L'analisi di Bacconi - Juve vincente tra contraddizioni e limiti. Borriello può risolvere un problema...

Della Juve vista a Lecce rimangono impresse alcune cose tanto chiare quanto contraddittorie.
Primo aspetto. I movimenti collettivi di uscita e sviluppo della manovra sono quasi sempre perfetti ma il grande lavoro di costruzione viene spesso vanificato negli ultimi 20 metri dove Pepe è sottotono rispetto al giocatore fosforescente apprezzato prima di Natale e Matri, nonostante il gol su un tap-in abbastanza fortunoso, è ancora abulico e impreciso.
Secondo aspetto. La gestione dei tempi di gioco. Nei momenti di grande intensità la squadra copre e riparte con tutti i suoi effettivi e con grande efficacia. Una volta in vantaggio, però, serve maggiore freddezza, più possesso palla, più capacità di rallentare i ritmi. Tutto questo non si è visto e alla fine nell'accettare il ping-pong con l'avversario la Juve ha rischiato anche di subire il gol del pareggio.
Conte si tenga stretta la vittoria che mantiene i suoi in testa alla classifica, ma faccia tesoro dei limiti evidenziati in terra salentina.
Il primo problema potrebbe essere risolto con l'inserimento di Borriello quale terminale offensivo del 4-3-3. L'ex romanista può garantire infatti più gioco di sponda sui tagli degli esterni e più conclusioni acrobatiche sui tanti cross che la Juve produce.
Il secondo tema è più complesso e riguarda una presa di consapevolezza del proprio valore da parte del gruppo nel suo insieme. Conte ha lavorato tanto dal punto di vista tattico e fisico, ora dovrà concentrarsi molto anche sull'aspetto mentale.
 

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