LE 10 COSE CHE MAROTTA NON DEVE FARE NEI PROSSIMI 3 MESI

Piccolo vademecum per il direttore generale bianconero.
02.06.2011 21:00 di  Alessandro Vignati   vedi letture
LE 10 COSE CHE MAROTTA NON DEVE FARE NEI PROSSIMI 3 MESI
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Di fatto da dieci giorni sono iniziate ufficialmente le grandi manovre in casa Juventus per l'edizione 2011/12, già tanta carne al fuoco nonostante siamo agli albori di un'estate che deve ancora iniziare ma che si preannuncia decisiva nell'immediato futuro di Madama a caccia di recuperare l'antico splendore. Tre mesi intensi attendono Beppe Marotta, pronto alla sua seconda stagione juventina dopo aver lasciato particolarmente perplessi un po' tutti alla luce delle operazioni svolte un anno fa e lo scorso inverno. Tanti dubbi ma anche giustificazioni, dalla prima esperienza in una big all'imminente preliminare di Europa League fino al compito di rivoluzionare una rosa vecchia e dagli ingaggi pesanti, tutto vero ma anche vero è che gli obiettivi sportivi sono stati falliti in toto e dell'enorme quantità di giocatori acquistati tra giugno e gennaio ben pochi hanno reso. Marotta sa benissimo cosa non deve rifare ma se per caso se lo dimenticasse gli proponiamo un veloce vademecum sulle 10 cose che non deve o ripetere o permettere che accadano in questa torrida e lunga estate di mercato.
1) Contraddizioni sugli obiettivi - Qui partiamo già male, troppe contraddizioni in questi mesi su quali possano essere realmente obiettivi di mercato della Juventus. Dai quattro top-player si è scesi fino a due per poi risalire a tre per poi ricorreggere martedì il tiro parlando di varie difficoltà nel portare a termine tali obiettivi dopo aver detto nemmeno una settimana prima che i grandi giocatori erano attratti sotto tutti gli aspetti dalla casacca bianconera. Forse è meglio prendere una linea e tenere quella, i tifosi sono già abbastanza esasperati da continui obiettivi al ribasso che difficilmente tollererebbero nuovi ripieghi sul mercato dopo aver detto cose in contrasto tra loro come sta accadendo da qualche mese a questa parte.
2) Top-player "secondo me" - Un forte timore dei tifosi juventini è la visione abbastanza casereccia di Marotta sul calciomercato e sulla bravura dei giocatori, saremo brevi e sintetici su questo punto ma presentarsi con Gilardino e Montolivo, con tutto il rispetto per loro, e spacciarli per tali sarebbe una di quelle cose da evitare. Che poi i due viola siano nazionali italiani è un altro discorso, questo non li eleva a livelli di veri top-player come possono essere Tevez o Mascherano.
3) Poca discrezione - Il Marotta della scorsa stagione ha troppe volte sventolato ai quattro venti gli obiettivi di mercato, da Dzeko a Krasic l'idea non è di quelle migliori visti gli avvoltoi pronti a darti noie e i club che appena sentono bussare alla porta un dirigente juventino improvvisamente alzano le richieste (vedi Udinese e caso Inler).

Forse non dire i nomi per via diretta sarebbe una buona idea, l'esperienza dell'anno scorso deve insegnare qualcosa.
4) Continuare con il made in Italy - Volendo possiamo riagganciarci al punto 2 ma l'idea di Marotta e Agnelli di creare una Juve italiana al momento pare un'idea perdente visto il momento storico e la qualità carente del nostro calcio. Giocatori italiani si ma si punti su quei pochi di qualità, di quantità ce n'è fin troppa.
5) Non allargare i confini - Un altro punto di critica che i tifosi bianconeri muovo verso Marotta è la poca attitudine a guardare oltre confine, aldilà delle Alpi dove vi sono anche soluzioni a minor prezzo ma a maggior rendita. Una Juve che vuole tornare a vincere non può restare a guardare solo quel che avviene nel nostro campionato.
6) Non assecondare l'allenatore - Inutile soffermarsi troppo, costruire una squadra inadatta al metodo o al modulo preferito dall'allenatore in questione (Antonio Conte) sarebbe un delitto degno della gestione-Blanc.
7) Non ascoltare chi manovra il mercato - Non sarà un mostro di simpatia e avrà dei metodi poco eleganti ma in questo momento storico il re del calciomercato è il signor Mino Raiola, voler estraniarsi da lui come è stato fatto fino allo scorso inverno vorrebbe dire restare fuori dal circolo dei giocatori migliori e rinunciare ad ottimi affari.
8) Continuare con chi non si è dimostrato all'altezza - Molti giocatori di questa Juventus non sono all'altezza tecnica e non hanno personalità per proseguire in bianconero, altri sono ormai in imminente scadenza (2012), non facciamo nomi su questi ma non dovranno far parte della futura Juve. L'anno scorso Salihamidzic e Grosso furono messi fuori rosa per aver rifiutato di lasciare Torino, non è il massimo della correttezza ma c'è chi deve capire che le sue chance e il suo tempo in bianconero è finito nel caso non volesse schiodarsi.
9) Arrivare all'ultimo giorno di mercato con lacune - Basti ripensare a cosa avvenne l'anno scorso quando si cercò con insistenza un attaccante (Borriello) e non arrivò, quando si cercarono dei completamenti per la rosa e arrivarono Rinaudo e Traorè. Meglio non aggiungere altro.
10) Continuare il silenzio nei confronti di chi denigra l'operato bianconero sul mercato - Questo è un fatto recente e abbiamo accolto con disappunto delle frasi gravi di alcuni noti giornalisti dell'ambiente napoletano che hanno accusato di scorrettezza o previsto annate disastrose per la Juvenuts solo per aver avuto la "colpa" di essere interessata a Gokhan Inler. Non sapevamo che il giocatore fosse esclusiva dei partenopei, se non fosse così però sarebbe ora di rispondere piccati ai commenti di questi signori che non perdono occasione di sputare sulla correttezza o altro dei colori bianconeri.