LIVE BARDONECCHIA - La favola di Elio De Silvestro
Nasce a Castelforte, vicino Latina, il 10 marzo del 1993 un predestinato. Da allora Elio De Silvestro ne ha fatta di strada, e anche tanta. Dall’Urania Calcio di Santi Cosma e Damiano, dove cresce calcisticamente, alla Juve spesso il passo è breve. Proprio come insegna la sua storia. De Silvestro fa parlare di sé fin da bambino, quando segna caterve di gol agli ordini di mister Pasqualino Del Giudice, che intravede nel ragazzo qualità fuori dal comune. Quelle che si chiamano stimmate del campione. Elio non si ferma, anzi brucia le tappe. L’occasione per il grande salto gliela offre la Juve, che lo strappa alla concorrenza di Milan, Inter e Roma e lo porta a Torino dove disputa subito il Campionato Giovanissimi Nazionali, sotto la guida di Domenico Maggiora.
Le caratteristiche di De Silvestro, tecnica e corsa, sono da seconda punta, ma i numeri dicono il contrario: ci troviamo di fronte ad un vero rapace dell’area di rigore. I gol gli spalancano le porte prima della Nazionale Under 15 per uno stage a Coverciano, poi quelle della formazione Allievi Nazionali allenata da Stefano Guidoni. Il risultato è lo stesso: altre 18 reti e luci della ribalta sempre più scintillanti. La Nazionale Under 18 di Chicco Evani e del coordinatore tecnico Arrigo Sacchi si accorge di De Silvestro e lo chiama. Lo stesso fa Antonio Conte, che decide di convocare il baby prodigio per il ritiro di Bardonecchia. Il ragazzo venuto da Castelforte non crede alle sue orecchie: potrà finalmente servire cross al bacio per Matri, complimentarsi con Buffon, stringere la mano a Del Piero. Si proprio così, Elio, non stai sognando.
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