Motta che a Genova ha fatto una stagione spettacolare e poi un grande difensore come Lucio. Ma noi abbiamo messo dentro Cannavaro, Felipe Melo e Diego, grandi campioni».
Si può dire che la vera differenza fra Inter e Juve resta nel rapporto qualità/quantità di tutto l’organico?
«Sì, si può dire. L’organico dell’Inter è superiore al nostro. Ma era così anche quando gli scudetti finivano al Milan e alla Juve, anche allora la rosa migliore era quella dell’Inter. I nomi importanti non significano vittoria sicura».
Chi è il miglior regista della serie A?
«Pirlo. Determina la qualità del Milan: quando la squadra gioca bene, il merito è suo».
In effetti da centrale, Felipe Melo sta un po’ faticando.
«E’ andato in Sudafrica per la Confederations Cup, ha fatto poche vacanze, cambiato squadra e tipo di preparazione. Ma è un grande campione che arricchirà il nostro centrocampo ».
Forse non quanto Diego.
«Che porterà tante cose buone alla Juve. E’ fondamentale, come poteva esserlo Ronaldinho nel Milan l’anno scorso, se avesse risposto alle attese. Diego è un brasiliano vero, tratta bene la palla. Lo stiamo conoscendo partita dopo partita: sa fare la differenza».
Chi vincerà la Champions League?
«Il Barcellona ha più possibilità delle altre, grazie al suo gioco. Poi l’Inter, che si è rinforzata, ma anche noi puntiamo alla Coppa».
Lite Lippi-Mourinho. Che idea si è fatto?
«La stessa di Totti e Spalletti. Francesco ha detto che quello del ct era solo un pronostico, niente di più. Spalletti ha aggiunto che offende chi dice che quella squadra non vincerà niente, mentre è ancora in corsa per vincere qualcosa».