MARCHISIO integrale: "Crediamo nello scudetto. Felice per i gol e per l'inizio di stagione. A Milano per mantenere il 1° posto. Facile giocare con Pirlo. Spalla ok, ma che spavento! Giovinco? La sua voglia di Juve è sempre la stessa"

27.10.2011 14:15 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
MARCHISIO integrale: "Crediamo nello scudetto. Felice per i gol e per l'inizio di stagione. A Milano per mantenere il 1° posto. Facile giocare con Pirlo. Spalla ok, ma che spavento! Giovinco? La sua voglia di Juve è sempre la stessa"
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Parla uno dei grandi artefici del primato bianconero in campionato. Claudio Marchisio si confessa oggi a "Filo Diretto", il programma di Juventus Channel che dà la possibilità a tutti i tifosi bianconeri di mettersi in contatto con i propri beniamini. TuttoJuve.com sta trascrivendo integralmente e in tempo reale le dichiarazioni rilasciate dal centrocampista torinese nel corso della puntata condotta dalla collega Valeria Ciardiello:

Abbiamo visto nella clip di presentazione i tuoi gol. Ne hai già fatti tanti. Sembri un attaccante. Quanti ne hai fatti? Tre?
"Sì, ne ho fatti tanti. E' partita bene la stagione devo dire. Sono felice di questo, sono felice per i gol, ma anche per come abbiamo iniziato, che credo sia la cosa più importante".

Arriva l'Inter e in genere ti esalti. Quest'anno che sfida sarà? Ti farà strano vedere Ranieri in panchina dall'altra parte?
"Per quanto riguarda Ranieri, no: comunque ci abbiamo già giocato contro con la Roma. Non bisogna fidarsi della classifica dell'Inter perchè comunque sia è una grande squadra e contro di noi darà come sempre tutto, quindi dobbiamo andare a Milano con la voglia, l'intensità e il ritmo che stiamo facendo vedere in queste partite. E col fatto di essere primi in classifica dobbiamo mantenere il primo posto, questa è la cosa più importante. Dobbiamo andare a Milano per dimostrare che non soltanto in casa giochiamo così bene, ma anche fuori casa non dobbiamo aver paura".

Tu in passato sei stato protagonista nelle gare contro l'Inter. Ci auguriamo che lo sia anche sabato...
"Ma io la cosa che mi auguro di più è quella di vincere, non tanto se mi posso esaltare io o segnare. La cosa che conta è come sempre la squadra. Veniamo da due stagioni brutte, lo sappiamo tutti, e quest'anno non vogliamo sbagliare, vogliamo continuare come stiamo facendo. Pensare a quest'anno, di partita in partita, non avendo le coppe, e credo che questa sia la strada giusta da percorrere".

La tua intesa con pirlo è straordinaria. Con questo modulo ti è più facile arrivare sotto porta visti i tre gol realizzati?
"L'intesa con Andrea non ce l'ho solo io, ma anche Arturo e Michele. E' facile giocare con lui perchè è un grande campione, lo ha dimostrato prima al Milan e lo sta dimostrando anche ora. lo conoscevo già dalla Nazionale perchè abbiamo giocato tante volte insieme. Credo che la cosa più importante in questo modulo è che con un centrocampista in più hai più possibilità di inserirti, di andare in appoggio alle punte e di cercare di più il gol, rispetto a quando giochi a due, dove ci sono altri equilibri, devi cercare di dare più copertura al tuo compagno di reparto".

Negli ultimi anni hai cambiato tanti ruoli. Cosa provi adessi a ricoprire il ruolo che ti si addice di più, quello nel quale riesci ad esprimerti meglio?
"Credo di essermi adattato solo l'anno scorso, perchè comunque l'anno scorso facevo l'ala sinistra, non proprio l'ala. A parte l'anno scorso, però, anche gli altri anni avevamo giocato a rombo. Con Ferrara giocavo nel 4-4-2, con Ranieri giocavo in mezzo, quindi a parte l'anno scorso non credo ci siano stati tanti cambiamenti. E' normale che - come ho sempre detto - la mia disponibilità per qualsiasi allenatore ci sarà sempre, perchè ho questa fortuna di adattarmi bene in vari ruoli e cerco di dare sempre il massimo. Poi è normale che per cercare più la continuità è meglio non spostarsi tante volte perchè di partita in partita, cambiare movimenti, cambiare tipo di corsa, poi alla lunga uno si potrebbe trovare anche in difficoltà". 

La spalla come sta?
"No, sta bene per fortuna. L'altra sera mi sono spaventato, perchè comunque nello scontro è uscita ed è rientrata in un secondo. Mi sono spaventato tanto però è tutto a posto".

Quanto ti senti migliorato grazie al lavoro di Conte?
"Non credo sia importante quanto sono migliorato io, ma la cosa più importante credo sia la convinzione che ha portato il mister: con il suo lavoro e l'ha portato a noi. La convinzione che poi abbiamo anche noi in campo, lavorando durante la settimana con i vari schemi, le idee di gioco e di calcio che ha il mister e che ha inculcato a noi. Noi riusciamo a riportarle benissimo in campo e a crederci, perchè comunque ognuno ha un'idea di gioco, di come vede il calcio, però poi se uno non ci crede realmente non è facile poi riportarle. Quindi credo che questa sia la cosa importante, che tutti lavorano sulla stessa lunghezza d'onda e lo si sta vedendo dall'inizio della stagione".

Conte pretende un'alta intensità di gioco. Siete spompati alla fine delle partite...
"Sì, questo è vero, anche quando abbiamo giocato col 4-2-4 o col centrocampista in più, lui pretende sempre grande ritmo e lo si è visto soprattutto nei primi tempi in queste ultime partite, dove abbiamo pressato molto".

Il primo tempo con la Fiorentina è stato bellissimo...
"S'ì, è vero. Pressiamo molto, è bravissima anche la difesa a tenere corta tutta la squadra e questo ci aiuta tantissimo, perchè recuperiamo palla nella metà degli avversari e quindi siamo poi più vicini alla porta. Quindi alla fine si corre anche di meno. Perchè se prendi palla nella loro metà campo sei più vicino alla porta, mentre se la prendi nella tua area, arrivare dall'altra parte è più lunga. Sembra che si corra di più, ma in realtà....corri sempre tanto, ma in spazi più ridotti, con un'intensità maggiore. E' normale che diamo tanto perchè comunque dobbiamo pensare che noi abbiamo solo il campionato, quindi dobbiamo dare tutto in questo campionato. Non abbiamo coppe o altro, quindi è giusto che ci stanchiamo così tanto perchè il nostro obiettivo è quello".

Dovete uscire spompati e va bene così...
"E' vero".

Sei grande amico di Giovinco, siete cresciuti calcisticamente insieme. Lui ha rilasciato delle dichiarazioni un po' polemiche, dicendo di non voler tornare alla Juve. L'hai sentito in questo periodo? Vi siete parlati?
"Sì, ci vediamo anche in Nazionale. Però io credo che le sue dichiarazioni non fossero riferite al fatto di non voler tornare alla Juve, credo che lui volesse soltanto far vedere e far sentire ciò che sta facendo a Parma, dove sta facendo molto bene. Credo che la sua voglia di tornare alla Juve sia sempre la stessa. Voleva solo far vedere che gioca con continuità e segna".

E' stata una dichiarazione d'amore più che altro...
"Certo".

Per te che sei nato e cresciuto juventino cosa significa essere allenato da un grandissimo ex come Antonio Conte?
"E' molto importante. Come ho detto prima, oltre la convinzione, lui porta comunque lo spirito della Juventus, l'ha vissuto da giocatore e lo si vede molte volte anche nelle esultanze: quando facciamo gol sembra sia ancora in campo con noi, quindi la vive ancora un po' da giocatore. Questo comunque a noi dà tanta carica. Lui conosceva già l'ambiente, sa che cosa significa la Juventus, che cosa significa andare in campo indossando quella maglia, che cosa bisogna dare. E questo l'ha trasmesso benissimo a chi non aveva indossato la maglia e lo ha ricordato a chi invece l'ha indossata per tanti anni".

Ci sono delle partite, come quelle contro Genoa e Chievo, dove siamo stati un po' giù di tono. Volevo sapere perchè non siamo riusciti a vincere. Se affrontate l'Inter come avete affrontato la Fiorentina nel primo tempo, andiamo alla grande...
"Sì, ma questo si riferisce anche alle partite contro Genoa e Chievo. E' vero, ci sono delle partite come quelle con Fiorentina e Genoa dove nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, e altre partite dove invece il nostro gioco non viene fuori come nelle ultime gare. Ma è normale perchè comunque in ogni partita non si sa mai come sta l'altra squadra, se sta in forma o no. La cosa importante, però, credo sia quella di essere un po' più cinici, perchè al di là della Fiorentina o del Chievo Verona le occasioni le abbiamo sempre, al di là del gioco. Questo è molto importante, perchè comunque se uno non riesce ad imporre il proprio gioco alla fin fine la squadra riesce sempre a presentarsi davanti al loro portiere a cercare di far gol. E quindi in tutte queste occasioni che abbiamo, sia quando pareggiamo, sia quando si vince, dovremo chiudere un po' prima le partite. Anche contro la Fiorentina siamo riusciti a vincere, però nel primo tempo bisognava fare di più sotto porta per cercare di stare più tranquilli e non giocare poi il secondo tempo in ansia". 

E' la tua migliore stagione da quando giochi a calcio?
"Rispondo di aspettare a giugno, perchè non vorrei mai che poi possa cambiare qualcosa. E' vero che siamo partiti bene, che sono partito bene, però la strada è ancora lunga, bisogna dimostrare anche nei prossimi mesi quello che abbiamo dimostrato in queste prime partite. La strada è ancora lunga, però, come ho detto già prima, è quella da seguire e ci stiamo impegnando tanto per quello. Poi quando hai solo una competizione è anche più facile, perchè comunque ti concentri solo su una cosa. Forse questo ci ha fatto anche bene quest'anno, perchè anche gli altri anni siamo andati un po' in difficoltà con due competizioni. Quest'anno concentrandoci soltanto su una cosa credo sia il modo migliore per ritornare in Europa".

Salutiamo Roberta, tua moglie, che tra l'altro sta aspettando il numero due...
"Sì, un altro maschietto".

Avete scelto il nome?
"No, lì c'è una bella sfida. Siamo lì da un bel po' che ci stiamo pensando, si litiga anche".

Il primo l'hai scelto tu, giusto?
"E' vero".

Se il prossimo anno spogliatoio e mister decidessero che la fascia di capitano debba portarla tu, come ti sentiresti?
"Sarei sicuramente orgoglioso e felice, però ci sono giocatori con molta più esperienza e molte più presenze di me. Come è giusto che sia, ci sono Gigi e Giorgio: anche quest'anno, quando Alessandro non c'è, ci sono prima loro. Quindi credo che spetti a loro. Poi è normale che se dovessero scegliere me sarei felicissimo di indossarla. Ma credo sia più giusto che continuino prima loro, che sono più grandi e hanno più esperienza".

Come vivi l'investitura di Antonio Conte che si rivede in te?
"Mi fa un enorme piacere. Io me lo ricordo da giocatore, non mollava mai in campo, segnava anche gol importanti, si inseriva sempre; io in questo mi rivedo. L'unica cosa, come ho detto all'inizio della stagione, spero di vincere ciò che ha vinto lui".

Tu sei stato sempre grintoso, ma quest'anno mi sembri ancora più determinato...
"Dopo un po' di delusioni il tuo carattere si rafforza e poi penso che anche con gli anni la personalità, il carattere ed il fatto di essere più esperti ti porta a migliorare anche queste piccole cose del tuo carattere".

Conte ha detto che lo juventus Stadium deve essere una bolgia. Tutti i settori sono pieni anche di Club Doc.
"Sì, lo si è visto, lo si è sentito in queste giornate, dove veramente sono stati il nostro dodicesimo uomo in campo. Noi però dobbiamo fare attenzione perchè molte volte danno talmente tanta carica che ti portano a fare delle cose...non pensi tanto a cosa c'è intorno, potremmo andare in tanti su e non coprire, quindi dobbiamo anche un po' abituarci noi. E' una novità, è una novità bellissima e come ho detta il mister, come dicono anche i miei compagni, deve essere l'arma in più veramente, soprattutto in casa non dobbiamo perdere punti anche per questo, perchè abbiamo questo pubblico che quest'anno ci sta dando tantissimo". 

Conte ha riportato la mentalità vincente che ha sempre caratterizzato Juve nella sua storia?
"Sì, ma oltre al fatto che ha giocato tanto nella Juventus, la trasmette perchè è proprio il suo carattere così. Anche se non avesse giocato qui, penso che il suo carattere è quello, quindi è proprio lui come persona che ha questa mentalità, che ti porta a dare di più e ad essere più duri, più tenaci".

Quale tra le tante cose che fino ad oggi Conte ti ha detto e consigliato, ti ha maggiormente colpito e stimolato?
"Una delle cose importanti che ti possono aiutare a continuare una gara, me l'ha detta domenica: avevo grande male alla spalla, avevo difficoltà a correre, però ho sentito una sua frase...."Non mi mollare ora, cerca di continuare". Per un giocatore, per me, come per tutti i miei compagni, è molto importante, ti dà la carica; se hai un dolore o qualcosa ti porta a sopportarlo meglio, perchè comunque le parole sono importanti. Basta una parola giusta a qualsiasi persona e può scaturire dentro di te una forza in più".   

Se potessi esprimere un desiderio professionale ed uno personale per quest'anno, quali sarebbero?
"Nel lavoro sicuramente lo scudetto, non posso dire altro perchè abbiamo soltanto questa competizione e come ho detto spero nello scudetto, veramente. Io come tutto lo staff, come tutto l'ambiente Juve, perchè non soltanto chi lavora in campo, ma anche fuori, Juventus Channe, ci crediamo tutti tantissimo. Quello personale, sto aspettando il secondo maschietto, quindi quello che mi auguro di più è che sia sano, basta".

Auguri per il bimbo che arriverà. A marzo giusto?
"Sì, grazie".

E in bocca al lupo per sabato sera.
"Crepi".

Non mi mollare adesso Claudio...
"No, nessuno".(redazione Tuttojuve.com)


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