LIVE BARDONECCHIA - PIRLO integrale: "Rossi grande giocatore, aspettiamo che arrivi. Colpito da Krasic. Non dobbiamo porci limiti. Conte mi ricorda Lippi"

12.07.2011 14:58 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
LIVE BARDONECCHIA - PIRLO integrale: "Rossi grande giocatore, aspettiamo che arrivi. Colpito da Krasic. Non dobbiamo porci limiti. Conte mi ricorda Lippi"
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport


Oggi è stato Andrea Pirlo il protagonista della consueta conferenza stampa pomeridiana nel ritiro bianconero di Bardonecchia. Ecco le sue dichiarazioni, riportate integralmente da TuttoJuve.com:

Ieri Conte ha detto che dai suoi senatori si aspetta grande aiuto, grande responsabilità, mettendo in mezzo anche te. Ti senti investito di questa responsabilità?
"Fa piacere essere tirato in causa per queste cose, però dobbiamo essere tutti responsabili, e lo siamo, per dare una mano al mister, ma soprattutto a noi stessi, alla squadra. Quindi, già dal primo giorno ci siamo messi lì a lavorare per costruire qualcosa di importante".

Come sono questi primi giorni di ritiro con la Juventus dopo essere stato per dieci anni a Milanello? Cosa provi? Ti senti più giovane?
"No, è strano perchè non ero uscito da Milanello per dieci anni, quindi gli ultimi ritiri in montagna li avevo fatti con l'Inter. E' diverso, però è anche bello potersi allenare davanti ai tifosi durante il ritiro".

Che effetto ti ha fatto ieri sera sentire i tifosi cantare: "Chi non salta rossonero è". E ti chiederei come è stato l'impatto con questo 4-2-4 che avete provato con Conte.
"Abbiamo iniziato sin dal primo giorno a provare questi schemi, a collaudare questi movimenti. Li stiamo facendo nel migliore dei modi, però ci vorrà un po' di tempo per memorizzarli. Siamo partiti prima proprio per cercare di arrivare agli appuntamenti con già queste cose in testa. Sui cori dei tifosi mi sembra un po' prematuro, anche perchè dieci anni sono tanti e non si dimenticano in fretta".

In questo momento la Juve è tanto lontana dalle milanesi?
"No, siamo lì. Quando si inizia una stagione nuova si parte tutti alla pari. Noi, come ho detto, ci stiamo impegnando per preparare una stagione importante, poi starà a noi vedere quello che sapremo fare durante l'anno. la cosa importante è non porci limiti, puntare sempre al massimo e arrivare a vincere. Lavoriamo per questo, per cercare di arrivare al meglio".

Chi ti ricorda Conte come allenatore?
"Mi ricorda un po' Lippi per la voglia che ci mette, l'entusiasmo, la voglia di vincere che ha. Mi ricorda mister Lippi".

Visto che l'anno scorso hai avuto qualche problema, volevo chiederti come ti senti fisicamente.
"Bene, ho recuperato bene dall'infortunio al ginocchio dello scorso anno, sono riuscito a finire il campionato e a fare partite in Nazionale, quindi mi sento bene. Ho fatto anche dei lavori quest'estate per presentarmi bene in ritiro".

Per la tua posizione, visto anche come hai giocato nel Milan, cambia qualcosa? Anche dal punto di vista dei chilometri che si fanno durante la partita...
"Non penso, perchè due anni fa, con Leonardo, ho giocato con due centrocampisti e tre attaccanti, quindi le cose sono andate bene e ci siamo divisi il campo per tutta la stagione. Ho giocato con due centrocampisti in Nazionale per tanti anni e non ci sono mai stati problemi. Dipende come vuoi interpretare il tipo di gioco e poi spetterà al campo decidere o vedere come ci si trova. Però non ci sono problemi".

Sei stato protagonista di una campagna in cui hai fatto un miracolo calcistico. Per la Juve qual è il miracolo quest'anno?
"Non ci sarà nessun miracolo, c'è solo la voglia di poter cambiare queste ultime stagioni non felici, di ripartire alla grande, di riportare alla Juventus nelle prime posizioni che merita. Non ci sarà bisogno di nessun miracolo ma solo lo spirito e la voglia di poter far bene".

Conte ha detto che si può vincere anche attaccando in sette come il Barcellona. Ma pensi che siamo nel campo della blasfemia quando fa questi paragoni oppure l'idea di gioco e lo spirito è una cosa fattibile?
"Lo spirito è giusto, bisogna cercare di imparare dal Barcellona per come difende e per come attacca. Abbiamo parlato l'altro giorno col mister ed eravamo della stessa idea, perchè giocano con tanti giocatori che sono propensi all'attacco, ma sono i primi ad attaccare la palla quando hanno il gioco gli avversari. La mentalità deve essere quella, cercare di recuperare la palla il più velocemente possibile per poter essere pronti a contrattaccare".



Ha parlato con te o con tutti?
"Ha parlato con me e abbiamo condiviso le stesse cose".

Tu Giuseppe Rossi lo hai conosciuto anche in Nazionale. Credi che possa essere un giocatore da Juve, in grado di far fare il salto di qualità a questa squadra? Può essere lui il top player giusto?
"Lo conosco perchè abbiamo giocato in Nazionale insieme. E' un grande giocatore, però per queste cose c'è la società. Aspettiamo solo che arrivi in ritiro, poi sono tutti grandi campioni quelli che state citando in questi giorni. Qui a Bardonecchia ce ne sono già altri, però chi viene darà sicuramente un contributo importante".

Pirlo da chi è rimasto colpito in modo particolare in questi primi giorni di ritiro? A parte i Nazionali che conosci bene...
"Conoscevo quasi tutti, con quasi tutti avevo giocato insieme in Nazionale. Però sono stato particolarmente colpito dalla velocità di Krasic, come tipo di giocatore. Speriamo che possa far bene come in questi primi giorni di ritiro".

Il presidente Agnelli che effetto ti ha fatto?
"Una grande impressione. Ha grande voglia, ha voglia di vincere e quindi è la stessa cosa che abbiamo noi giocatori. E' una cosa importante avere un presidente presente, costantemente vicino alla squadra, che ci può dare un grosso aiuto".

Quanto ci vuole alla Juventus per arrivare ai livelli di una volta?
"Forse ha un po' perso in questi ultimi anni perchè vincere aiuta a vincere. Ultimamente non lo ha fatto e magari un po' di autostima si è persa. Quindi bisogna riportarla perchè merita posizioni migliori e soprattutto merita di vincere. Lo spirito deve essere quello, senza porci limiti, pensare sempre al massimo e poi sarà il campo a dire se siamo capaci di arrivare in alto o di stare vicini".

Non ti senti un po' sottovalutato? Si continua a dire che la Juve non ha fatto grandi colpi. Parliamo di un campione del mondo, di uno che ha vinto tutto a livello di club...
"Io non mi sento sottovalutato. In Italia si fa sempre un po' fatica a parlare dei giocatori italiani, si preferisce sempre degli stranieri che magari fanno più audience. Però mi sento un giocatore importante e sono contento contento di quello che ho fatto nella mia carriera. Ho vinto tutto, ma se sono venuto qua è perchè ho voglia di rimettermi in gioco e di vincere questa sfida".

Volevo sapere se in questi giorni hai sentito qualcuno dei tuoi ex compagni del Milan. E poi se puoi svelarci una delle cose che ti hanno detto Del Piero, Buffon, prima che venissi qui a Torino...
"Sono cose che non si possono dire. Poi i compagni del Milan li ho senti, gli faceva un po' strano vedermi con questa maglia, però il calcio è questo. Io sono contento, loro anche. Faccio l'in bocca al lupo a loro che oggi iniziano la stagione".

Galliani ha detto: "Perchè Pirlo in rosa? Meritava il bianconero". Tu che lo conosci bene, come lo interpreti? Come di un dirigente che ha paura di questa Juve? O è solamente una battuta?
"E' una battuta, però penso abbia anche paura. La Juve vuole vincere, il Milan anche, quindi sarà una bella battaglia per tutto l'anno". 



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